Eccomi di nuovo dopo un paio di settimane di assenza in cui Anto è riuscito a mettere una pezza, ma non due.
Mi scuso con tutti voi per essere sparito ma fra la promozione al lavoro, i vari business trip che ne derivano e tanti progetti che si stanno accavallando, non son riuscito molto a star dietro al blog. (Ho anche saltato la tradizionale bicliclettata del primo maggio in giro per Pechino)
A dire il vero anche oggi non avrei tutto questo tempo per scrivere, ma voglio condividere con voi alcune considerazioni derivanti da ciò che è successo questo primo maggio a Milano con la protesta contro l’EXPO.
Tralasciando quelli che hanno sbombolettato palazzi storici, dato fuoco a macchine parcheggiate e tutto il resto (di cui sapete più voi di me), voglio invece concentrarmi su una comparazione Italia-Cina da un punto differente rispetto al solito “siamo i soliti italiani, l’EXPO è un magna-magna, i cinesi hanno fatto un bellissimo EXPO di Shanghai 2010 mentre noi abbiamo metà dei padiglioni da finire, etc.” trattando invece la manifestazione, o meglio i commenti post-manifestazione NO-EXPO.
All’alba del giorno dopo “distruzione”, ho visto un sacco di commenti che quasi inneggiavano ad uno stato di polizia, o alla morte di questi individui su pubblica piazza.
Commenti che a volte vengono dagli stessi che guardando alla Cina son soliti dire “in Cina non ci sono diritti; la dittatura comunista; i cinesi lavorano 20 ore al giorno 7 giorni su 7; sono trattati come schiavi; etc.”
Allora a questo punto vorrei dire solo una cosa molto semplice, nella costituzione cinese non c’è il diritto di associazione e assemblea, come invece lo sono in Italia.
Che ci sia il diritto a manifestare le proprie idee e dissensi in pubblica piazza mi pare giusto, che i cretini che si infiltrano nelle manifestazioni solo per far casino e spaccare tutto vengano isolati e arrestati (in base alla legge) mi par giusto.
Però per favore, prima di invocare diritti per tutti e poi lo stato di polizia dopo una manifestazione, un po’ di coerenza.
Grazie.
E tu cosa ne pensi di ciò che è successo a Milano?
Condivido quello che dici, aggiungo una considerazione.
Molte persone hanno inneggiato ai fatti avvenuti a Genova, durante il G8 alla caserma Diaz, proponendo lo stesso atteggiamento nei confronti dei manifestanti, non considerando che a Genova ls polizia è entrata nella scuola e ha picchiato persone che non stavano facendo nulla mentre qui c’è stata una manifestazione violenta e magari qualche calcio nel sedere ci stava
Ma infatti, queste sono solo alcune delle motivazioni che mi han fatto scattare l’embolo per scrivere queste considerazioni.
Che i colpevoli vadano presi mi pare basilare. Così come son anche d’accordo con un paio di randellate se sono NECESSARIE, ma non i pestaggi gratuiti, né sui colpevoli, né (a maggior ragione) su innocenti.
Resta il fatto che il tutto si deve svolgere all’interno dei confini della legge, se no è solo il bue che dà del cornuto…ad un altro bue
Vorrei dire che nella costituzione cinese Art.35 c’è scritto i cittadini cinesi hanno il diritto di associazione e assemblea. Ma il governo non governa secondo la costituzione. Governano come cazzo vogliono!
Grazie Ceci, ho corretto l’articolo.
Mi ricordavo che assemblea/associazione e manifestazione non fossero garantiti. Riguardo l’associazionismo l’ho ben presente, essendo part di una associazione in Cina che proprio per questo motivo è registrata all’interno dell’ambasciata d’Italia.
Per la manifestazione mi ricordavo che il nostro prof di Diritto cinese ci spiegò che essendo il governo comunista, fa il bene del popolo, perciò non è necessario manifestare. Una cosa del genere. Però non ricordo bene…
In ogni caso, mea culpa (e oggi avevo anche cercato l’articolo sui diritti, senza trovarlo)
Purtroppo c’è anche da sottolineare il fatto che in Italia l’informazione è pilotata, falsa, ingannatrice, subdola, (chiamala come vuoi), e raccontano realtà che sono BEN DIVERSE, come in questo caso il movimento ‘ANTI-EXPO’, dagli ideali che spingono le persone a manifestare.
In TV sono passate le informazioni dei trogloditi che hanno ‘fatto casino’ e che non sanno probabilmente nemmeno il significato di “ideale”.
Non hanno intervistato quelle persone che ci credono veramente in quel che hanno fatto (manifestare), quelle che non hanno partecipato agli incendi e ai vari caos/danni provocati.
Detto questo, sono d’accordo con te, che ognuno dovrebbe poter essere libero di manifestare contro quegli ideali che crede ingiusti e sbagliati, e NESSUNO dovrebbe permettersi di tappargli la bocca. Gli italiani (me compresa) sono il frutto di anni di politica sbagliata, falsa, ipocrita e corrotta. Non è del tutto colpa di questi giovani ‘idioti’ se questi stessi esistono.
Purtroppo è così, fa più rumore (notizia) un albero che cade che una foresta che cresce.
Resta il fatto che certi comportamenti siano imperdonabili, però bisognerebbe anche raccontare l’altro lato della storia.
A parte questo, l’altro fatto che mi fa girare la balle a elica è l’assenza di coerenza di gente che prima dice A e poi B, volendo tutto e non capendo niente…
L’ipocrisia che traspare dai discorsi italiani sulle politiche cinesi sta raggiungendo dei livelli irritanti.
Ma non solo quelli italiani… Del resto dopo secoli di egemonia occidentale in cui l’uomo bianco si è sempre creduto superiore, l’ascesa del dragone fa paura (e non ne capisco il motivo)
beh, l’ascesa delle potenze europee e’ seguita ad un altro pure piu’ lungo periodo in cui i cinesi si consideravano superiori, tanto da non cagare nessuno e poi essere risvegliati letteralmente a cannonate. l’ascesa cinese ora fa paura per gli stessi motivi, mina lo status quo, tanti che ci si erano addormentati pensando che non sarebbero mai stati raggiunti, senza innovare, senza migliorare (l’italia per esempio), adesso si trovano un po’ frastornati. Ma direi anche che fa paura in modo maggiore per il suo modo oscuro di gestire e di gestirsi, posto che non sai mai che diritti hai e non ci sono certezze con un governo autoritario, come capita di vedere a tutti i residenti in cina cambia tutto di punto in bianco a volte… sopratutto per gli stranieri… siti censurati d’improvviso, feste di natale abolite, libri occidentali messi al bando nelle universita’, ecc. Direi che avere paura e’ comprensibile. Non so te, ma tra essere nei guai con la legge in italia o in cina (posto che va male in entrambi i casi) io non avrei dubbi su cosa scegliere.
Ma, io onestamente questi codardi mascherati che distruggono tutto come se cosi’ facendo si spostasse l’attenzione sui problemi dei giovani, dell’occupazione in particolare, li prenderei a bastonate. Come minimo. Noi pero’ abbiamo l’opposto di uno stato di polizia, lo Stato di impotenza, la polizia ha le mani legate, ai giovani violenti intitolano sale governative, vedi Giuliani, quindi non ci rimane che sfogare la rabbia sui blog e solidarizzare con i milanesi che il giorno dopo la distruzione si sono rimboccati le maniche e hanno recuperato il recuperabile.
io credo che la violenza non si combatta con altra violenza che, anzi, crea un circolo vizioso.
Anche quella verbale andrebbe tenuta a freno, spesso è la miccia che fa esplodere le situazioni.
I conflitti , di qualsiasi genere, non vanno combattuti con altri conflitti, anche quelli di strada. Quindi , per favore, non invochiamo lo stato di Polizia…. invochiamo invece una giustizia giusta, che non sia quella del manganello, però!
Io credo che i signori mascherati, chiunque essi siano, sono diventati il vero salvagente di un evento mondiale che ha rischiato di mettere in luce tutti i punti deboli derivati dalla grave corruzione presente nel nostro paese. Infatti, il I maggio non è stato la festa dei lavoratori o la festa dell’EXPO, bensì la festa dei teppisti( secondo i giornalisti che si sono sfregati le mani a propagandare certe cose ).
Voglio sempre ricordare il metodo Cossiga o meglio metodo anni di piombo: se qualcuno vuole manifestare per una causa giusta, basta infiltrare una mela marcia per mandare all’aria e depistare qualunque cosa.
i tempi di Kossiga li ho vissuti, e ora sto vivendo questi tempi non facili se tiro la riga vedo che i risultati difettano sempre e mi sono resa conto che qualsiasi cosa si faccia non va mai bene, e pure che il mondo perfetto non esiste e anche che tutto è migliorabile ma certo non con spranghe, bombolette e bombette, DA NESSUNA PARTE arrivino! A 60anni è anche giusto che io non la pensi come quelli di 27 ma, Gege,…. alcune volte facciamo che il GOMBLOTTO non sia sempre nei discorsi…. pensare bene, mai eh?!? siete più cinici dei 60enni.
Vilma ho risposto sotto.
Ciao Vilma, ti do assolutamente ragione sulla questione del cinismo. Io purtroppo cinico lo sono di natura, e mi dispiaccio perché implica una seria tendenza alla sfiducia verso l’essere umano in generale. E mi assumo inoltre, la responsabilità di essere complice di una tendenza incresciosa chiamata individualismo, della quale sono affetto.
Per quanto riguarda la questione ” teoria del complotto” tendo sempre a prendere con le pinze certe cose, in quanto risultano essere talmente esagerate da diventare grottesche, anche se ammetto che un RETTILIANO risulta essere molto più civilmente limpido di un’onorevole Scilipoti. Ma vorrei specificare il fatto che già 14 anni fa si manifestarono degli eventi abominevoli che mi portarono a maturare parecchi dubbi a causa di certe incongruenze, allontanandomi di conseguenza dal “dito comune” indicante il presunto nemico. Oggi alcuni dubbi sono rimasti e altri si sono confermati in fatti appurati, benché non propagandati per questioni di quiete pubblica( lo stesso maestro Dario Fo palesò le sue incertezze in alcuni documentari). Ma sta di fatto che la cosa certa è che dietro ogni grossa questione economica( sia l’EXPO, sia il petrolio ecc..), si muovono sempre personalità ambigue che non guardano in faccia nessuno. E ci siamo talmente abituati ad accettare quelli che comunemente definiamo come “poteri forti”, permettendo come complici silenti qualunque atteggiamento di scherno verso i deboli. Quindi la vera questione non è il complotto (se vogliamo chiamarlo così), ma quello che stiamo facendo tutti quanti per fare in modo che il suddetto venga accettato passivamente come realtà predominante. E se studiare storia mi ha insegnato qualcosa, voglio spingermi a concludere banalmente che a pagare saranno sempre i poveretti, anche perché non sarà di certo lo sponsor di un fast-food a sfamare il mondo.
Expo?
Siamo al 11 maggio ed Expo già non fa più notizia.
Mi giungono commenti negativi da chi ci lavora come accompagnatore (uff. Informazioni ferrovie) Expo mostra tutte le sue contraddizioni, mangiare all’interno è molto, molto dispendioso, quindi molto in contrasto con il tema “nutrire il pianeta” forse sarebbe stato meglio intitolare expo “affamare il pianeta” ma questo è un altro discorso.
La manifestazione contro expo era prevedibile e legittima, gli infiltrati deprecabili e inqualificabili, ma questa è la “democrazia”.
Del resto un movimento contro expo fa paura e quale migliore mezzo per deleggittimarlo se non una strategia della tensione? Lo hanno sempre fatto! Infatti nessuno ha enfatizzato la motivazione del “no expo” ma fiumi di parole sulla guerriglia urbana, pochi gli arresti e nn mi stupirà sapere tra qualche tempo che a pagare saranno solo i meno colpevoli.
Dal mio punto di vista Expo è solol’ennesima occasione di confermare il monopolio sul cibo da parte delle solite multinazionali e qualche vantaggio ai soliti (troppi) politici compiacenti.