Quante volte si dice con sarcasmo: “bravo, hai scoperto l’acqua calda”? Ebbene, oggi in ufficio mi è capitato proprio di riscoprire l’acqua calda.

I cinesi sono dei fautori dell’acqua calda, la bevono in ogni occasione, tant’è che girano sempre con il termos pieno e in tutte le stazioni dei treno e gli aeroporti vi sono dei dispenser di acqua calda per rifornirsi in caso di emergenza.

Secondo il credo cinese pare che bere acqua che non sia bollente ti scombussoli lo Yin e Yang e la pena per bere dell’acqua neanche fredda ma a temperatura ambiente sia lo squarau fulminante.

L’acqua calda è anche panacea di tutti i mali, tant’è che quando qualcuno non si sente bene, il consiglio dato da tutti gli amici e i parenti, ma anche da passanti che non ti conoscono, è sempre lo stesso: “copriti di più e bevi acqua calda”. Non importa che tu abbia preso un’insolazione a ferragosto, copriti di più e bevi acqua calda.

Hai un raffreddore? Copriti di più e bevi acqua calda.

Hai la febbre? Copriti di più e bevi acqua calda.

Hai le emorroidi? Copriti di più e bevi acqua calda.

Ti è morto il gatto? Copriti di più e bevi acqua calda.

L’estate pechinese è inclemente, ma nonostante questo non si può bere altro che acqua calda.

Poiché in Cina l’acqua dei rubinetti non è potabile, bisogna avere il dispender con le boccione d’acqua da 20 litri. Mentre a casa ho un dispenser che può solamente riscaldare l’acqua, in ufficio può anche raffreddarla. Inutile dire che sono l’unico a berla. Così che ogni mattina arrivo in ufficio e so che dovrò “correre più del leone” e accendere l’opzione di raffreddamento in almeno uno dei due dispenser. Il colmo è che durante la giornata me lo spengono e dobbiamo iniziare questo waltzer di accendi e spegni la spia azzurra, mentre quella rossa mi guarda costantemente con beffarda aria di superiorità.

Oggi però siamo arrivati veramente a superare il limite: ho acceso il raffreddamento e lasciato la mia tazza lì vicino, sono andato a spedire due mail mentre aspettavo che andasse in temperatura e quando sono tornato c’era la mia tazza piena d’acqua bollente. Senza parole.

Ho pensato di spegnergli l’acqua calda e di continuare a farlo per tutta la giornata ballando un waltzer che mi avrebbe gustato maggiormente, ma dopo due respiri profondi mi son ricordato che non sono così cattivo (anche se se lo meriterebbero).

In fondo, perché infierire su gente che ancora oggi non ha capito quando chiudere e quando aprire le finestre? Con i depuratori che vanno e l’inquinamento a 200 (ieri) tutte le finestre aperte. Oggi cielo azzurro e depuratori spenti: tutte le finestre chiuse.

Del resto, quando ci verrà a tutti un bel tumore sapremo come rimediare: ci copriremo di più e berremo acqua calda.