Sono diverse settimane che vorrei scrivere del mio viaggio in Mongolia interna, ma prima il “diluvio universale” sceso a Pechino, e poi gli eventi inaspettati di Tianjin, hanno ritardato questo momento.

Negli anni passati a studiare in Cina, ho visitato diversi luoghi, dal Nord Cina: Jilin, DalianTianjin, Qingdao, la famosa Pingyao (che mi ha affascinato a tal modo che ho scritto la tesi triennale riguardo la storia di questa città), Xi’an, Qufu (la città natale di Confucio), dal Centro: NanjingShanghai, Suzhou, Hangzhou, Xiamen e gli incredibili Tulou di YongdingChongqing e Zigong, fino al Sud: Nanning, le meravigliose montagne di Guilin e YangshuoHongkong e Macao (e son sicuro di dimenticarmi qualche luogo, tipo Kaifeng, il viaggio nella campagna dell’Henan e altri).

Ho girato molto, ma le zone della Cina che più affascinano e da sempre mi hanno attratto sono quelle in cui non sono ancora stato: Qinghai, Xinjiang, Yunnan, Tibet e Mongolia Interna.

Finalmente dopo due anni che Qi Mengguang (un famoso artista cinese) mi ha invitato ad andare a casa sua a Sulun, in Mongolia Interna, quest’anno ho preso un biglietto aereo e il 1 agosto alle 6.30 si decollava sul CA1283 (ovviamente in ritardo come tutti i voli cinesi). Lasciavo una Pechino grigia, afosa ed inquinata ed arrivavo in un paradiso i cui i soli colori visibili sono il verde dell’erba, il blu del cielo ed il bianco delle nuvole, l’aria è pura e la temperatura ideale.

Mariott in una giornata primaverile inquinata

Mariott in una giornata primaverile inquinata

Impossibile non innamorarsi della Mongolia Interna a prima vista.

Slum dopo la pioggia

Slum dopo la pioggia

il drago in cima alla pagoda in cima alla collina nella vasta prateria mongola

il drago in cima alla pagoda in cima alla collina nella vasta prateria mongola

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Per onorare l’ospite (me), abbiamo ucciso una pecora ed abbiamo cucinato per metà giornata. Quando finalmente ci siamo seduti a tavola ho imparato la tradizione mongola del 下马酒 xiamajiu, abbiamo brindato al cielo, alla terra e agli ospiti ed infine abbiamo cantato; ma di tutte queste tradizioni, vi parlerò una prossima volta.

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