Il Natale sta arrivando, dopo aver passato gli ultimi tre Natali in Cina (di cui due a Beijing e uno a Nanning) è arrivato finalmente il momento per me di trascorrere nuovamente un Natale in Italia, circondato dagli affetti dei parenti e dalle chiacchiere degli amici.
Nonostante tutti gli anni appaiano in Cina proclami contro il Natale e lo snaturamento delle tradizioni cinesi (cosa per cui mi trovo completamente d’accordo, così come non capisco come si possa festeggiare Halloween al posto dei Morti o Tuttissanti), c’è modo di sentire lo spirito natalizio anche a Pechino, basta saper guardare bene.
Cena di Natale della CICC
La cena di Gala organizzata dalla Camera Italiana di Commercio in Cina (CICC) è un appuntamento fisso ed imperdibile della comunità italiana a Pechino che tale voglia definirsi. Pure io e Antonio ci siamo presentati in giacca e cravatta, bellezza impeccabile anche se fino all’ultimo ero indeciso se andarci con la mia felpa CDR.
Il Gala di Natale è sempre un’occasione unica per incontrare clienti e amici, vecchi e nuovi, e quest’anno è stata una grande occasione per dire addio a Filippo Nicosia, amico e membro dell’ufficio commerciale dell’Ambasciata che è rientrato in Italia. Addio porto anche dal Ministro Consigliere Massari, che nel suo discorso di apertura (qui il discorso completo) ha citato molti punti importanti della collaborazione Italia-Cina. Giusto per citarne un paio: il progetto One Belt One Road (la nuova “via della seta”), o la differenza sostanziale il vecchio “made in Italy” ed il nuovo approccio “do WITH Italy”.
Inoltre, quest’anno si è festeggiato il fatto che la CICC sia arrivata nella top 10 delle migliori Camere al mondo, grazie sicuramente ad un Segretario Generale d’eccezione; tant’è che all’evento erano presenti 420 persone, il massimo mai raggiunto in un Gala a Pechino.
Qui il link alle foto ufficiali della serata di Gala.
AGIChristmas – il Natale dei Giovani Italiani in Cina
Il giorno seguente c’era l’evento di Natale organizzato dall’AGIC (Associazione Giovani Italiani in Cina): AGIChritsmas, che oltre all’ottimo cibo, è stata un’ottima occasione per fare del bene donando vestiti e giocattoli a due organizzazioni che si occupano dei meno fortunati: CIAI (Centro Italiano Aiuti Infanzia) e Roundabaout.
E tu, cosa hai fatto per entrare nello spirito natalizio? scrivilo nei commenti
Belle serate e che eleganza ragazzo!
In tale occasione il papillon del tuo amico sorpassa alla lunga la cravatta ???? .
Merry Christmas, 圣诞节快乐!…
“Buon Natale” te lo dirò di persona!
Dovevano essere punti esclamativi !!!! Non ????
ovvio, ma io di papillon non ne ho…. 🙁
vado per il quarto Natale in Cina. Non sono troppo d’accordo sul proibire i festeggiamenti del Natale, anche se capisco la posizione.. ma visto la linea in cui si inserisce la leggo in altra maniera.
il Natale cambia anche da posto a posto in Cina, a chongqing maschere, martelloni di gomma, coriandoli e stelle filanti (si, come carnevale ), a Shanghai niente di tutto cio’…
non dico di proibite tout court, ma penso sia giusto che sia considerato come uno snaturamento delle tradizioni cinesi. Del resto, loro, Gesu’ Bambino non sanno quasi chi sia…
il fatto e’ che un conto e’ non incoraggiare il natale, un altro proibire spontanee feste di studenti (che poi in cina e’ piu’ un ennesima festa di coppia).. se poi lo inseriamo nel contesto di revanscismo che attraversa la cina, con testi occidentali lo scorso anno proibiti in alcune universita’, quest’anno la stretta sui piani di studi internazionali per preparare gli studenti ad andare a studiare all’estero (il sogno di ogni cinese. ..), film incommentabili con lo straniero sempre piu’ cattivo, attacchi a stranieri sopratutto coppie miste (prima impensabile)… insomma inserito in un tale contesto ecco che la cosa mi sembra un altro tassello di una chiusura sempre piu’ marcata…
anche io passerò il Natale in Cina.
Nessuno spirito natalizio, mangerò un panettone solo perché un fornitore me ne ha regalato uno.
Secondo voi se lo divido con i cinesi apprezzeranno? Ho idea che non vada molto a genio con i gusti del Guangdong.
Non fare questo errore!
Tienilo per te, loro non capiranno mai il gusto del panettone, si lamenteranno dei canditi e dopo aver fatto un morso butteranno via il resto della fetta (di nascosto).
Fosse anche che a qualcuno possa piacere, non provera’ mai la stessa soddisfazione che potrai provare tu! 🙂
eh è proprio questo il mio dubbio.
Oggi un altro fornitore mi ha regalato dei Ferrero rocher e quelli credo li abbiano graditi.
Abito nero + camicia bianca + cravatta nera = CAMERIERE.
Porta avanti lo stile italiano, bravo!
Ciao Gaetano,
come ben sai a questi eventi viene comunicato il dress code della serata in anticipo e questo era Black Tie.
Buon Natale!
Black tie dovrebbe indicare il tuxedo (lo smoking) se non ricordo male 🙂
Non ricordo se alla cena della CCIC di Guangzhou era specificato il dress code… costava troppo e non sono andato 😛
Ciao Jappo,
Come sai Black tie indica generalmente con il papillon (bow tie) esattamente come il tuo compare a destra. Buon natale!