Ecco qui che rompo un attimo il mio piano di scrivervi una mail solo DOPO il capodanno cinese (9,10 e 11 del mese), perché ho trovato fra la posta indesiderata questo annuncio:

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FIND LOVE IN ASIA!

E allora adesso mi avete proprio convinto ad andare in Asia!
Penso che una morosa filippinese…filippiana…fillippona…insomma: della Filippia, o di nome Filippa, sia proprio quello che faccia al caso mio! E soprattutto sono sicuro che sarà certamente VERO amore.

A proposito di vero amore, faccio un ulteriore strappo alla regola e vi regalo in anticipo un’esperienza che volevo raccontarvi nella prossima mail, ma in effetti sarà già così piena di notizie che posso alleggerirla un po’.

Venerdì scorso, primo febbraio, sono andato in ambasciata per consegnare il modulo dell’AIRE (Associazione Italiani Residenti all’Estero), ed ho assistito a questa scena di vero amore, degno del sito di dating qui sopra:

in fila prima di me c’è un napoletano che mi sta già facendo girare le palle per due motivi, il primo è che non sa parlare, il secondo è che arriva ad intasare la fila non sapendo manco lui cosa deve fare e continua a fare domande idiote al tizio allo sportello, che ad un certo punto gli dice: guardi, si metta a quel tavolo e compili questo modulo e poi vediamo cosa fare, perché qui c’è gente in fila.
Bene, tocca a me e in 5 minuti ho consegnato tutto quello che c’era da consegnare, compreso 10 cose che non erano nella lista sul web, ma dato che siamo italiani ero partito preparato e avevo dietro anche la dichiarazione di Shengen stampata sulle mutande in carta… bollata (if you know what I mean)

Mentre sto per consegnare il modulo già compilato a casa, il Napoli ritorna in partita e si piazza di nuovo davanti al Milan a discorrere con la Roma (il tipo allo sportello), e si capisce cosa stia succedendo, vi riporto il dialogo:

Roma: vediamo un po’…. ma qui manca la sua email
Napoli: eh, nun ce l’aggi’
Roma: va bene, e qui manca (altra cosa che non ricordo)
Napoli: e che, nun me la può scrivere Lei?
Roma: eh no, il modulo è suo e ci scrivo io sopra? la firma sotto è la sua e se la scrittura è differente potrebbe anche essere che sia stata aggiunta a posteriori. Deve aggiungerlo lei.
Napoli scrive.
Roma: bene, e dov’è che vi siete sposati?
Napoli: nun me ricordo
Roma: come, non si ricorda dove vi siete sposati???
Napoli: no.
Roma: ma si ricorda di essersi sposato almeno?
Napoli: si si, me ricordo che ci simmo spusati, ma nun me ricordo dove.
Roma: ma in Italia o in Cina?
Napoli: qui qui, qui in Cina

Arriva la novella sposa cinese

Roma: dove vi siete sposati?
Cina: a Shenyang
Roma: proprio a Shenyang o in provincia di Shenyang?
Cina: a Xxx.
Roma: Xxx in provincia di Shenyang???
Cina: sì.
Roma: ma mi scusi, Xxx è in provincia di Foshan!
Cina: aaaaaaaaah, no, io vengo da Xxx provincia di Foshan, ma ci siamo sposati a Shenyang.
Roma: ma io non le ho chiesto da dove viene, le ho chiesto dove vi siete sposati.
Cina: a Shengyang.
Roma: e non avete con voi il certificato di matrimonio.
Cina: non qui, dovrei cercarlo a casa
Roma: mi fornisce almeno un documento?
Cina: non ho nessun documento, perché ho smarrito la carta d’identità.
Roma: aspetti in attimo che qui si sta facendo complicata.

Va a conegnare il mio plico di cose ad un’altra persona e torna da me dicendomi: è tutto a posto, riceverà notizie per posta il prima possibile. Grazie e a presto.
(poi si rivolge alla squadra Napoli-Cina) torniamo a noi…

io e Huanzi ce ne andiamo mano per la mano, discutendo di quanto vero amore avessimo respirato in quella stanza, e siamo certi che nessuno da quelle parti stava cercando di avere la cittadinanza italiana. Era solo una coppia un po’ improbabile e alquanto disorganizzata che non aveva neanche imparato un po’ il copione…ehm, ma cosa dico??? che non aveva preso nota dei documenti che bisognava presentare per avere il matrimonio riconosciuto in ambasciata, del resto non serviranno mica delle cosa astruse come le carte d’identità o il certificato di matrimonio, no????

Quindi che dirvi? cercate l’amore in Asia che va sempre bene, ma per favore: evitate Napoli.

Jappo, sempre molto deluso da certa italianità, che poi è quella che ci portiamo sempre all’estero per mettere in mostra la “vetrina Italia”.