Qualche mese fa mi sono lamentato con Clark, il nostro BM (Branch Manager), e Jenny, la nostra Sales Manager, che non era facile legare con colleghi e che secondo me limitare le attività comuni alla cena di capodanno era troppo poco.
Pensavo che la cosa fosse stata completamente dimenticata e invece ricevo una mail settimana scorsa che avvisa che il fine settimana del 17-18 saremmo andati tutti insieme a Pan Shan 盘山, o Monte Pan, per fare team building.
Nonostante la partenza fosse stabilita per le 8 di sabato mattina, venerdì sera sono andato al Great Leap Brewery o GLB a bere una cosa con due amici. Il risultato è che son tornato a casa alle 3 e mezza e sabato mi son svegliato in ritardo. Così ho fatto di corsa lo zaino ed ho corso di corsa fino al luogo di incontro, ma nonostante tutto questo correre sono arrivato mezz’ora in ritardo e la nostra macchina è stata l’ultima ad arrivare a destinazione.
Una volta arrivati ci siamo divisi per le camere, e come era facile prevedere sono finito con Clark, dato che nessuno vuole mai mischiarsi con il grande capo tranne Jenny, ma per ovvi motivi non potevano condividere la stessa stanza.
Una volta fatta colazione ci siamo divisi un po’ di provviste, perché i cinesi non possono andare da nessuna parte senza avere almeno 7 kg di cibo per kg di peso corporeo, e siamo partiti per la “scalata”. Metto scalata fra “ ” perché il monte è solo 800 metri e nonostante questo ci son stati colleghi che son saliti in funivia, o che ci hanno messo 4 ore per arrivare in cima. Io, Chris e Cheng Xi siamo stati insieme e abbiamo bruciato tutti sul tempo, così che prima di scendere ci siamo presi una birra in uno dei banchetti e siam rimasti lì a chiacchierare e a mettere a frutto le provviste di ognuno. Siamo quindi scesi con la funivia e siam tornati alle camera per farci una doccia e rilassarci un attimo.
La sera siamo quindi saliti sul tetto della casa per cena e come ogni cena cinese che si rispetti, la baijiu ha iniziato a correre a fiumi e il nostro collega Pan è finito a dormire ubriaco mentre in quattro giocavamo a majiang di fianco a lui, facendo un casino tremendo.
Io che venivo da una nottata di sole 3 ore di sonno ho gettato la spugna sul presto e alleggerito di quasi un centinaio di RMB che ho perso in favore dell’insospettabile professionista di majiang: il nostro driver, sono andato a letto. Questo omino così piccolo che mi chiedo sempre come faccia ad arrivare ai pedali della macchina, che la sera ha cenato in pigiama (che a mio avviso porta sempre sotto ai vestiti normali), ci ha dato una batosta così sonora che mi ricorderò sempre di non giudicare un libro dalla copertina, o un driver dalla sua abilità di girare a destra e non a sinistra quando gli dici che deve girare a destra.
La mattina mi sono alzato alle sette nonostante sentissi le tessere del majiang venire mischiate fin dalle 6.30, abbiamo fatto colazione tutti insieme e siamo quindi andati in macchina a Pinggu 平谷, dove il driver Zhang ha dato nuovamente sfoggio delle sue abilità nascoste pescando 5 kg di pesce dopo 10 minuti che aveva gettato l’amo in acqua.
Abbiamo quindi fatto una camminata sulla riva del lago artificiale Jinhai hu 金海湖 e preso un motoscafo che ci ha portato in giro per 5 minuti. così che senza aver visto niente di che ci ha riportato indietro. Io, Connie, Clark e Jenny ci siamo quindi andati a mettere l’imbragatura e ci siamo lanciati su un cavo di ferro che correva da un’altura fino al centro della diga, e siamo poi tornati tutti indietro a mangiare. Fortunatamente le ultime due bottiglie di baijiu non sono state aperte, poiché dopo l’ubriacatura di Pan ge della sera prima si è deciso di passare alla più blanda e innocua birra (che in Cina ha 2.5 gradi). Così, in perfetto stile cinese, non appena finito di pranzare siamo tutti montati nuovamente sulle rispettive macchine e siamo tornati a Pechino.
Casa dolce casa.
È servito per conoscere meglio i collegi ???
solo quelli con cui avevo già un po’ di rapporto. Con quelli con cui non parlavo molto in ufficio, non ho parlato molto in montagna…
ahahhah…costruiamo un team: andiamo tutti insieme a fare un fine settimana, ubriachiamoci, peliamo i brocchi a majong, mangiamo e tanti saluti e baci
ottimo, le relazioni in ufficio cambieranno parecchio, potrai sempre dire: ti ho visto in pigiama!!!! 😉
Ma bere insieme è la base di costruire una relazione in Cina.
Poi per il mangiare e il pigiama è solo di contorno
anche in Italia bere e mangiare insieme intesse relazioni. A tavola si iniziano (o sdi concludono) anche affari, relazioni personali e molto altro…
Nome altisonante, team building, ma di fondo avete fatto due giorni di “baracca”
Sì, infatti, bella scusa 😀
Se il capo ti dice “bevi”, devi bere! 🙂
Ma ti rendi conto di quante cose stai vivendo, quanta conoscenza, quotidiana e profonda?! Ciao e grazie dalla bassa brianza, pia
Ciao Pia,
Me ne rendo sempre conto, anche per questo che anche un fine settimana di “baracca” con i colleghi diventa un’esperienza da raccontare.
Un saluto da Pechino