In questi giorni si sta tenendo ad Hangzhou il summit annuale del G20. Una serie di eventi mi hanno portato a studiare più a fondo questo avvenimento. Qui sotto ciò che ho imparato.
Prima di tutto, l’altro giorno mi contatta una persona su Weibo (il Twitter cinese) e mi chiede se sono interessato a partecipare come rappresentante dell’Italia allo speciale dedicato al G20 del programa TV: “Yang Lang – One on One”. Ovviamente non potevo dire di no.
Quasi in contemporanea ricevo l’invito da parte della CNTV (China Network TV), a partecipare ad una diretta riguardante il G20 di Hangzhou in data 4 settembre. Anche qui… come dire di no?
Così fra studio e preparazione ho distillato un po’ di informazioni a riguardo, che voglio condividere con te e tutti i nostri lettori.
Cos’è il G20?
Partiamo dalle basi: “Il Gruppo dei 20 (o G20) è un forum dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali, creato nel 1999 […] per favorire l’internazionalità economica e la concertazione tenendo conto delle nuove economie in sviluppo.”
Nel complesso il G20 rappresenta più del 90% del PIL mondiale, l’80% del commercio globale e due terzi della popolazione del pianeta.
Chi fa parte del G20?
Fanno parte del G20 ben 19 fra i Paesi più industrializzati al mondo (con l’eccezione di Spagna, Paesi Bassi e Svizzera). La ventesima posizione è occuata dall’Unione Europea.
I membri, in ordine alfabetico, sono:
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Vi partecipano anche le istituzioni di Bretton Woods (Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale), nonchè le principali organizzazioni internazionali (Nazioni Unite, Banca Mondiale, OIL, OCSE).
Ogni anno la rotazione della presidenza viene assegnata ad uno dei 19 stati membri. Il 2016 è l’anno della presidenza della Cina, per questo che il summit si tiene ad Hangzhou.
G20 di Hangzhou – i temi
Risulta quindi chiaro che i quattro temi principali di quest’anno siano le cosidette quattro ‘I’:
- Innovare
- Invigorire
- Interconettere
- Includere
G20 Hangzhou – “Includere”
Di particolare importanza risulta il termine “includere”, poiché pare essere la prima volta che questo venga inserito nell’agenta del G20 come uno dei temi caratterizzanti. “Includere” significa che il progresso, la richezza, un futuro migliore, non può essere a beneficio di pochi, ma deve essere condiviso con tutta la popolazione mondiale.
Un’intera puntata del programma TV “Yang Lan – One on One” è stata dedicata al tema dell’inclusione della donna nel lavoro, la sua emancipazione e i suoi successi. Un dato che mi ha lasciato stupito è che se vi fosse uguaglianza su base mondiale fra uomo e donna (incluso livello salariale, % di occupazione etc), si otterrebbe entro il 2025 un aumento del PIL mondiale pari al PIL combinato di USA e Cina del 2015.
Innovare
L’innovazione è il cuore pulsante dell’economia. Lo sa bene la Cina, che dopo aver passato decenni ad assimilare tecnologie straniere d’avanguardia grazie alla creazione di Joint Venture sul proprio territorio (e non solo) ha recentemente cambiato strategia. Recentemente si è spostata nell’acquisto diretto di aziende leader in diversi settori. Il caso più vicino a noi è ovviamente quello della Pirelli (qui la notizia).
Un dato interessante è che l’Italia è il secondo stato europeo per volume di investimenti cinesi, seconda solo alla Gran Bretagna. (Fonte)
Ovviamente l’innovazione passa anche dalle Start-Up. Vi sono molte discussioni riguardanti lo spostamento della leadership per l’innovazione tecnologica dalla Silicon Valley alla Cina. Del resto nel 2015 sono state registrate quasi 240mila nuove entità IT nel Paese di Mezzo. Applicazioni come WeChat o Didi dache o ancora Taobao e i servizi di kuaidi, che hanno rivoluzionato la vita di tutti i giorni di milioni e milioni di cinesi e non manca molto prima che possano arrivare anche all’estero.
Sta finendo l’era della Cina come mero produttore di prodotti a basso costo e di scarsa qualità, e si sta affermando come paese all’avanguardia nell’innovazione.
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Interconnettere
Il logo del G20 di Hangzhou è un ponte rappresentato da 20 linee. Le linee rappresentato i 20 membri, il ponte è invece il simbolo della connessione.
A maggior ragione, le 20 linee sembrano rappresentare una fibra ottica, anch’esso simbolo di connessione (a internet).
L’internet è sicuramente rappresentativo della connessione ed interconnessione in tutto il mondo, ma la Cina può attrarre diverse critiche in questo senso a causa della sua censura e del Great Firewall of China. Nonostante questo, gli utenti cinesi sono altamente interconnessi fra di loro, passando grandissima parte della propria giornata a testa bassa guardando il cellulare.
Oltre al web, altro tipo di connessione è sicuramente dato dalle strade. Sia quelle fisiche, che quelle aeree o marittime che oramai collegano tutto il mondo. Il G20 ad Hangzhou sarà sicuramente una grande occasione per il Presidente Xi Jinping di spingere per il concetto di One Belt One Road che tanto gli è caro. Nel 2014, fu proprio lui il promotore di questa via della Seta del III millennio, che si propone di unire il continente eurasiatico.
Invigorire
Vista la situazione economica mondiale, i 20 leader sono sicuramente protesi verso una ripresa dell’economia e questo “invigorire” non significa altro che cercare di trovare delle soluzioni comuni per poter rimettersi in carreggiata. Del resto, questi 20 paesi non rappresentano forse l’80% dell’economia mondiale?
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Per maggiori informazioni riguardo al G20 in generale e al G20 di Hangzhou in particolare, puoi fare riferimento ai seguenti link:
http://www.esteri.it/mae/it/politica_estera/g20/
https://en.wikipedia.org/wiki/G20
Molto interessante e chiaro! Grazie 🙂
Grazie a te Anna 🙂