I cinesi al lavoro non sono quelle formichine operose che ci immaginiamo, certo ci son quelli che sgobbano, ma la maggior parte dei lavoratori cinesi sono degli scaldaposto. Mancano di pro-attività, capacità decisionale e ogni due per tre sono a fumarsi una sigaretta, farsi il tè o dormire…

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dormire in pausa pranzo è d’obbligo

Ma la cosa peggiore della mentalità dei cinesi al lavoro è la regola aurea: “sempre compiacere il capo”.
Questa si traduce in una numerosa serie di assiomi, di cui il più popolare è “sempre dire al capo quello che vuole sentire e mai quello che succede veramente”. Tutto ciò porta ad avere le solite aziende che vanno bene sulla carta per poi scoprire a fine dell’anno che sono ben lontane da raggiungere gli obbiettivi, o addirittura sono sull’orlo del collasso, ma tutti dicono al proprio superiore che “va tutto bene”.

Questa mentalità può causare disastri inimagginabili, ed è anche uno dei motivi che portò alla “Grande Carestia” del 1959-1961, i quadri locali riportavano incredibili quantità di produzione di grano ai propri superiori, che gonfiavano ulteriormente le cifre passandole su per la catena di comando, fino a che il buon Mao ed il politburo non vedevano che dei dati fenomenali su cui basare le politiche interne. La verità era ben lontana da questi fantomatici dati e così morirono fra i 15 e i 36 milioni di persone.

Tornando alle implicazioni sul lavoro vuol dire trovarsi il proprio manager che ti dice “non mi interessa se fai 2 o 8 visite a clienti a settimana, dato che l’obbiettivo è 10, devi presentarne almeno 10. Che sia vero o meno non è importante.” Così, con questa logica perversa, non vedono il grosso problema che può trasformare questa piccola palla di neve che rotola giù per la montagna in una valanga. Del resto, tutto questo non interessa al manager, l’importante è che tutto funzioni sulla carta.

Poi guardare che è due anni che ti fai il culo quadro e per il secondo anno di fila hai raggiunto gli obbiettivi di budget (che poi è la cosa che conta davvero) non pare importare tanto quanto il suo numerino a due cifre sul report settimanale…e allora sai che c’è? sta settimana te ne metto 50 e me ne sto a casa per 5 giorni dicendo “sono in giro per clienti”. Son sicuro che sarete tutti a masturbarvi davanti ai PC perché i numeri sono davvero belli. Io sarò a casa a dormire.

Lavorando in Cina si incontrano gioie ma anche dolori, in questo articolo si è parlato di un aspetto meno conosciuto da chi è abituato a vedere i cinesi come dei “grandi lavoratori”, per la retorica comune. Se vuoi scoprire di più sul lavoro in Cina, sulla cultura degli affari e le migliori pratiche per ottenere migliori risultati, iscriviti subito al corso gratuito di Chinese Business Etiquette, disponibile solo per un mese!