Settimana scorsa sono successi una marea di avvenimenti, sono stato in Mongolia Interna per tre giorni, facendo delle esperienze incredibili; il nuovo Ambasciatore ha dato il suo primo ricevimento; Antonio è finito per la seconda volta in TV (qui la prima); anche io ho avuto l’occasione di finire nella registrazione di un programma (di cucina) ma ho preferito mandarci un cuoco; ho incontrato una responsabile della CCTV che mi ha offerto da bere e con cui ho chiacchierato amabilmente di prossime occasioni; ho incontrato un ragazzo che, oltre ad essere un potenziale cliente, ha in ballo un sacco di progetti interessantissimi e la cui moglie è la numero 2 nella più grande compagnia di micro-investment cinese, ma oramai la maggior parte degli italiani sono in vacanza, quindi parlerò brevemente del tempo.

Già, perché non voglio essere troppo pesante negli articoli di queste due settimane centrali di agosto, mentre ci si rilassa al mare (non io).

Venerdì sera, dopo una massacrante giornata di lavoro, torno a casa in sella al mitico “Merendero” (così ho rinominato il mio scooter elettrico), e mi son preso due gocce di pioggia. Per fortuna ero già nel mio xiaoqu quando ha iniziato a venire giù della grossa.

Rientrato in casa ho lasciato tutte le luci spente, ho aperto tutte le finestre per far entrare l’aria fresca e ripulita dall’inquinamento e mi son messo sul balcone ad ascoltare il rumore della pioggia assieme a Doudou.

Per la prima volta da quando sono a Pechino ho assistito ad una vera e propria grandinata.

Nel tepore della mia dimora, all’asciutto, ascoltavo felice i suoni della natura, lo scrosciare della pioggia, il fischiare del vento, il muoversi degli alberi e il frusciare delle foglie. Mi sono goduto lo spettacolo.

Solo il giorno dopo ho visto le foto di quello che pareva essere una ripetizione dell’allagamento del 2012 ed ho pensato: “è sempre tutta una questione di prospettive”.

Buone ferie.