Non sono solito fare questo tipo di articoli, ma penso che abitare a Pechino e tenere un blog sulla vita di “due italiani in Cina” significhi anche segnalare ai connazionali che sono ancora in patria o già qui nella capitale cinese, alcune nuove occasioni che ci si presentano. Soprattutto quando sono così interessanti come l’istituzione della Scuola d’Ambasciata Italiana a Pechino.
Sabato scorso vi era in Ambasciata la presentazione finale del progetto di istituzione della scuola italiana, che secondo il programma dovrebbe partire il 7 settembre 2015 e che al momento sarà costituita da una scuola per l’infanzia ed una prima classe della scuola primaria.
Sembra incredibile come solo un anno fa, proprio in questo periodo, venivano distribuiti i questionari ai soci AIRE per meglio comprendere le necessità dei connazionali riguardo la costituzione di una scuola italiana, ed ora il progetto è quasi realtà.
Lasciando spazio al comunicato ufficiale dell’ambasciata, vorrei solo aggiungere che la presentazione di sabato scorso mi ha lasciato estremamente colpito e soddisfatto, quando fra un paio d’anni ci sarà un piccolo Jacopo o una piccola Huanzi in giro per il mondo, andranno sicuramente all’asilo dell’Ambasciata.
Vorrei solo aggiungere che da quanto emerso dalla presentazione, la scuola sarà locata nel DRC – Diplomatic Residence Compound – di Sanlitun (qui la posizione in baidu maps), proprio dietro l’Ambasciata Italiana e gli orari saranno dalle 8.30 alle 15.30 per un totale di circa 40 ore settimanali, da settembre a fine giugno. La scuola dell’infanzia sarà per bambini dai 3 anni ma saranno accettati anche bimbi che nel corso dell’anno scolastico in essere compiano il terzo anno d’età prima del 30 aprile (ovvero: anno scolastico 2015/16 saranno accettati bambini che entro il 30 aprile 2016 compiano 3 anni).
I connazionali interessati ad acquisire maggiori informazioni o che intendono preiscrivere i propri figli dovranno inviare una mail a scuola.pechino@gmail.com.
Le preiscrizioni (non impegnative) dovranno giungere entro il 30 marzo 2015.
Ultimo ma non ultimo, i bambini avranno occasione di aiutare in cucina nella preparazione dei propri pasti, imparando divertendosi come cucinare. Del resto ogni cultura, soprattutto la nostra, passa anche dalla tavola.
Clikka qui per il comunicato ufficiale.
P.S. Data l’importanza di questa notizia ti chiederei gentilmente di condividerla su FB o per mail per fare un favore a tutta la comunità di Italiani in Cina.
Grazie in anticipo!
Bellissima e importante notizia !
Grazie per l’informazione: è una bella cosa l’istituzione di una scuola italiana in Cina legata all’ambasciata, che sarà sicuramente sinonimo di professionalità e serietà.
Non ho figli nè vivo in Cina, ma è interessante per chi magari vorrebbe andare a insegnare là.
Mi è sparito il commento. Riprovo:
Assolutamente una notizia positiva per tuta la comunità di espatriati a Pechino, inoltre pare stiano già organizzandosi di farla anche a Shanghai, dove la comunità italiana è quasi il doppio che nella capitale.
Posso chiederti di condividere l’articolo sui social network per dare maggior risalto all’annuncio?
Per la scuola materna ci sono già i numeri ma quella elementare è ancora a rischio dato la mancanza di alunni sufficienti per creare la classe. Grazie!
Ciao Jappo, notizia meravigliosa ed estremamente positiva. Conosco uno dei responsabili del centro policulturale sino-italiano di Ferrara, e lo contatterò sicuramente girandogli per mail il link di ABCina. Se avessi un attestato di lingua inglese( anche se ormai lo studio da anni ma non ho mai occasione di parlarlo o scriverlo) , mi proporrei pure io come insegnante di Arte e immagine o storia dell’arte dato che sono tra i primi nelle graduatorie di terza fascia e quando capita, raramente, vado a fare supplenza. Anzi ho scoperto che mi rende molto più soddisfatto fare il professore, rispetto al lavoro in teatro. Peccato che non parlo il cinese uff..
Ciao Gege, insegnare è una cosa che piace tantissimo anche a me. Purtroppo non ne ho occasione.
Ad ogni modo, al momento son stato costituite solamente l’asilo e si stanno cercando un numero sufficiente di bimbi per aprire la prima classe dell’elementare, perciò non sarà così netta la divisione fra insegnanti per ogni materia.
La cosa principale è che vi sarà un madrelingua italiano e uno inglese, per far crescere i bambini in un ambiente completamente bilingue, inoltre sarà in parte insegnato anche il cinese dato che siamo qui in Cina, ma verrà dato meno risalto.
Chi può dirlo, magari in qualche anno diventerà una scuola vera e propria, tieni pronta la valigia e continua a fare esperienza di insegnamento 😉
Si continuo a fare esperienze di insegnamento, sempre che Renzi non attivi la “bona” scuola.
Bellissima notizia Jacopino!! Speriamo pero’ che nella scuola non insegnino a scrivere “clikka” con la k che proprio non si puo’ vedere eh uaglio’
Ahah, c’è una lunga diatriba sul fatto che io scriva clikka. Ma nonostante sia un accanito oppositore della “k” nelle parole, clikka viene dall’inglese click, e quindi la k c’è. Nessuno mi toglierà mai dalla testa che quello che non si può vedere è “clicca”.
In ogni modo, la notizia dell’apertura della scuola è oggettivamente grandiosa e son felice che il popolo del web l’abbia recepita nella giusta maniera condividendo già più di 23 volte l’articolo su FB e poi su altri social network. Speriamo di vedere la comunità italiana sempre più unità in quel di Pechino.
CIoe ma se viene da click quindi é clicka?boh io comunque scrivo SEMPRe klikka lol
Caro Jacopo,
La tua posizione in tema di educazione mi vede in completo accordo. Mi picco da tempo di essere un fiero oppositore del bilinguismo nelle scuole primarie, ed il sapere che per il tuo nascituro riserverai un’educazione in Lingua Italiana, trova il mio supporto, per non dire felicitá.
Non a caso, uno dei piú noti sostenitori del bilinguismo per i pre-adolescenti, é stato il famigerato “linguista rosso” Noam Chomsky (link: https://www.psychologytoday.com/blog/life-bilingual/201305/noam-chomsky-bilingualism), noto per le sue simpatie sovietiche. Evviva dunque il corpo consolare Italiano, che fieramente sventola l’amato tricolore nell’ostile “Terra di Mezzo”
Ruggero
Ciao Ruggero,
Non ho capito bene il tuo messaggio, comunque io non sono contrario al bilinguismo, anzi…
Nella scuola d’ambasciata verrà insegnato in italiano e in inglese, inoltre si presterà attenzione anche alla lingua e cultura cinese, quindi non solo bilingue ma addirittura trilingue.
La mia scelta di mandare dei futuri figli alla scuola italiana deriva dal fatto che essendo in Cina, con moglie cinese, ho paura che possano non avere abbastanza occasioni di parlare e imparare la lingua italiana.
Fantasticooo. Molto interessante e interessata visto che la mia bimba ha ora 2 anni…. Devo aspettare però ancora un po …. Consigli x bimbi più piccoli?? Corsi ? Ritrovi? Ci sentiamo soleeeeeeeeee. Ciao
Ciao Samantha,
In ambasciata ogni sabato mattina c’è un ritrovo, ma non so da che età comincino ad accettare i bimbi.
Purtroppo al momento non ho ancora un pargoletto, perciò le mie conoscenze sull’argomento ritrovi sono ancora abbastanza limitate
Ti ringrazio per la risposta. Passeremo a chiedere e vedere. Grazie