Come vi raccontavo lunedì scorso, due sabati fa sono andato a casa del mio collega Nick per andare insieme a pescare.
Sono passati almeno due mesi da quando ci siamo detti che lo avremmo fatto e finalmente è arrivato il momento. Quello che non avevo calcolato è che Nick è cinese e quindi le cose fanno fatte alla cinese.
Riformulo la frase precedente. In Italia, quando decidi di organizzare un’attività con qualcuno funziona più o meno così: “andiamo a pescare io e te uno di questi fine settiamana?” a risposta affermativa e decisione del luogo e dell’ora, ci si incontra e si pesca. Se abbiamo detto che saremmo stati in due, saremo in due. Se abbiamo detto in tre, saremo in tre, e se abbiamo detto che si pesca, si pesca. In Cina no.
Quando dopo settimane e settimane in cui ci siamo detti che saremmo andati a pescare insieme, finalmente è arrivato il momento, ma solo perché mi son impuntato dicendo: se non andiamo questo fine settimana, non ci vengo più. Tutto era deciso, ora, data e luogo. Sarei dovuto svegliarmi alle 5, prendere un bus vicino casa, cambiare su un altro bus e scendere vicino casa di Nick, avremmo fatto colazione con due baozi e saremmo andati al fiume a mettere gli ami in acqua verso le 8 di mattina. Saremmo stati lì fino a mezzogiorno e poi pranzo insieme a sua moglie e sarei tornato a casa. Facile.
Il giovedì mi dice che sarebbe venuto anche un suo amico, mi sarebbe venuto a prendere alle 7 a casa e saremmo andati a pescare in tre. Nessun problema. Sabato mattina mi arriva una telefonata da un numero sconosciuto (ho detto più e più volte a Nick di darmi il numero di cell del suo amico per metterci d’accordo in anticipo, ma questo non è mai stato fatto) e mi viene detto che è in ritardo. Quando arriva e salgo in macchina scopro che loro sono in due. Va bene.
Arriviamo a casa di Nick, carichiamo lui, la sua attrezzatura da pesca e sua moglie e andiamo al KFC a mangiare un hamburger alle 9 di mattina. Arriviamo al fiume e tiriamo giù tutto il ben di dio di attrezzatura da pesca per tutti e cinque, così che io e Nick iniziamo a montare il tutto. Sua moglie si tira subito indietro, apre una coperta e si sdraia all’ombra di un albero a ingozzarsi di uva e banane che che si è portata dietro. Così montiamo solo quattro canne e uno dei suoi amici, appena la prende in mano la ripone e si sdraia con la moglie di Nick a chiacchierare del più e del meno, mangiare la frutta e a giocare al cellulare.
Dopo 20 minuti depone la canna anche l’altro amico, che si butta sulla coperta a far compagnia agli altri due. A sto punto io mi chiedo che cosa ci son venuti a fare a pescare se si dedicano più alle banane che alla pesca…
Dopo due ore non ho preso neanche un pesce, del resto non pescavo con il mio metodo (se non te lo ricordi, l’ho nominato qui), ma con canna, amo e lenza… Nick invece si è dimostrato molto più bravo e in mezz’ora aveva già tirato su 5 o 6 pesci.
Alle 12 tiriamo su armi e bagagli e andiamo in un ristorante a mangiare una quantità di cibo per un esercito.
Finito il pranzo, Nick ci porta tutti al KTV, ovvero il Karaoke, a cantare per almeno 3 ore. In realtà canta quasi solo lui e qualcosina sua moglie, mentre io dormo e i suoi amici giocano al cellulare.
Finalmente verso le 5 ce ne possiamo andare nuovamente a casa.
Sulla strada del ritorno ripenso a come sia impossibile compiere una normale attività a due persone, come pescare, quando si è in Cina.
Se anche tu vuoi sperimentare l’esperienza, puoi seguire i punti qui sotto.
La ricetta per rendere cinese qualsiasi attività:
- invitare più gente possibile, anche quando non sono minimamente interessati nell’attività che si andrà a fare;
- portarsi dietro una quantità esagerata di frutta, snacks e bevande. La quantità giusta è circa 40 kg a persona;
- obbligare la gente a fare qualcosa che non vuole assolutamente fare, ma secondo voi stanno solo facendo i preziosi o gli educati, dicendovi di no per non farvi spendere soldi;
- aggiungeteci un pranzo luculliano;
- il KTV è un must;
- se siete dei veri uomini, c’è anche da aggiungere la battaglia a colpi di baijiu (l’imbevibile grappa cinese).
E io che volevo solo stare in un posto tranquillo, in silenzio per un paio d’ore, a tirare su un paio di pescetti…
A te è mai capitata qualcosa del genere?
beh, dài…meno male che al Karaoke ti sei trovato quel momento di relax che avevi desiderato per tutta la giornata 😛
Rilassato non è la parola giusta perché mi svegliavo ogni 5 minuti al cambio della canzone, ma insomma…si dormiva ancora bene, dai
Più che un relax é stata una giornata di stress; proprio le cose che piacciono a me:.non si fa niente, o quasi, di quello che si era deciso;da imbufalirsii
Beh dai, abbiamo pescato due ore…
Cmq hai ragione, ma oramai mi sono abituato a queste usanze cinesi
Anche se da cmq abbastanza fastidio