L’incompetenza è una brutta bestia in qualunque parte del mondo e un evento successo nello scorso fine settimana mi ha portato a fare delle considerazioni a riguardo.
So che dopo lo sfogo di settimana scorsa leggerete questo articolo sotto una certa luce, ma dato che mi sono calmato potete vederlo come una semplice analisi.
Da qualche mese si è deciso di assumere una persona che si occupasse delle Risorse Umane (HR) per alleggerire di questa parte di lavoro il nostro Accounting Department, ma personalmente ritengo che non sia stato fatto un buon investimento.
Infatti ci ha messo poco a dimostrare incompetenza su un fatto basilare come la disattenzione più totale nei confronti del mio permesso di lavoro. Dopo più di un mese che le ricordavo a scadenze regolari che lo dovevo rinnovare, si era presentata con solamente uno dei documenti che mi servivano per rinnovare la richiesta ed il cui risultato è stato di dover organizzare in fretta e furia un volo a Hong Kong con relativi costi a carico dell’azienda ed una notte insonne.
Il secondo episodio di grave incompetenza di è presentato la scorsa settimana mentre si organizzava il trasloco dell’ufficio. Infatti ha assegnato dei compiti a quasi ognuno dei colleghi, senza prima interpellarli per capire impegni e disponibilità di ognuno.
Come se non bastasse ha fatto resta me e tre altri colleghi in ufficio a controllare che la compagnia di trasloco non rubasse nulla e ci ha fatto stare a contare tutti gli oggetti che uscivano dall’ufficio.
Già non servivano 4 persone per fare questo lavoro, inoltre ci ha posizionato due prima dell’ascensore al piano dell’ufficio e due dopo l’ascensore a piano terra, come fosse possibile che gli addetti al lavoro si rubassero pezzi di mobili sull’ascensore.
Inoltre, parlando con queste persone abbiamo scoperto che in tutti gli anni che fanno questo mestiere non gli è mai capitato di vedere una cosa del genere. Tutti noi avevamo ben chiaro che la cosa giusta da fare era contare i pezzi PRIMA, dare l’elenco al trasportatore e segnalare che per ogni oggetto mancante sarebbe stato richiesto il risarcimento di un tot.
La cosa ridicola è che siamo una compagnia di spedizioni, questo è il nostro pane quotidiano e c’è ancora qualcuno che non ne conosce neanche le basi.
In generale in Cina è difficile trovare delle persone capaci e chi le trova se le tiene molto strette, ma non ci si può sicuramente rassegnare alla incompetenza solo perché trovare dei lavoratori capaci è difficile.
Se chiamavano me, oltre al controllo delle maestranze gli studiavo tutto il progetto del nuovo ufficio e, a pensarci bene, potrei fare anche la responsabile HR… Posso candidarmi? So fare tutto, tranne parlare cinese, ma tra tutta questa incompetenza mi pare un dettaglio trascurabile
Puoi provare, ma ti consiglio di continuare serena sulla strada della pensione. Ti assicuro che non vuoi avere a che fare con la gestione del personale in Cina.. Prossima volta ti faccio parlare con la. ai amica Ronke (che fa proprio la HR)
Ciao Jappo! Leggere questo e soprattutto il precedente articolo mi ha aperto un mondo che nemmeno conoscevo. Da noi si usa dire che “Tizio lavora ma mai quanto un cinese”; devo quindi dedurre che, a parte le dovute eccezioni come in qualunque parte del mondo, anche lì vi è poca voglia di svolgere bene il proprio lavoro..? Comunque il fatto che mi ha fatta inorridire e ridere allo stesso tempo è quello relativo all’annuire al capo sempre, comunicando anche cifre false. Buona notte e grazie per i continui aggiornamenti :*
Ciao Bene, infatti questi mito bisogna sfatarlo, perché non è altro… Che un mito. (Perdona la frase lapalissiana)
Non sono neanche incentivati a lavorare bene, perché sanno che il capo può sostituirli in fretta con uno degli altri milioni di lavoratori in città (almeno così è come ragionano e non che se fanno bene il lavoro non ti sostituiranno mai), oppure che tanto il mercato del lavoro è ancora molto dinamico e quindi possono trovare facilmente un nuovo impiego
Ciao Jappo, come dici giustamente nella prima riga del tuo interessante articolo: “L’incompetenza è una brutta bestia in qualunque parte del mondo “.
Premetto che non conosco la realtà cinese per permettermi di darne giudizi a riguardo, ma se la Cina è una potenza economica mondiale( quasi inarrestabile) un motivo ci sarà. Voglio dire che l’incompetenza in Cina sarà pure brutta, ma non credo che sia voluta se non a causa di mancanza di risorse efficaci, come dici giustamente te alla fine:”In generale in Cina è difficile trovare delle persone capaci e chi le trova se le tiene molto strette, ma non ci si può sicuramente rassegnare alla incompetenza solo perché trovare dei lavoratori capaci è difficile”. Ora guardiamo in Italia, migliaia di giovani disoccupati( il più delle volte laureati capaci ) sono costretti a migrare fuori dal loro paese natale, per poi diventare grandi professionisti fuori. Ma sarà veramente solo mancanza di lavoro? Secondo me no! Spesso mi capita, specialmente da quando è partita la crisi, di sentire persone che trovano da lavorare senza problema alcuno e siccome mi viene il dubbio, data la loro scarsa predisposizione alla fatica, domando a queste persone: “Ma come hai fatto?” e le risposte rimangono sempre quelle” Un Amico, Un Parente, Un aggancio, Un calcio nel culo”. E il declino dell’Italia è stato causato proprio dall’incompetenza accuratamente selezionata, attraverso liste smisurate di raccomandati che facevano gara a chi ne capiva di meno del ruolo a loro assegnato. Quindi non prendertela tanto con la Cina dato che scrivi una cosa bellissima a riguardo: “In generale in Cina è difficile trovare delle persone capaci e chi le trova se le tiene molto strette” utopia in Italia se si pensa che le persone capaci vengono costantemente scavalcate o rischiano il posto per” l’incompetente parente”di turno.
Ciao Gege,
L’argomento è sicuramente complesso e il tuo punto di vista molto interessante.
Secondo me la differenza sostanziale fra i due paesi è primo che uno è ancora in via di sviluppo, mentre l’altro attraversa la crisi dei paesi già sviluppati (ah, il mito della crescita infinita).
Credo che quando la Cina raggiungerà il pieno sviluppo si troverà negli stessi pantani italiani.
20 anni in Cina da consulente.
Grazie all’incompetenza locale.
Non vedo perché cercare di cambiare le cose.
😉
Condivido in pieno…ma perche cambiare? chi siamo noi che dobbiamo dettare legge agli altri? loro vogliono essere cosi? meglio!! vogliono comprarsi le autovetture a rate e pagarle in 100 anni per fare i fighi? meglio!!! sranno piu docili un domani con il mutuo sulla testa…insomma….noi nn dobbiamo dire ad un altro popolo come comportarsi, specie se la loro incompetenza fa si che facilita le nostre assunzioni…e la legge naturale delle cose…. il pirla rimane sotto …ma non e cattiveria…nessuno li obbliga a essere pirla, a comprare macchine a rate, a non interessarsi del lavoro ecc ecc ecc …io al mio tempo quando avevo 25 anni lavoravo 10 ore gg e 2 nn erano pagate ..e lo facevo per imparare un mestiere,,, e giravo con il motorino….quindi…di cosa stiamo parlando……
[…] abbiamo dovuto cambiare ufficio, con tutti i problemi relativi al trasloco, ho avuto la bella idea di comprarmi uno scooter elettrico ricevendo un sacco di supporto dato che […]
[…] Inoltre bisogna tenere a mente che la maggior parte dei lavoratori cinesi non è interessata ad altro che non lo stipendio ed è più che disposta a mollare tutto e cambiare azienda anche solo per 200 Yuan al mese, quindi è ancora più difficile riuscire ad avere un buon rapporto con i colleghi perché questi cambiano spesso. Senza menzionare il fatto che è anche difficilissimo trovare delle persone capaci e qualificate. […]