Michele Galeotto è un ragazzo italiano che vive a Pechino, sul suo blog scrive di design e di architettura in Cina. Ho deciso di ospitare qui una traduzione di un suo articolo riguardante i quartieri tradizionali pechinesi, gli hutong 胡同(qui l’originale con anche tutte le foto e i grafici).

[cml_media_alt id='889']Porta di uno Siheyuan[/cml_media_alt]

Porta di uno Siheyuan

Il termine hutong appare per la prima volta durate la dinastia Yuan (ndt, la dinastia mongola), derivante da hottog, una parola di origine mongola che sta ad indicare un “pozzo d’acqua”. Basandosi sugli annali storici, i primi insediamenti umani presenti nella zona della odierna Pechino risalgono a 3000 anni fa, ma fu solo nel XII secolo sotto la dinastia Jin (1115-1234 d.C.) che Pechino divenne capitale per la prima volta. Gli hutong apparvero quindi sotto la dinastia Yuan (1271-1368 d.C.) dopo che la città venne parzialmente distrutta da una guerra. La maggior parte degli hutong preservatisi fino ai giorni nostri sono stati costruiti durante la dinastia Ming (1368-1644 d.C.) e Qing (1644-1911 d.C.), ma nel distretto di xicheng 西城区vi è presente il zhuanta hutong 砖塔胡同, risalente alla dinastia Yuan.

  1. Da villette a slum

Gli hutong sono strade formate da line di siheyuan四合院, le tradizionali residenze con giardino. Gli imperatori pianificarono Pechino dividendola in zone destinate alle diversi classi sociali, gli hutong erano ordinatamente disposti, creando linee di case con giardini circondate da alte mura di cinta. Quasi tutti gli siheyuan, i loro edifici principali e la porta di entrata guardavano a sud per sfruttare la luce naturale, mentre le strade principali correvano sull’asse est-ovest, delle piccole vie laterali proseguivano nord-sud.

La fine della Cina imperiale influenzò, fra le altre cose, anche la disposizione degli hutong e la loro gestione. Molti nuovi hutong nacquero in maniera sregolata ai bordi esterni della città, mentre quelli storici venivano modificati. I siheyuan, che originariamente ospitavano ognuno una singola famiglia, vennero divisi in diverse unità abitative, a cui venivano aggiunte altre stanze in ogni spazio disponibile.

A seguito della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, nel 1949, molti hutong scomparvero per lasciare spazio a costruzioni più alte e strade più larghe. Negozi e attività commerciali sono concentrati su queste vie esterne, mentre nelle viuzze interne il cambiamento avviene più lentamente.

  1. La sparizione dei vecchi vicinati

Nel 1949, l’Esercito di Liberazione Popolare (PLA) entrò a Pechino vittorioso e l’esercito nazionalista del Kuomintang (KMT) si arresero senza combattere. Nonostante questo, il KMT aveva precedentemente richiesto il parere di Liang Sicheng 梁思成 (1901-1972), autore del primo trattato moderno di architettura cinese, per sapere quali fossero gli edifici di valore storico da dover preservare a tutti i costi. Sfortunatamente, poco dopo la fondazione della RPC, il governo di Mao Zedong decise che l’obbiettivo pricipale dovesse essere lo sviluppo economico e fu organizzata una massiccia distruzione di vecchi edifici, vie storiche e templi. Questo processo di ammodernamento subì un’ulteriore accelerazione negli anni ’90, periodo in cui la città sembrava un unico sito di costruzione.

Nonostante la vita negli hutong suoni eccitante per gli hipsters, la maggior parte dei residenti vivono in condizioni così disagiate che possono essere paragonabili a quelle degli slum di altri paesi del terzo mondo.Allo stesso tempo, il prezzo a metro quadro di queste abitazioni è incredibilmente alto ma l’area media posseduta da ogni proprietario è così limitata da far sì di non potersi permettere un’altra abitazione.

Per i punti 3. Il problema residenziale e quello di rilocazione; 4. Comunità verticali ed orizzontali, vi consiglio di vedere direttamente i grafici sul sito (in inglese)

Personalmente sono grandemente affascinato dagli hutong e prima di venire a Pechino avevo sognato di potermi trasferirmici. La zona di houhai-gulou resta la mia preferita per dei giri in bicicletta, feste e spettacoli teatrali.

Spero di aver trasmesso un po’ anche a voi il fascino ed i problemi relativi agli hutong.

Se avete qualsiasi domanda o curiosità, scrivete un commento qui sotto ed io o Michele vi risponderemo al più presto possibile.