Riprendo l’argomento di due mail fa riguardo al fatto che tutto può essere comprato in Cina, basta dargli il giusto prezzo.

Quindi ripartiamo dalla domanda del titolo: Chi ha detto che l’ “amore” non si compra?

Perché in Cina, l’ “amore” si può benissimo comprare, e non sto (solo) parlando delle prostitute classiche. Concretamente ci sono un sacco di belle ragazze cinesi che diventano fidanzate di espatriati occidentali, o ricchi cinesi e tuhao, e in cambio vogliono X soldi al mese. In pratica sono proprio delle persone stipendiate per farti la fidanzata. Nel momento in cui non le paghi più, loro cercano un altro “datore di lavoro” / “amore della loro vita”.

Ma ci sono anche dei metodi meno espliciti, o comunque più delicati, per ottenere un simile risultato. Infatti la maggior parte delle coppie si mettono insieme non tanto per amore quanto per interesse. I primi appuntamenti tipici fra i futuri sposi sono una sorta di interrogatorio da parte di lei che partono da “hai la residenza di Pechino/Shanghai/etc?” se la risposta è affermativa, si procede alla seconda domanda: “quindi hai una casa a Pechino/Shanghai/etc?”. Se è affermativa si può iniziare a discutere sulla locazione/grandezza della casa, altrimenti si passa a “e la macchina ce l’hai?” per poi parlare di marca, modello e anno, ma la maggior parte delle ragazze si ferma alla marca e magari una foto può sbrigare il tutto. Infine la domanda finale: “quanto guadagni al mese?”. Se hai superato il test, allora si parla subito di matrimonio, figli e quant’altro. Tutto questo al primo appuntamento, al massimo al secondo. Da notare comunque che è il primo appuntamento fra loro due, ma magari le famiglie hanno già discusso di questo da tempo. Se questo fosse il caso, tutte le domande di cui abbiamo parlato prima possono anche non essere fatte, poiché se ne è già discusso fra genitori, e se è stato approvato già da loro si sa che va bene. L’unico problema è che se lui è proprio l’antitesi del principe azzurro che ti sei sempre sognata, potrebbe essere difficile dire a mamma e papà che non hai intenzione di regalare la tua verginità (perché mentre i maschi devono portarsi in dote macchina, casa e soldi, le donne in teoria dovrebbero concedere la loro purezza e bellezza). Anche se oramai mi pare che la verginità di lei sia un concetto abbastanza superato anche nel popolo cinese, c’è ancora qualcuno che la tira in ballo come requisito di bellezza.

Ma possiamo anche parlare di altri canoni di bellezza della donna cinese, che per essere bella deve sembrare malaticcia: pelle bianca al limite del cadaverico possibilmente con le vene/arterie che si intravedono leggermente; testa a “uovo rovesciato” ovvero con la nuca bella tonda ma con il viso molto affilato; per restare sui temi pelle e uovo, il viso deve essere della consistenza dell’uovo sodo, infatti alcune cinesi hanno questo derma alquanto schifoso, molliccio, appicicaticcio e umidiccio, ma che va un casino (un po’ come Hansel. Per gli ignoranti in materia clikkare qui); poi devono essere magre al limite dello scheletrico, capelli lunghi e occhi grandi e altre carattiristiche che non mi son ben chiare, ma la bocca deve essere piccola, mi raccomando.

Poi c’è tutta una menata sugli occhi che devono essere grandi, e il naso pure ma non troppo, perché il naso “alto” è bello, ma grosso no. Mi raccomando, eh!

Comunque per tornare all’argomento principale, anche se di viso non sei bellissima, possiamo sempre farti fare qualche plastica qui e lì e metterti in sesto. I più gettonati sono gli interventi al naso, occhi e alla mandibola. Ebbene sì, per farti il viso affilato ti segano via un pezzo di osso da un lato e dall’altro e così al posto che essere tonda come la luna sarai allungata come un cavallo.

Gli interventi possono anche essere visti come un investimento, quindi spendiamo più soldi ora, per darti in sposa ad un cinese più ricco, perché ora che sei finta ma bella non puoi più andare con un poveraccio. Forse un retaggio di quando ancora 100 anni fa si faceva la fasciatura dei piedi alle bambine, in modo che poi potessero essere richieste in sposa da famiglie più ricche, in quanto queste caratteristiche erano essenziali nelle nobili donne cinesi, come è anche narrato nei primi capitoli del libro Cigni Selvatici, libro molto bello che ebbi occasione di leggere il primo anno di università e che consiglio vivamente.

Il problema è che sono sia i genitori che i figli/figlie a portare avanti questo discorso della plastica facciale, perché comunque sposarsi non sarà mica una cosa da fare perché si è innamorati?! Lo si fa solo ed esclusivamente per fini procreativi, quindi una volta portato a termine questo dovere, perché non andare a spendere a puttane tutti i soldi che si sono guadagnati e che ti hanno portato una bella donna a volerti dire “sì, lo voglio”, anche se sei un cesso a pedali?

Alla fine i soldi in Cina comprano qualsiasi cosa, anche l’ “amore”, ma quanta pochezza.