Ormai siamo abituati a vedere gruppi di decine, anche centinaia, di cinesi muoversi rumorosamente nei luoghi turistici delle nostre città. I cinesi, nonostante le cose stiano pian piano cambiando, sono ancora abituati ad andare in viaggi di gruppo attraverso percorsi impensabili. 13 paesi in 2 settimane, pasti veloci e spesso in ristoranti cinesi, sono tra gli aspetti che rendono spesso i viaggi dei gruppi cinesi inutili. Quando visitano le città a volte non sono nemmeno sicuri del paese in cui si trovano e, una volta tornati in Cina, non sanno bene cosa hanno visto e dove sono andati.
上车睡觉。下车尿尿。景点拍照。回家什么也不知道。。。(shang che shui jiao, xia che niao niao, jing dian pai zhao, hui jia shenme dou bu zhidao) espressione cinese che descrive i classici viaggi cinesi: in macchina si dorme, si scende per andare in bagno, nei luoghi turistici si scattano le foto, tornati a casa non abbiamo imparato nulla
Come già accennato però le cose stanno cambiando. Le nuove generazioni di cinesi, soprattutto quelli ricchi, hanno iniziato già da tempo a organizzarsi in viaggi indipendenti alla ricerca di esperienze ed avventure che si possano chiamare tali. Oggi tuttavia non voglio parlarvi del turismo cinese in particolare, ma più che altro di uno show che ho scoperto da poco e che ritengo molto, molto interessante.
On the road o 侣行 (lvxing) è uno show realizzato alcuni anni fa e andato in onda su Youku. E’ una delle prime webseries cinesi ed è anche una delle più belle. Due ragazzi, probabilmente della generazione dei 富二代 (fuerdai, nati negli anni 80 che hanno goduto della ricchezza accumulata dai propri genitori) che hanno visitato decine e decine di paesi, spesso tra i più pericolosi al mondo, documentando in maniera molto originale le proprie avventure.
La prima puntata della prima serie li vede arrivare in Somalia con un aereo mezzo scassato, senza cinture di sicurezza e andare in giro per Mogadishu indossando un giubbotto antiproiettili, con varie guardie del corpo al seguito armate di AK47. Chernobyl, l’estremo nord della Russia, sono solo alcune delle mete che sono state visitate da questi due visionari cinesi. Pare che la prima serie sia stata prodotta in maniera amatoriale e poi sponsorizzata da Youku, che non solo ha prodotto le serie successive, occupandosi anche della promozione, ma ha anche messo online tutti gli episodi. Lo show ha vinto moltissimi premi e ha dato la possibilità ai cinesi di guardare il mondo senza il solito filtro dei media ufficiali.
La cosa però non è durata molto. Nonostante lo show sia andato avanti con la produzione, ormai non è più possibile accedervi in Cina. Cercando su baidu si trova poco e niente a riguardo e i video sono stati totalmente censurati (forse è possibile guardarne alcuni delle serie successive). Per guardarlo bisogna andare su Youtube, dove sono disponibili tutte le puntate e alcune anche provviste di sottotitoli. Ti consiglio la visione e aspetto il tuo commento!
ciao Antonio,
pensi davvero che le cose stiano cambiando riguardo il turismo “di massa”? io non credo, e non solo in Cina.
A parte piccole schiere di turisti alternativi, di solito viaggiatori solitari o gruppi ristrettissimi formati da 2-3 persone per il resto il turismo che porta in giro i “grupponi” esiste e mi pare di capire sia un business molto florido in tutto il mondo occidentale.
Credo che la frase ….” nei luoghi turistici si scattano le foto, tornati a casa non abbiamo imparato nulla” possa essere detta da molti: “i pacchetti” delle agenzie più son nutriti e più attraggono, lo dico per sentito dire da conoscenti: “andrò lì, andrò là, vedrò questo, vedrò quello…” e ,a me, quello che descrivono sembra sempre troppissimo 🙂
per quanto riguarda lo show di cui parli non credo di andarlo a cercare/vedere.
Non sono amante di alcun programma televisivo, fossero anche su you tube. La probabilità di vederli sarebbe maggiore se ci fosse Jacopo a casa 😉
Ciao!
Ciao Vilma, penso che le cose stiano cambiando in maniera molto lenta, ma per un cinese è sempre difficile prendere un visto per l’Italia in maniera indipendente. Comunque sono sempre di più le persone che incontro che visitano l’Italia da soli e comunque anche le statistiche parlano molto chiaro, i viaggiatori indipendenti aumentano di anno in anno, solo che in proporzione rimangono sempre pochissimi! Quella frase riportata è precisamente la descrizione di un viaggio di un cinese medio e il bello è che se lo dicono da soli!