Per stringere amicizie o fare business in Cina bisogna seguire delle regole ben precise dimostrando di conoscere a fondo la cultura del luogo.
Immaginati questa scena: sei appena atterrato dopo ore di volo e non hai dormito quasi nulla. Atterri in un aeroporto sperduto dove una fiumana di gente ti spinge e ti tira pur di passarti davanti. Finalmente arriva la tua valigia ma appena dopo le porte scorrevoli un cinese che non parla una parola di inglese, ma regge un foglio con sopra il tuo nome, te la prende e te la carica in macchina mentre ti spinge letteralmente sul sedile. Ti fai un’altra ora di macchina in mezzo al nulla ed arrivi a destinazione. Ti lasciano appena il tempo di posare la valigia e versarti un bicchiere di acqua (tassativamente calda) che non ti fanno bere perché “bisogna andare”.
A questo punto altri 20 minuti di macchina nella campagna cinese e arrivi in un allevamento di pecore. I tuoi ospiti si mettono a contrattare con gli allevatori e finalmente scelgono una pecora, indicandotela con aria soddisfatta. La caricano nel bagagliaio e ti portano di fianco ad un fiume vicino casa, dove la scaricano, la uccidono, la scuoiano e dopo aver raccolto il sangue in bacinelle e ripulito l’intestino nel fiume, fanno a pezzi la carne e la si va a cucinare. Ovviamente tu sei presente durante tutto ciò.
Finalmente ti puoi riposare un attimo mentre cucinano, ma quando è la volta di mettersi a mangiare, vieni fermato sulla porta dal “padrone di casa” che non ti fa entrare, ti mette in mano un bicchiere di baijiu (la tremenda grappa cinese) e dopo che ne hai bevuto un sorso, gli ridai il bicchiere, che viene riempito nuovamente. Un altro sorso di baijiu scende e il bicchiere viene riempito ancora. A questo punto bevi il bicchiere tutto d’un sorso e puoi entrare.
Sul tavolo vi è ogni ben di Dio, tutto tassativamente a base di carne di pecora, e vieni fatto accomodare al shangzuo, il posto d’onore. Ti viene nuovamente versato un bicchiere di baijiu, questa volta vi ci immergi le dita e spruzzi un goccio in alto, uno in basso e poi passi un dito sulla fronte del tuo ospite, per benedire il cielo, la terra e chi ti dà cibo.
Il padrone di casa taglia con un coltellaccio un piccolo pezzo di carne da quello che è già il pezzo più prelibato della pecora: lo sterno, quindi se lo mette sulla mano e te la porge di fronte. A questo punto avvicini la bocca alla sua mano e aspiri questo boccone prelibato. Vietato usare le mani o le bacchette per prenderlo.
Dopo un altro giro di baijiu, in cui l’ospite invita tutti a bere, si può iniziare il banchetto prelibato. Durante il banchetto il rapporto fra bocconi di cibo e bicchieri di baijiu è quasi uno a uno, devi inoltre stare attento a sapere chi e in che ordine invitare a bere, quando fare un brindisi collettivo, o come comportarti nel caso ti invitino.
Una volta finito di mangiare, si inizia a cantare a turno, non importa che tu abbia l’ugola di una cornacchia o studi canto lirico, ognuno canta una canzone mentre si continua a bere e quasi sicuramente a fumare (e se devi farlo, fallo bene).
La soddisfazione più grande è quando senti il padrone di casa rivolgersi al suo fratello maggiore parlando di te: “他能吃,能喝,能聊,他是非常好的人。” – Sa mangiare, sa bere, sa parlare, è una persona squisita. – “他真是一个中国通”: è davvero un esperto di Cina.
Questo è ciò che mi è capitato durante il viaggio in Mongolia Interna, gli usi e costumi locali non sono sicuramente uguali in tutto il Paese, perciò non è detto che ti capiti la stessa cosa ma se vuoi fare Business in Cina, stringere dei rapporti duraturi con dei possibili amici, ma anche produttori o acquirenti, devi sapere come comportarti. Devi dare mianzi e saper stringere guanxi.
Se non sai neanche cosa siano questi concetti che ho appena menzionato, se non sai quale sia il posto d’onore a tavola, se non hai ben chiaro come e in che ordine fare ganbei, ti propongo un’occasione IRRIPETIBILE.
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grande Jacopo!
mi hai fatto ricordare il “chorpo”(pecora bollita) che ti sei sbafato in Kyrgyztan ed ho anche capito che io non vorrei mai essere seduta al posto d’onore: bere, fumare, mangiare carne, non ce la potrei mai fare. Ganbei lo potrei fare solo con l’acqua calda!
…ma del resto va bene così, io non ho nessun business da fare in Cina 🙂
bere, fumare e mangiar carne non son prerogative dell’ospite d’onore, ma di tutti quanti!
In quanto donna non hai bisogno di fumare, ma almeno un paio di bicchierini di grappa… eddai che pulisce bene il sapore di pecora 🙂
penso che mangiare carne (pecora poi… che non mangiavo neppure in tempi passati!) potrò farlo solo dopo aver esaurito radici e foglie di alberi e la baijiu, invece, potrei far finta di assaggiarla !
E` veramente bello vedere come, nonostante tutto, in certe zone riescano a tenere vive certe tradizioni ed un concetto tutto asiatico di ospitalita`, anche se certi comportamenti possono risultare un po’ “forti” 🙂
Esperienze di questo calore mi sono capitate solo in Asia…
Purtroppo qui in Giappone si sono persi molto certi comportamenti e tradizioni… Ho l’impressione che tutto quello che viene fatto, sia unicamente per salvare le apparenze…
anche molto di quello che viene fatto in Cina è per le apparenze, ma è anche vero che a differenza dei giapponesi sono un popolo molto caloroso, un po’ come noi italiani 🙂
Ma questo è un meeting? Haha! Grande Jappo 😉
Questo in particolare no, ma come ho scritto anche nell’articolo devi sapere come comportarti non solo per stringere rapporti d’affari, ma anche di amicizia.
“[per] stringere dei rapporti duraturi con dei possibili amici, ma anche produttori o acquirenti, devi sapere come comportarti. Devi dare mianzi e saper stringere guanxi.” 😉
[…] Nota di Jappo: “in Mongolia ho mangiato pecora anche a colazione” […]