Ciao a tutti affezionati lettori del Jacopino (leggi: gazzettino di Jacopo)
Visto che il sole è tramontato, l’acqua del riso è sul fornello e io sto aspettando di cenare ho deciso che è arrivato il momento giusto per raccontarvi (un pò brevemente) il viaggio di questo ultimo fine settimana:
-Mercoledì 29: dopo una cena al Sichuanese con Veronica e Maria io e la Vero prendiamo un taxi per andare in stazione, appena usciti dal ristorante però s’è messo a piovere e quindi per il taxi abbiamo aspettato non poco (dato che di liberi con la pioggia nn se ne trovano mai). Arriviamo in stazione e dopo lunga attesa prendiamo i nostri posti sul treno. Partenza alle 10.38 da Pechino (notare che il treno è partito spaccando il minuto e che è meglio di un eurostar trenitalia), non abbiamo le cuccette e quindi cerchiamo di dormire come si può, però poi la coppia davanti a noi attacca bottone offrendomi delle patatine e si parla per un pò, io e il ragazzo ci scambiamo le mail e dopo un pò si riprova a dormire.
-Giovedì 30: Arriviamo alla stazione di Weihui che son quasi le 6, incontriamo la nostra amica (Liu Yang) con il papà, il papà è esattamente l’archetipo del cinese, immaginatevi un campagnolo cinese…ecco, è così! Semplicemente bellissimo! Taxi fino a casa e colazione a base di spaghetti in brodo(come anche le colazioni successive), poi una lavata a faccia e denti in giardino usando l’acqua raccolta in un mega-barile di ceramica che raccoglieva acqua piovana…giro dei parenti a conoscere un pò tutti e poi noia noia noia fino a che non ci si decide che è arrivato il momento di andare a prendere la sposa! Allora il matrimonio inizia: prima di partire si fanno scoppiare dei petardi nell’aia di casa (per scacciare gli spiriti maligni), arrivati a casa della sposa tutti a spingere il portone per entrare ma tutti i parenti e amici della sposa sono dentro a resistere alle spinte. Durante tutto questo lo sposo è al telefono…si vede che non l’ha decisa lui la moglie…noi chiediamo a Liu Yang come mai non ci fanno entrare e ci spiega che si devono dare dei soldi, allora dopo un pò che il tira e molla va avanti il papà dello sposo tira fuori un pò di schei e li passa nella fessura della porta. Possiamo entrare. Arrivati alla camera della sposa di nuovo stessa storia ma questa volta niente soldi…quindi dopo un pò che gli amici dello sposo spingono la porta si apre, lo sposo fa 11 inchini benaugurali alla sposa (significano una cosa come: per tutta la vita insieme), poi papà e mamma di lei si siedono su una panca e gli sposi fanno i tre inchini ai genitori, che gli cedono il posto sulla panca. Di nuovo a casa di lui dove vengon fatte scoppiare altre micce, vengono accesi incensi e fanno altri inchini ai genitori di lui e poi inchini reciprochi…ora sono QUASI marito e moglie… tutti i parenti vecchi vano a mangiare mentre gli amici e i cugini li accompagnano in camera da letto (anche noi) dove vengon fatti altri rituali, come bere del vino e poi il primo bacio…ma erano entrambi timidi da morire (più lei) e ci abbiamo messo le ore per fargli dare sto benedetto bacio!!! Finalmene si mangia, oserei specificare: come dei ludri! Poi, fra una cosa e quell’altra, un giro per il paese e un riposino pomeridiano arriva ora di cena…vorrei specificare che ho fatto la pennica un’oretta e mezza, sono andato a letto coi capelli puliti e mi sono svegliato che avevo la parte destra che era da “buttare”(ho dormito su un lato) ma comunque…si cena e i genitori e gli zii giocano a majiang (o mahjongg secondo la trascrizione americana), mentre io mi faccio spiegare gli scacchi cinesi…poi si chiacchiera un pò io Vero e Liu Yang e poi nanna.
-Venerdì 1: primo maggio, mi alzo, lavo la faccia e mi faccio pure uno shampo (tutto questo nel cortile di casa mentre la Vero mi filma e tutta la famiglia dietro di lei a guardare il filmato…) poi colazione e si va a fare un giro in città essendo la festa dei lavoratori…a parte un pò di pioggerella nulla di spettacolare da raccontare…anzi no, per ripararci ci mettiamo sotto una specie di pagodina in mezzo al fiume collegata grazie a passerella e ponte e lì cosa troviamo?? un letto e un paravento di un barbone!!! chiaramente Liu Yang non si fa problemi ed avendo freddo usa la coperta per scaldarsi…ma io dico!!!!! vabbè che in casa loro nn avranno mai pulito le lenzuola…però usare pure quelle di un barbone mi sembra troppo!! Comunque dopo esser stati per tempo infinito a parlare con una sua amica (solo loro due visto che parlavano in dialetto e la sorellina piccola si rompeva le balle dei loro argomenti e quindi girava senza meta)…torniamo a casa in pull man, e appena saliamo la bigliettara si alza e mi spinge al suo posto…c’è un filmato a testimoniare la situazione del pulmino…stipati come solo chi ha preso lo stesso tipo di autobus a Bishkek può capire (questa era per mamma e papà)… poi a casa giochiamo a majiang, la sera sento la mia amata con la scheda internazionale ma poi cade la comunicazione perchè si è incorciata la lingua con una telefonata cinese… è stato esilarante…eheh poi cena, chiacchiere e nanna.
– Sabato 2: ultimo giorno a casa loro, mattina non ricordo nulla di speciale, pomeriggio: l’abbiamo passato giocando a majiang tutto il tempo, io e Veronica impassibili al nostro posto mentre gli altri due giocatori (si gioca in 4) dopo un pò si rompevano e obbligavano chi passava a dare il cambio…ehehe Poi andiamo a casa del fratello minore del padre, ci riporta a casa sul motocarretto, si cena e poi alle 11 si parte da casa, in 5 caricati sul carretto e lo zietto davanti a guidare…penso che questo viaggio fino alla stazione sia stato il momento che porterò sempre nel cuore pesando a questo viaggio…è stato davvero bellissimo. Arriviamo in stazione e la Liu Yang compra i biglietti dal controllore mentre stiamo per salire, salutiamo papà e Shushu (= fratello più giovane del padre) e si parte!
– Domenica 3: 6 ore in piedi per arrivare a Pechino, ogni tanto riusciamo a prendere posto per un pò ma nulla di definitivo, fino a che mi siedo verso le 5 meno qualcosa, appoggio la testa sul tavolino e dormo quasi un ora… alle 6 scendiamo a Pechino, salutiamo Liu Yang e la sorella di mezzo che è venuta per la prima volta a Pechino e prendiamo un taxi. Saluto la Vero e corro a casa: doccia e letto, nanna fino alle 12 e poi vita di sempre…:)
Spero che il racconto vi sia piaciuto…è stato un week end davvero interessante e sicuramente un’esperienza unica!!!
Vi saluto e torno al mio riso bollito…ciao ciao!!
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