Caro lettore, ti ricordo che questo articolo fa parte della sezione “Altri Progetti” e non ha per forza a che vedere con le esperienze di Cina vissute da Jappo, Anto o qualcuno dei nostri ospiti.

Continua il progetto della Fucina Narrante di cui avevo accennato anche qui.

Dopo Sparks, continua il progetto di Artificeri e settimana scorsa è stato pubblicato il mio ultimo racconto “Un anno per impazzire” che la Fucina Narrante presenta così:

“La poetica di Jacopo risuona di ticchettii e conti alla rovescia, è fatta di tempi che scorrono inesorabili e di un’attrazione per la coercizione, per la costrizione fisica vissuta dai personaggi. Nella short story Un anno per impazzire mette a frutto questo suo interesse abbracciando un’originale forma diaristica con cui è raccontata l’odissea di un uomo costretto alla più suadente e letale delle prigionie.”

Qui le prime righe del racconto:

Ricordo che quando lessi quell’inserzione restai sorpreso, ero sicuro di aver capito male. Telefonai subito e mi confermarono che l’unico requisito era essere dotati di buona salute e predisposizione a restare a letto per lunghi periodi di tempo. Unica richiesta: tenere un diario giornaliero. Era il mio pane! Mi avrebbero pagato 18mila dollari al mese per stare a far quello che amo di più: dormire. Non avrei mai immaginato che… Leggi tutto il racconto…

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