Abbiamo già parlato di razzismo, trattando in particolare gli attegiamenti di discriminazione verso minoranze etniche, giapponesi e neri. E gli occidentali? A causa anche di episodi storici i cinesi hanno un vocabolario abbastanza ampio per chiamare gli occidentali in maniera pittoresca.
Qui un video di Jappo che spiega il termine ed il suo utilizzo in maniera semplice e veloce:
毛子 (maozi, pelo) nasce come termine per descrivere i russi e i caucasici in generale, evidentemente perché percepiti come molto pelosi rispetto ai glabri cinesi. Ora non viene usato molto, ma a me è capitato di essere chiamato maozi (in realtà né ho barba né sono particolarmente peloso) da un collega che, nonostante l’abbia fatto palesemente di proposito, mi ha poi subito chiesto scusa. La parola esiste nella variante 红毛, coniata a Taiwan per descrivere i rossi inglesi.
Nel vocabolario cinese esistono tantissimi termini discriminatori per indicare varie etnie o nazionalità (per i coreani 高丽棒子, per i giapponesi 日本鬼子, 黑鬼 per i neri, 阿三 o 阿叉 per gli indiani e tanti altri) e dietro ognuno di essi c’è probabilmente una piccola storia.
Se vi chiamano laowai, termine che molti di voi conosceranno, non vi sentite insultati. E’ un termine abbastanza amichevole ma comunque non proprio formale. E’ molto raro sentirlo in ambienti di livello e comunque non viene detto in TV.