Settimana scorsa ho preso una giornata intera per andarmene a Venezia, una città che mi ha affascinato fin dal primo anno di liceo e che ho chiamato “casa” per i 5 anni dell’università.
Sono partito la mattina alle 8.30 da Milano Centrale, sono arrivato alle 11.10 a Santa Lucia, dove mi sono incontrato col “Bel”, il coinquilino dell’appartamento condiviso in calle Ferraù, durante gli ultimi sei mesi di magistrale, prima che mi spostassi alla Tsinghua per scrivere la tesi sulla Politica del Figlio Unico. (qui, qui, qui e qui le avventure del periodo in Tsinghua)
Dopo una giornata all’insegna del buon cibo, del giro a zonzo e della scoperta e riscoperta dei vari luoghi che mi hanno stregato per cinque anni, siamo finiti come da programma a fare un aperitivo al Timon mentre aspettavamo che gli altri arrivassero a farci compagnia.
Durante una serata fra chiacchiere più sul faceto che non sul serio, Mapo mi chiede “cosa ti manca della Cina e cosa invece non sopporti?” e di fargli un elenco di 5 punti. Ecco quindi che condivido con voi le mie riflessioni.
Cosa non sopporti della Cina?
non credo che questo punto debba essere spiegato, inoltre ne ho già parlato (fra gli altri) anche qui e qui.
- Il fatto che non sei mai da solo
Di questo ne ha parlato Antonio, ma è una cosa che pesa particolarmente anche a me.
- il caos sempre e comunque
Direttamente legata al punto prima, il fatto è che i cinesi non solo sono tanti, ma non sanno neanche modulare un attimo il loro tono di voce, non vi è la concezione del rispetto degli spazi altrui (sarà che sono così tanti), e anche che la propensione al suibianismo li fa mettere in disordine anche ciò che un tempo era ordinato.
- la propensione per la scarsa qualità, poiché l’unica cosa che conta è il prezzo
questo punto lo vivo sia come cliente, sia come venditore di servizi, che come marito di una cinese. L’impressione che mi è sempre restata addosso è che i cinesi sono sempre pronti a fregarti, vendendoti qualsiasi cosa ad un prezzo maggiore di ciò che vale. Di contro, quando diventano acquirenti, si sentono sempre fregati e quindi continuano la ricerca infinita di chi ti vende lo stesso oggetto ad un prezzo inferiore. La qualità ne risente, ma loro se ne disinteressano, l’unico obbiettivo è sentirsi furbi perché “quello là mi voleva fregare e invece lì ho pagato meno”.
- il suibianismo generale e diffuso.
come spiegare il suibianesimo a chi non è mai vissuto in Cina? si può, ma qui non c’è spazio a sufficienza. Vi prometto che a breve scriverò un articolo a riguardo. (Aggiornamento: come promesso, eccolo qui)
Cosa ti manca della Cina?
- il respiro internazionale
sicuramente questo non è valido per TUTTA la Cina, ma la sensazione che vivere a Pechino o a Shanghai ti regala da questo punto di vista, mi risulta incomparabile con altre realtà che ho vissuto.
- la Cina
Perché alla fin fine ti strega e ci sono troppe cose di cui senti la mancanza quando la lasci, dall’odore degli incensi, ai monasteri buddhisti; dai banchetti per strada che vendono cibo a tutte le ore del giorno e della notte, ai vecchietti che fanno taiji nel parco
- la diversa educazione
è importante notare che non sto dicendo “maleducazione”, come molti stranieri si ostinano a etichettare i cinesi. Il fatto che molte regole del bon-ton non siano come quelle cinesi ci danno delle diverse libertà e ci impongono altre restrizioni. Basti dare uno sguardo a ciò che mi capitò a Pasqua 2014. Soprattutto per gente che come me ha sia amici stranieri che locali, è bello saltare da un insieme di regole all’altro a seconda della situazione e della voglia e non ti fa mai sentire intrappolato.
- la lontananza di questioni di pollaio che invadono TV e giornali italiani
devo davvero spiegarla? in questo giorni c’è stata gente che dopo avermi chiesto “non so se sei aggiornato sulla situazione politica italiana” si è anche risposta “meglio per te se non lo sei”
- il futuro
in Cina il futuro è brillante e pieno di possibilità, non grigio e dettato dalla propensione alla ricerca per il “meno peggio”. Lo vedi nell’economia, lo vedi con la quantità di giovani che riempiono le strade. Lo vedi con le giovani ragazze incinte o con delle signore di mezza età già nonne, che portano i nipotini a scuola.
In Cina, il futuro lo puoi toccare con mano, ed è una sensazione che in Italia ci è stata rubata.
beh..il quarto punto non e’ proprio una cosa che ti manca della cina, semmai una cosa che non sopporti dell’italia.
Sul ‘non essere mai da solo’ pensa che a volte attraversavo con il rosso per avere quei 15-20″ di pace in cui ero da solo in mezzo all’incrocio (e potevo petare senza preoccuparmi)
Perché, non peti anche in metropolitana circondato da cinesi? Tanto non penseranno mai che ad averla sganciata sia quel bel occidentale…!
Non sono d’accordo sul punto 3 del “cosa ti manca della Cina”. Per educazione penso che intendiamo il modo di approcciarsi agli altri e non nel senso educazione in quanto cultura generale. Ecco l’educazione cinese non mi manca per niente. Non mi mancano gli sputi a terra, i rumori gutturali nel tirare su il catarro, non mi manca il menefreghismo per il prossimo secondo me dettato dalla sovrappopolazione, non mi manca l’unghia del mignolo tenuta lunga per scerumarsi l’orecchio e la lentezza che hanno nel fare tutto.
Devo dire che queste sono cose che ho riscontrato più nelle grandi città perché quando ho viaggiato, sarà che ero più rilassata o non so che, ho trovato i cinesi molto disponibili e, qualcuno, anche gentile e disposto ad aiutarti anche per niente (pochi, ma ci sono!!)
Detto ciò non voglio certo affermare che l’Italia sia un paese di persone educate e disponibili.
Però voglio dire anche un’ultima cosa, dico sempre che della Cina non mi manca nulla ma non si sa perché vorrei tanto essere ancora la!!! alla fine 我爱中国 😉
Buona vacanza in Italia!
Eheh, tutto molto soggettivo. Non dico che mi vada sempre bene, ma a me scatarrare per terra e tirare uso che spintone ogni tanto, piace
io a Milano scatarro come se fossi in Cina, ma come fanno quasi tutti.
sempre a fare i moralisti su sta abitudine normale..
Sottoscrivo con Jappo e con Francesco.. una sana scatarrata ogni tanto la tiriamo su tutti, tipe escluse (in Italia, xke in Svezia ad esempio ciccano come delle cammelle).
Se in Cina si può pure sputare al chiuso, allora mi sa ke è il mio posto, ahaha.
Sputano nei cestini…senza problema!