La Cina è stata e, per certi versi, è ancora terra di opportunità per decine di migliaia di persone che la raggiungono ogni anno da ogni parte del mondo. Qui si riescono a fare esperienze normalmente superiori a qualsiasi aspettativa: andare in tv, ricoprire posizioni lavorative normalmente riservate a gente più anziana, conoscere star del calcio e dello spettacolo, incontrare politici che di solito vediamo solo in tv e molto altro. Tra tutte queste esperienze ce ne sono alcune che diventano persino quotidiane per molte persone… ve ne cito alcune:
L’avvocato
In realtà potrebbe essere anche il politico, lo scienziato o l’esperto di settore, il punto è che non importa che tu lo sia veramente. Cito l’avvocato perché è un’esperienza fatta più volte da una persona di mia conoscenza. Se sei uno straniero e hai un vestito formale, puoi essere invitato a fare l’avvocato in una conferenza, a prescindere dalla tua laurea. Ho conosciuto un ragazzo che lo fa spesso, nell’ambito di seminari sull’immigrazione. Lui si mette un vestito elegante, si siede al tavolo dei relatori, con una bella targhetta davanti con la dicitura Avv. Taldeitali e non fa niente per tutta la serata se non far finta di essere un avvocato e sorridere alla gente. E’ uno straniero… sarà sicuramente un vero avvocato.
L’intrattenitore
Soprattutto nelle città più lontane dai grandi centri urbani ormai già famosi sono pochi i posti e poche le occasioni per divertirsi. Magari i ragazzi cinesi del luogo in cerca di un po’ di nightlife possono contare su alcuni bar, che spesso invitano degli stranieri per dare un tono al locale, per una somma di 2000-3000 rmb a serata. Il compito di questi stranieri è semplice: far divertire i cinesi, ammaliarli, ballarci insieme, bere insieme a loro. Se sono fortunati potranno beccarsi anche una bella mancia e, perché no, essere invitati con laute ricompense a ritirarsi in un posto più privato per fare le cose che non si devono fare hehehe.
Il traduttore di conversazioni a sfondo sessuale
Vi sto parlando di una grande azienda con sede anche a Pechino, dove lavorano stranieri di tutto il mondo in progetti per grandissimi produttori di merce elettronica. Molti di loro hanno il compito di trascrivere e a volte tradurre delle conversazioni ascoltate in cuffia. Niente di insolito, se non fosse che in alcune di queste conversazioni si sentono signori di tarda età che parlano della “ragazza di colore che vogliono pagare la sera per fare del sesso”, rapporti con ragazzini o ragazzine, centri massaggi ecc.. Lo scopo di queste trascrizioni è rendere il riconoscimento vocale dei telefoni più preciso possibile. Sarà vero… ma una mia amica si è anche licenziata per questo motivo, non ce la faceva più a sentire queste conversazioni.
L’insegnante madrelingua di inglese
Questa è una mia esperienza diretta ed è anche la meno strana. Assunto in una scuola di inglese mentre studiavo per il master, ho iniziato a fare le prime lezioni. Un giorno la mia direttrice è venuta da me dicendo che mi avrebbe presentato altri 2 nuovi studenti. Le loro madri, molto apprensive, si volevano assicurare che il figlio fosse seguito da un insegnante madrelingua. Come ha deciso lei di risolvere la situazione? Dicendomi di sostenere di essere Americano, inventarmi un nome, una università di provenienza, insomma una vita, per riuscire ad insegnare a questi due bambini… mi stava “aiutando” visto che più bambini avrebbero portato più soldi direttamente nelle mie tasche. Quel giorno nacque John Magistrale, figlio di madre americana e padre italiano, laureato alla Columbia University (quando dici una stronzata devi puntare al massimo), originario di New York. Queste povere famiglie depredate di cifre pari a circa 10.000 euro all’anno per avere un insegnante madrelingua farlocco, mi facevano anche un po’ di pena. Dopo 2 settimane ho lasciato la scuola, anche per questo motivo.
Queste storie vanno accettate con beneficio di inventario (a parte quella dell’insegnante), poichè si tratta di cose che non posso provare direttamente, ma penso che chi vive in Cina da tanto tempo ne abbia sentite anche di peggio. Voi avete avuto esperienze di questo tipo?
E pensare che non ho mai preso in considerazione la proposta di Jacopo che mi diceva ” apri uno studio di interior design a Pechino, vedrai come andrai alla grande”…. Mannaggia non averlo ascoltato ???????????? ciao John Magistrale!
Ciao Vilma! E buon Natale! Comunque non è mai troppo tardi hehehe.
Auguri a te, 圣诞节快乐!mangerà il panettone con Doudou ?????
Dodo ha lo stomaco fastidioso in questi giorni, gli ho fatto un panettone di croccantini eheheheh
8 anni in Cina e mai sentito queste storie… ok che la Cina è grande ma veramente leggendo questo, e altri, blog mi chiedo se io in Cina ci ho mai vissuto veramente.
Capisco però che la differenza tra chi parla mandarino ed è in grado di interagire e chi non lo parla, come il sottoscritto, possa ampliare il divario di esperienza enormemente.
Ciao Marco, in effetti da quando lavoro in maniera regolare di queste esperienze ne ho sempre meno, quando studiavo e avevo un po’ più di tempo libero mi ritrovavo più spesso in situazioni strane. Per esempio durante la mia lunga esperienza in ostello ho visto di tutto… tu che facevi in Cina?
Io vivo a Dongguan, sono in Cina dal 2008 e ho sempre e solo lavorato per aziende straniere più o meno piccole.
Ma non parlando mandarino non riesco mai veramente ad interagire con i colleghi e non ho amici cinesi.
Ciao Anto,
interessante post. Io vivo in Cina da 6 anni ormai e ne ho sentite di storie simili.
Comunque, vorrei anche aggiungere che ci sono persone che non devono fingere ma possono mostrare le loro abilità con qualificazioni appropriate e tenacia. Io lavoro in Cina come insegnate di inglese e non ho mai dovuto reinventare la mia nazionalità. Ovviamente, all’inizio sono partita dalle università e stipendi bassi, poi scuole di lingua e infine centri internazionali che seguono programmi Cambridge e pagano bene.
Quindi se uno non ha un forte accento e ha studiato lingue come me, vuol dire che di possibilità ci sono.
Per sapere di più su di me e le mie esperience lavorative in Cina, ecco il mio blog: nanainchina.com
Ciao Svjetlana,
sono d’accordo con te. Con qualifiche e abilità in Cina si può fare molto. Ci sono insegnanti qualificati, esattamente come esistono professionisti qualificati di ogni genere, ma diciamo che in Cina bisogna stare sempre un po’ con gli occhi aperti. Se per delle persone informate e attente è più difficile essere vittime di inganni o truffe, esiste ancora una porzione di popolazione locale e non che ne subisce quotidianamente. Grazie per il tuo commento!