Avete letto bene, non “Grillo”, non “grillini” ma “grilli”!
Come alcuni di voi potrebbero già sapere, in Cina, in particolare a Pechino, c’è una lunga tradizione di allevamento dei grilli. Questo perché il frinire del grillo è associato alla bella stagione e nobili ed imperatori usavano allevare i grilli in modo da poter sentire il suono della primavera anche in inverno.
Personalmente è da molto tempo che vorrei poter allevarne uno, ma non ho mai avuto occasione di andare a cercare un posto in cui poterli comprare, fino a che un paio di settimane fa sono andato al mercato con i miei genitori e c’era un vecchietto che vendeva delle belle scatoline intrecciate a mano che hanno attratto la curiosità di mia mamma, per poi scoprire che al loro interno vi era un grillo! Così che ho deciso di investire questi 20 RMB (circa 2.40 EUR) e soddisfare il mio desiderio grilloso.
Appena fatta l’acquisto ho sentito il mio amico Mattia, che è gial suo secondo grillo: Fufu II “Chirpindale”, e mi ha fatto le congratulazioni per l’acquisto. Cogliendo poi l’occasione mi ha quindi chiesto se potessi curare Fufu e Hyper la tartaruga durante un suo viaggio a Shanghai ed io ho accettato di buon grado, anche perché il mio Pipi non cantava e pensavo che la vicinanza con un “Pavarotti” come Fufu non gli potesse far altro che bene.
Infatti Fufu è un adulto ben sviluppato, come potete vedere dal bel colore verde cangiante delle ali, il manto scuro e il ventre (che non vedete) di un bel verde acceso. Invece ero preoccupato per Pipi poiché dopo averlo tirato fuori dalla gabbia, ho notato che aveva dei rigonfiamenti sul sedere (il sarcasmo sta nel fatto che Pipi vuol dire letteramente “sedere”) che non mi piacevano affatto.
Quindi ho deciso di prendere armi e bagagli e portarlo al mercato di Zhizhuqiao da Wang Kunming, un simpatico signore da cui ho comprato la seconda gabbietta (simile a quella di Fufu) e la 葫芦Hulu o zucca da trasporto, di cui vi parlerò più avanti.
Il sig. Wang invece ha confermato quella che era stata la mia primissima ipotesi: è la preparazione alla creazione di una pallina di sperma che consegnerebbe alla femmina designata alla riproduzione. Quindi la buona notizia è che non è malato, la brutta è che potrebbe avere ancora un solo mese di vita, se non meno. Dopo aver sentito questa notizia ho deciso di liberare Pipi in un’aiuola vicino lì e liberare la gabbia per il nuovo grillo che avrei comprato di lì a poco.
3…2…1… torna a casa, Pipi.Ma dopo aver realizzato che a casa avevo la sua gabbietta originale e che per puro sfizio mi ero portato dietro anche la zucca da trasporto, ho deciso di riprenderlo mettendolo nella hulu ed andando quindi a scegliere il suo successore.
Dopo aver passato in rassegna tre gabbie come quella della foto, ho finalmente scelto il mio nuovo grillo: Baibai, ovvero “Bianchino”.
Il quale mi ha subito dato delle soddisfazioni, poiché mentre eravamo ancora in metropolitana ha intonato qualche cantatina ed una volta arrivato a casa ha dato il “la” a diverse sviolinate di Fufu, che non teme competizione ed è sempre pronto a farsi sentire.
Ed ora fra le piante che ho soccorso l’anno scorso, i miei due grilli, il pesce rosso regalato a Huanzi e poi ancora Fufu e la tartaruga di Mattia che sono qui per ancora un paio di giorni, ho la casa che è una jungla!
Bella scelta la compagnia dei “grilli”
Bacio ♡
Grilli a Cernusco e grilli a Pechino, ma i primi sono Grilli parlanti, i secondi son grilli saltanti 🙂
Baci a voi!
che atmosfere primaverili!
mi piaceva un sacco Mulan da bambina ed ero andata ad indagare il significato del suo fedele cri-cri.
E anche Terzani ne “La porta proibita” diceva qualcosa a riguardo.
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Eh già, a parte il mio Pipi che è muto, Fufu faceva veramente primavera (iniziava alle 6 di mattina), ma Baibai ha dato fiato alle trombe oggi a pranzo: promette bene!
Terzani ne parla anche in altri libri, è una tradizione bellissima, anche se si è persa nel periodo comunista poiché un “passatempo borghese”, quindi ora non è molto praticato. In compenso è abbastanza diffuso l’allevamento di uccelli (per lo stesso motivo dei grilli) che vengono tenuti in gabbiette a base circolare, fatte in bambù, con ciotoline bellissime in ceramica.
Ogni tanto vedi i vecchini che li portano al parco e li lasciano andare “liberi”, come da noi si porta il cane, qui gli uccelli.
Leggevo giusto ieri sera Terzani, che in “La fine è il mio inizio” ne parla ancora. Esistono ancora i grilli da combattimento?
So che ci sono due categorie di grilli, io ho i guoguo 蝈蝈, poi ci sono i ququ 蛐蛐 ma non ho ancora capito se sono da combattimento. Chiederò al grande Wang Kungming
Ma che bello il grilletto, quanti anni vive un grillo ? e xk PIPI aveva ancora un mese di vita ????
La gabbia non e´ un pö piccola ??? Il grillo non ha bisogno di piü spazio ???
L´uccellino del nonnino tornava da solo nella gabbia o veniva semplicemnte liberato ???
Bacione
il grillo vive circa 150 giorni, 5 mesi.
Anche io mi son fatto il problema riguardo la gabbia, ma ho visto che anche in natura i grilli stanno sempre abb fermi, a parte quando sono disturbati da qualche animale, allora saltano un paio di volte e si fermano di nuovo. Quindi la gabbia non dovrebbe essere stretta. Ad ogni modo, ogni giorno li libero e li faccio andare un po’ in giro a sgranchirsi le gambe.
Riguardo gliuccellini dipende, ci son quelli che vengono lasciati liberi e poi tornano, e quelli che hanno il “guinzaglio” attaccato alla zampina.
Ciao Jacopo molto simpatico
Il tuo articolo e poi ho ti confermo che Fufi e’canterino Bella la tua jungla ti aiuterà senza dubbio a superare lo smog di Pechino Un saluto dall’Italia
Sono La mamma di Mattia
oooh, ma che piacere!
spero che stia andando tutto bene in Italia!
Grazie per essere passata sul blog, se trovi qualche altro articolo interessante non esitare a lasciare un commento.
A presto,
Jacopo
Ma io trovo bellissimo il micetto grigio… cosa mangiano i grilli?
Il micio era veramente bellissimo.
In natura direi che i grilli mangiano erba e foglie varie, quando sono in cattività gli viene generalmente data della carota (come si vede anche nella foto in cui Pipi mostra le sue grazie). Altrimenti gli si possono dare i semi di soia gialla, a patto che siano stati fatti reidratare in acqua per lungo tempo. Il problema dei grilli è che non bevono e quindi bisogna dargli alimenti pieni di acqua, come le carote.
La cosa divertente è che a furia di mangiar solo carote fanno degli stronzini arancioni, carinissimi!
Ma quanto sono grossi? Sembrano enormi!!
Sono lunghi circa 10 cm…
Una bellissima storia! Emozione…
Ma che bellezza! Non ci posso credere che Huanzi ti abbia concesso il grillo! Io però Baibai lo voglio sentire, ce l’hai una registrazione?
Ciao Lisa,
non è che Huanzi “mi ha concesso il grillo”, me ne sono appropriato!
Son tornato a casa con uno, poi con due, poi con tre 🙂
Ciao, a presto!
Mi sembra giusto. Grilli come se non ci fosse un domani! Allora a presto le foto del cane? Basi!
a presto un paio di ciufoli!
[…] Pipi, Baibai e Fufu, qualche giorno fa ho preso il quarto grillo nel giro di un anno: Shishi. Non posso dire che ogni […]