Domani, 22 marzo, è la giornata mondiale dell’acqua, iniziativa lodevole e importantissima poiché nel breve futuro la disponibilità dell’oro blu sarà fondamentale per la sopravvivenza di moltissime persone. Sono favorevole al non spreco di acqua e penso che i nostri amici cinesi abbiano tante cose da insegnarci a riguardo. Qui sotto un po’ di aneddoti raccolti nel corso degli anni. Comunque ricorda che se vuoi bere… l’acqua calda è la scelta migliore. Anche d’estate.
NB è un articolo scherzoso, nonostante le storie siano vere, prendilo per quello che è, ma soprattutto ricordati che la Cina è quasi un continente e molto variegata.
Fai una doccia ogni 10 giorni
Pratesi dichiarò di fare una doccia alla settimana, e dopo anni rincarò la dose dicendo ” altro che una settimana, un bagno ogni dieci giorni è sufficiente” qui l’articolo completo.
Altro che una doccia ogni 10 giorni!! Il professore di cinese che avevo a Nanchino risparmiava ancora più acqua. Ci disse che d’inverno faceva una doccia al mese. Dopo aver notato lo sgomento sulle nostre facce si affrettò ad aggiungere “ma solo d’inverno! D’estate una doccia al giorno!”
Seguendo questo ragionamento non mi stupisco di tutte le volte che sali in taxi e ti trovi a stare in una camera a gas. Ovviamente essendo inverno il riscaldamento pompa al massimo e i finestrini sono chiusi in maniera ermetica.
Abitare in uno Hutong
Gli hutong, le case tradizionali pechinesi di cui ho parlato con dovizia di particolari in questo articolo, sono spesso prive di bagni privati, così che si è costretti a lavarsi nei bagni pubblici. Molti hutong non hanno neanche il riscaldamento, e la temperatura invernale può arrivare anche a -20. Ti ci vedi ad andare a farti una doccia con l’acqua fredda in questa situazione? io no.
Ovviamente d’estate la cosa è più fattibile e capita spesso di vedere gente girare in accapatoio per le viuzze. Sempre quando ero a Nanchino ricordo chiaramente un vecchietto col bastone che si presentava sempre e solo avvolto dall’accappatoio nella via di fronte l’università. In quattro mesi l’ho visto solo una volta senza l’accappatoio ed era vestito così elegantemente che l’ho riconosciuto solo dal bastone.
Lavarsi denti e capelli in strada
Molto spesso capita di vedere gente al di fuori di negozi o semplicemnte appena fuori casa propria che si lava i capelli in una bacinella o si spazzola i denti con l’ausilio di una tazza, e poi butta il tutto per strada.
Quando ero nello Henan per il matrimonio del cugino di Yangyang ho passato 3 giorni senza lavarmi, ma alla fine non ce l’ho fatta e mi son fatto un bello shampoo con l’acqua piovana raccolta in una botte nel cortile su youtube c’è anche un video, ma non lo trovo più. Con quell’acqua su cui galleggiavano delle muffe ci siamo anche lavanti i denti per tutta la durata del nostro viaggio. Non mi stupisco del fatto che ho passato 4 giorni con la diarrea.
Perché tiarare l’acqua del cesso?
In campagna è abbastanza difficile che si usi acqua corrente per pulire il WC e salutare i propri “ricordi”, ma in città è normale. Non la pensava così il mio “amico” Chen (qui la storia completa, vale la pena di leggerla), che dopo essere stato ospite in casa mia se ne è andato lasciando un “cesso ripieno”. A quanto pare è della stessa idea anche il sopra-citato Pratesi e Ken Livingston, come dichiarano in questo articolo. Personalmente mi dissocio.
RISE, acqua potabile per tutti
Nonostante tutto, voglio salutarti con una nota più seria. Quando ero studente alla Tsinghua University, ho avuto l’onore di seguire il mio caro amico Jason Zhang nell’avventura di fondare l’associazione studentesca RISE. Questa associazione è dedicata a portare l’acqua potabile in tutta la Cina insegnando alle diverse popolazioni locali come creare dei bio-sand-filters che possono purificare acque contaminate e renderle potabili in pochissimo tempo e a bassissimo costo.
L’acqua è un bene prezioso. Non sprechiamola, però almeno lavamoci.
E tu hai qualche aneddoto particolare da condividere o sei curioso di conoscere meglio RISE? Scrivi nei commenti qui sotto!
Divertente.
Ricordo un’ amica di Chongqing che in inverno si lavava una volta a settimana, diceva che non importa perché l’aria è pulita.. (a Chongqing??!!) … Poi però ci dicono che noi occidentali puzziamo…mah, questione di nasi.
Un piccolo appunto, l’acqua non si crea né si distrugge, il ciclo dell’acqua lo impariamo alle elementari. Ora in campagna se l’acqua è poca e costosa ha un senso il risparmio a tuti i costi, ma altrimenti non è che l’acqua di quando di tira al cesso è persa per sempre. Il problema è quando il cambiamento climatico porta siccità dove prima non c’era (ma anche precipitazioni maggiori da altre parte), o , come in Cina, quando l’acqua viene inquinata.
Verissimo quello che dici sul ciclo dell’acqua, ma aggiungo una considerazione: il problema non è lo “spreco” di acqua in sé (perché, come dici anche tu, non svanisce nel nulla ma si trasforma), il vero problema è lo spreco di acqua POTABILE
Ciao Fabio,
oggi ho letto per caso questo articolo ed ho pensato di condividerlo con te http://www.agichina.it/ritagli-di-emma-lupano/notizie/falde-acquifere-compromessobr-/l80-dei-pozzi-cinesi
Ciao!
ci sono molti modi per risparmiare acqua, anche non facendo la doccia tutti i giorni e questo non vuol dire che non si tenga alla pulizia.
Personalmente trovo che la doccia quotidiana sia sbagliatissima dal punto di vista della salute della nostra pelle. Io mi lavo doviziosamente tutto il corpo con una piccola salvietta di spugna che risciacquo 3-4volte durante la mia toilette e utilizzo in tutto, forse, due litri d’acqua e NESSUN sapone (metodo molto efficace per la mia pulizia e che fa risparmiare litri di acqua)…. a parte questa parentesi personale trovo che molto si debba ancora fare per risparmiare acqua, e manca una vera educazione al risparmio ma ancora di più servirebbe non inquinare, e qui, dovremmo sensibilizzarci un po’ tutti, utilizzando prodotti biologici o naturali. io vi do un consiglio: andate in un supermercato qualsiasi, fermatevi davanti agli scaffali di prodotti di toilette (sciampo, saponi liquidi etc…) poi fate un giro anche nel reparto detersivi (per i piatti, per la lavastoviglie, per lavatrici etc…) e pensate quanti supermercati come questo ci sono in giro e andate un attimo più in là col pensiero e cioè che tutti quei prodotti li buttiamo QUOTIDIANAMENTE nello scarico.
Il resto della riflessione la lascio a tutti, me compresa. ciao