Tornando dalla vacanza del capodanno cinese di quest’anno, è stato traumatico passare da isole thailandesi deserte al caos e l’inquinamento di Pechino, così che guardando alla Cina con gli occhi “puliti” ho avuto modo di trovare uno schema di 10 regole che raccolgono e fotografano in maniera fedele, la realtà cinese.
I 10 comandamenti cinesi sono un po’ diversi da quelli che conosciamo noi e sono tratti dal “vangelo secondo Wang”:
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- Ascolterai solo canzoni pop melodiche i cui temi principali saranno “quanto ti amo, mettiti/torna con me” o “quanto ti amo, non mi abbandonare” (e le canterai a squarciagola nei vari KTV)
- Rutti, scaracchi e dita nel naso saranno il tuo pane quotidiano (come ci insegnò Chen)
- Ripudierai gli alcolici tranne la birra annacquata e la baijiu (soprattutto durante la Chunjie o altre festività)
- Ripudierai tutte le code e spingerai inutilmente la persona di fronte a te cercando di saltare la fila. Allo stesso tempo se la fila è per la metropolitana o l’ascensore non farai scendere le persone che vogliono uscire, perché tu vorrai entrare a tutti i costi (non capendo che se loro non scendono non ci darà spazio per te per salire, ma tu continuerai imperterrito)
- Non desidererai un codice della strada, ma farai ciò che vorrai al volante, a piedi e in bici (purché rispetti queste due regole).
- La censura sarà onnipresente, soprattutto su internet. Scordati Facebook, youtube, wordpress, dropbox e tanti altri. Però potrai divertirti usando WeChat tutto il giorno o fare acquisti pazzi su Taobao.
- Non avrai altro dio al di fuori del denaro (ma ti spaccerai per uno stato comunista)
- Non desidererai la qualità ma solo il prezzo più basso
- Rincorrerai lo sviluppo a tutti i costi, anche distruggendo l’ambiente e renderai l’aria irrespirabile (e l’acqua inbevibile e molto altro)
- Distruggerai la tua cultura e i tuoi edifici tradizionali per far spazio a un vuoto culturale e palazzoni impersonali
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E ora va e riproduciti (ma non troppo, perché c’è la politica di controllo delle nascite)
Bello questo articolo. Soprattutto dopo la Thailandia e i sorrisi della gente, la loro gentilezza, le parole sussurrate, le code all’inglese per i mezzi pubblici,l’organizzazione anche nelle minime cose….. Ti dirò che un po’ di questo manca anche qui, e non siamo in Cina!
hahahaha
eppure non sai quante di queste massime sono applicabili anche a Bangkok (non al resto della Thailandia per fortuna)
La critica, spesso espressa in tono sarcastico o satirico, è sicuramente molto costruttiva sotto vari punti di vista. Ma sinceramente a volte mi domando: fin dove arriva l’amore per il paese che ti ospita? O riformulando meglio la domanda: Fin dove arriva il rispetto che hai, per il paese che ti ospita?
Ma sai Gege, io in Cina mi trovo bene, ma ovviamente non è esente da problemi e quindi critiche da parte mia. In fondo è la stessa cosa di tutti gli italiani che si lamentano dell’Italia, non è per mancanza di amore, ma perché ovviamente non esiste il luogo perfetto in cui vivere, solo quello in cui siamo disposti a vivere.
Per ultima considerazione, la Cina è un posto ed un mercato che stressa molto, soprattutto per la quantità di gente e tutto ciò che ne deriva, ma al momento non vorrei essere da nessun’altra parte.
Ok, comunque rimani in Cina, anzi prepara una branda.
C’è un divano sempre pronto. Tra l’altro è pure più comodo del mio letto…
Epico! Gli ultimo terribilmente veri! In Cina la gente è solo una banconota di Mao. Si spaccia per un paese comunista ma realtà è ben altra. Mi permetto Di aggiungere qualche postilla: dormirai sempre e dovunque e in qualsiasi posizione, ad ogni domanda risponderai sempre e comunque buzidao (continuando a conversare in Cinese sebbene l’interlocutore non ti capisca), perchè qui nessuno sa mai niente, e perchè no, “cercare di fregare lo straniero di turno”, un classico
eheh, riguardo i cinesi al lavoro e la loro propensione a dormire ci ho anche scritto un articolo https://www.abcina.it/it/2015/01/12/cinesi/
direi che chiunque abbia passato piu’ di qualche settimana in Cina non possa che concordare sui 10 punti che hai elencato.
Aggiungerei un piccolo corollario al nr. 7 “farai di tutto per far vedere agli altri quanto sei ricco”
Eheh, ne avevo anche parlato qui : https://www.abcina.it/it/2013/12/01/i-soldi-comprano-tutto/
io aggiungerei:
Lavati poco e pulisci poco il posto dove vivi e lavori, è una perdita di tempo.
Ciao Jappo, grazie per il tuo blog che mi da continue conferme e mi rilassa.
scusa CLAUDIO ma SEI DAVVERO RAZZISTA!!!!!!!1!. VERGOGNA.
scusami ma e’ semplicemente vero. ora sul lavarsi poco non saprei, sul pulire poco il posto in cui vivi sono al 1000% d’accordo con Claudio.
hahaha… tutto verissimo. Innegabile E pensa che te stai a Bj, qui e’ prassi vedere le persone che nel centro commercial fanno pisciare il pargolo o il cagnolino nei corridoi (a volte anche nei negozi….c’e’ anche un “ricordo” in un angolo del corridoio nel mio palazzo) quando non persone che la fanno in mezzo di strada. Ma queste sono cose minori di daily rudeness… I punti finali sono molto piu’ importanti secondo me… inquinamento di tutto e distruzione totale e sistematica di ogni edificio… A Nanchong (la nostra cara nanchong) c’era Chen Shou che ha scritto gli annali che poi hanno portato al romanzo dei tre regni, durante la dinastia Han.. cosa rimane della dinastia Han (o anche successive) a Nanchong? Neppure un sasso! in compenso e’ pieno di bruttissimi edifici.