Vi siete mai domandati come mai in Italia siamo pieni di ristoranti e parrucchieri cinesi?
La risposta è molto semplice: in Cina è la stessa cosa. Nel mio xiaoqu puoi trovare almeno 4 parrucchieri e 7 ristoranti, più una serie non ben definita di bettole e baracchini che vendono stuzzichini più o meno complessi.
Uscendo poi su una delle strade principali si trovano almeno altri 2 parrucchieri ed un’altra serie di ristoranti e baracchini.
Insomma, in Cina non è facile morire di fame e anche se dovesse succedere sei praticamente certo di farlo con un taglio all’ultima moda.
A Pechino, così come in molte città cinesi, la scelta dei parrucchieri è molto varia e si adatta a tutte le tasche e tutti i gusti.
Il parrucchiere ambulante
La prima volta che ho visto un parrucchiere ambulante ero a Dalian e si trattava semplicemente di un ragazzo che stava facendo pratica, ma nel parco di fianco casa mia ve ne si può trovare un vero stuolo.
Sia i parrucchieri che i clienti sono generalmente avanti con l’età, un taglio è abbastanza economico ed il servizio va di conseguenza.
Il parrucchiere del popolo
Si tratta generalmente di uno stanzino con un paio di poltrone e due specchi, il parrucchiere è a volte da solo, a volte con un aiutante-apprendista.
Il costo è appena superiore rispetto agli ambulanti, generalmente con 20-30 rmb riesci a strappare shampoo e taglio (da uomo) e se non hai pretese particolari non dovresti pentirti. Due anni fa ero andato in un posto del genere a tagliarmi i capelli e salvare mio zio da “morte certa” in occasione del Chu’er.
Unica nota: non pretendere una pulizia dei locali a livelli elevati. Potrebbe addirittura capitarti di entrare mentre stanno cucinando la cena in un angolo e ti invitino a fare lo shampoo lì a fianco. In quel caso esci dal parrucchiere anche profumato, di toufu e cavolo cinese, ma profumato.
Il parrucchiere standard
Qui con 30-40 rmb hai un taglio buono, il servizio non è male e generalmente hanno uno stanzino a parte in cui farti lo shampoo. Di solito c’è anche una piccola sala d’attesa e diversi armadietti con chiave in cui riporre i tuoi averi.
Possono esserci 4 o 5 parrucchieri differenti e può anche capitare che ti chiedano se hai già un parrucchiere preferito. In questo tipo di parrucchiere cercano spesso di venderli una carta con abbonamento che ti garantisce il relativo sconto.
Il salone di bellezza
Dopo che le porte ti vengono aperti da due aiutanti, ti trovi a passare in mezzo ad un corridoio di persone che ti gridano nelle orecchie all’unisono BENVENUTO ONOREVOLE CLIENTE (欢迎光临).
Ti viene sottoposto un elenco con foto dei vari parrucchieri a disposizione ordinati secondo il prezzo e servizio che ti forniscono. Una volta indicata la fascia di prezzo e, nel caso lo si abbia, il parrucchiere preferito, vieni fatto accomodare su una poltrona e ti viene servita dell’acqua calda o del tè, a seconda della qualità del servizio scelto.
Una volta che il parrucchiere scelto sarà libero, verrai portato da un aiutante nello stanzino apposito per lo shampoo. Anche qui, a seconda del prezzo potresti ricevere un trattamento rispetto ad un altro, potrebbero usare prodotti di qualità differente e fornirti anche una sorta di massaggio alla testa mentre te la lavano.
Finalmente vieni fatto accomodare alla poltrona e fra forbici, pettini e macchinette per capelli ti sistemano per bene.
Una volta finito vieni riportato a fare lo shampoo ad asciugare i capelli e a pagare. Ovviamente anche qui cercheranno di rifilarti il solito abbonamento con sconto.
Parrucchieri “speciali”
Tanto tempo fa a Pechino vi era un altro tipo di parrucchieri, erano degli stanzini come quelli dei “parrucchieri del popolo” ma erano gestiti solo ed unicamente da donne, da sole o a coppie. I costi erano molto elevati e i capelli non li tagliavano neanche poi tanto bene, però pare che nello “stanzino per lo shampoo” non avessero poltrone ma materassi e fornissero un “lavaggio” davvero completo. Malattie veneree in omaggio.
E quale il tuo taglio preferito? Io vorrei farmi cosi, un omaggio ai 7000 anni di storia e alla affascinante cultura che questo paese dimostra di possedere, anche nelle piccole cose
http://wenwen.sogou.com/z/q149906364.htm?sp=3000
7000? facciamo 100.000 direttamente…. nemmeno la propaganda cinese arriva a tanto.
Mi spiace che tu abbia questo complesso di inferiorita’. Scusa ma il blog che lo leggi a fare se non capisci che sono migliori e piu avanzati culturalmente in tutto?
@gaetano,
spero tu sia sarcastico altrimenti ci sarebbe da peroccuparsi.
Io il blog lo leggo, ma in Cina ci vivo.
Ahah i parrucchieri speciali corredato di happy ending..
Io confesso di aver sempre utilizzato il parrucchiere standard, solo un paio di volte ho utilizzato il salone, ma senza particolari differenze. A parte una volta, in cui mi ha rasato i capelli, più che tagliato, non ho mai avuto grossissimi problemi.
Una volta mi è capitato che nell’attesa del parrucchiere hanno anche tentato di pulirmi le orecchie con i cotton-fioc, ma il ragazzetto ha spinto troppo, io ho tirato un urlo e lui ha cominciato a ripetere decine di volte “solly, solly, solly”. Si è limitato, a quel punto, ad un massaggio in testa…
Altro che Happy Ending, a me dissero che erano proprio dei bordelli.
Io devo dire che a parte il primo (e l’ultimo) li ho provati tutti. Ultimamente mi son affezionato ad un salone e ad un parrucchiere in particolare, ma solo perché le orecchie non me le hanno mai pulite, se no mi immagino la stessa scena che hai vissuto tu. 🙂
Ciao Jappo, l’ho definito Happy Ending per rispetto e per educazione, ma hai tradotto perfettamente il significato.
Anche io alla fine mi ero affezionato ad un parrucchiere, anche perchè a quel punto sapeva già come tagliare.
Il problema che ho riscontrato con i parrucchieri cinesi e’ che, ovviamente, non sono molto abituati ad avere a che fare con capelli divesi da quelli cinesi. I loro capelli tendono ad essere grassi mentre i miei tendono ad essere secchi, per cui il doppio lavaggio prima di tagliarli e un altro lavaggio dopo, con shampi abbastanza aggressivi, non sono proprio l’ideale per me. Una volta chiarito quello (uno shampo basta) allora tutto ok..
verissimo che non sono proprio abituati ad altri tipi di capelli che non siano dritti e neri, infatti tutti quelli con capelli ricci o anche solo molto mossi, non sempre hanno dei risultati soddisfacenti con i parrucchieri di qui.
Riguardo alla grassezza… non ci ho mai pensato
[…] diretta dei parrucchieri cinesi. A stimolarmi a ciò, sono state (oltre la necessità) anche un articolo di Jacopo sul suo blog e ci ha messo del suo anche Giusy “compagna di caffè “, che mi ha detto che lei va […]
[…] passato ho già descritto la densità di ristoranti e soprattutto di parrucchieri in una tipica città cinese. Ora è la volta di sarti e sartorie poiché in un raggio di un paio di […]
[…] passato ho già parlato dei vari tipi di parrucchieri che si possono trovare in Cina, da quelli che ti tagliano i capelli nel parco sotto casa, a quelli con il mega salone di bellezza […]