Come vi ho da poco raccontato, sono partito in fretta e furia per un viaggio da dimenticare e che mi ha porato a Zigong, nel Sichuan, per partecipare al funerale del nonno della mia fidanzata che alla veneranda età di 99 anni (il nonno, non la mia fidanzata), ha deciso di lasciarci.

Tralasciando il fatto che nonostante ci siano un massimo di 8°C ed un’umidità degna di Venezia, qui lasciano tutti la porta o almeno una finestra aperta 24 ore su 24 perché dicono che così non si crea muffa in casa, l’altro problema è che siamo a sud dello Yangze e quindi non c’è il riscaldamento.

La tenda del nonno

La tenda del nonno

Quando alle 7 di mattina è arrivato l’officiante del funerale ci siamo riuniti sotto una tenda allestita in cortile per commemorare il defunto e dopo che ha acceso gli incensi e ci siamo messi tutti in posizione, ha iniziato a recitare una cantilena e suonando uno strumento composto da due piatti metalici.

Termiato, viene portato un sacco da cui viene tirato fuori un gallo con le zampe legate a cui viene pizzicata la cresta da cui vengono fatte uscire delle goccie di sangue che colano su dei fogli di carta gialla con dei timbri e dei caratteri scritti a mano per incollare delle piume precedentemente strappate. A questo punto viene presa una tegola dal tetto di casa, viene riempita con le ceneri degli incensi e consegnata all’officiante che la tiene nella mano sinistra assieme al gallo, mentre nella mano destra ha una mannaia. Si posiziona verso l’esterno della tenda, guardando verso l’uscita del cortile e dopo aver pronunciato un’altra litania tira un colpo secco di mannaria sulla tegola che va in frantumi ed immediatamente viene lanciato verso la strada. Questo pare che venga fatto per indicare al defunto la strada da seguire e far sì che la sua anima lasci la casa.

Il carro funebre

Il carro funebre

A questo punto siamo pronti per salire sul “carro funebre”, mentre Long Ge regge gli incensi e le candele, Miaomiao Jie la foto del nonno e Huanzi un fiore bianco ed una luce rossa per indicare all’anima del nonno la strada verso il cimitero, Erbiao Jiu accende a ritmo regolare le miccette da far scoppiare per strada. Anche se ad un certo punto un rotolo di miccette ci scoppia sul camion e ci manca poco che scoppia pure un incendio con tutta la carta e la plastica che abbiamo con noi.

Ogni due per tre viene “guoqiao” (attraversiamo il ponte) poiché nella cultura cinese le anime dei defunti devono attraversare un ponte per passare dal mondo dei vivi a quello dei morti, infatti al di fuori del crematorio vi è anche uno stagno con un ponte, proprio per questo motivo.

Arrivati a destinazione abbiamo atteso che la salma del nonno venisse portata fuori dall’obitorio da quattro militari in divisa e fosse condotta alla camera preposta per l’ultimo saluto dei familiari, stanza che recava sulla porta la scritta “l’ultimo addio alla salma del compagno …” e dove è stato appeso il cartello con il nome del nonno. Dopo di che il corpo è stato portato nel crematorio e dopo circa una mezz’ora abbiamo potuto recuperare le ossa rimaste e mettere a lato le osa della nuca. Le rimanenti sono state posizionate in un panno bianco (colore della morte nella tradizione cinese), inserito poi in un contenitore di giada bianca su cui sono state poste le ossa della nuca e quindi è stato chiuso il tutto.

A questo punto i resti sono stati posti su una portantita che, sorretta nuovamente dai quattro millitari di prima, l’hanno trasportata intorno al laghetto lì di fronte mentre noi la seguavamo. In Testa c’era ancora Long Ge, Miaomiao Jie e Huanzi, che tenevano in mano gli stessi oggetti di prima ma questa volta rivolti verso sè stessi e non verso il morto.

Siamo quindi andati in macchina al cimitero a posizionare l’urna nella stessa tomba della moglie, in modo che i due coniugi si potessero riunire. Sono stati quindi sistemati due fili rossi per la lunghezza e la larghezza dell’urna, ognuno dei quali appesantito con due monete. Creata quest croce, uno dei parenti ha legato al filo rosso un coltellino e mentre teneva gli occhi chiusi dava indicazioni su come spostare l’urna. Fino a che non ha ritenuto che la posizione non rispettasse l’armonia del fengshui del luogo e si è quindi chiuso tutto e le rimanenti parti di filo rosso sono state divise fra tutti i partecipanti che se lo sono legati al polso. Infatti il rosso è il colore della festa, della felicità, ed è vietato indossare alcunché di rosso ad un fuerale, ma non si può uscire da un cimitero senza indosso il filo rosso, poiché altrimenti ci si porta dietro l’energia negativa del luogo.

Dopo un viaggio in macchina per tornare a casa ci siamo quindi lavati tutti le mani con della baijiu (la grappa cinese) sempre per ripulirci dagli spiriti dei morti, e siamo andarti al ristorante a mangiare.

I "cucini" di campagna

I “cucini” di campagna

Finito il pranzo ci siamo messi in macchina in quattro e siamo andati in campagna per partecipare, con mia grande sorpresa, ad un altro funerale! Infatti negli stessi giorni era morta anche un’altra parente di Huanzi. In campagna i parenti stretti indossavano un panno bianco in testa, mentre i parenti lontani potevano portare lo stesso panno legato al braccio. Inoltre si fa festa per quasi una intera settimana, con una cucina all’aperto funzionante quasi 24/7 con almeno 5 o 6 cuochi infaticabili che bollono, friggono, saltano in padella, ed altri aiutati che spiumano, desquamano, spellano e affettano di tutto un po’, fino a che l’ultimo giorno del funerale si hanno 88 tavoli di persone che mangiano e bevono. Questa scena mi ha ricordato molto il matrimonio in Henan a cui partecipai anni prima.

Si cena in campagna

Si cena in campagna

Noi siamo stati in giro da quelle parti fino a cena (le 17.30 più o meno) e poi siamo tornati in città, dove abbiamo fatto un’altra cena con i parenti stretti e ci siamo messi a giocare a Majiang. Purtroppo il majiang di Zigong si gioca con solo 7 tessere e non 13 come di solito, quindi ho perso 50 yuan secchi secchi, anche se il giorno dopo essere stati a vedere le miniere di sale, i dinosauri abbiamo giocato nuovamente e ho riguadagnato 30 yuan chiudendo non così in perdita.

Ma mentre io ho fatto due funerali al prezzo di uno, qui c’è il resoconto di un imprenditore cinese ne ha fatto fare uno al prezzo di … troppi.