Spaziando dalle “tradizionali sigarette pechinesi rollate a mano” alle sigarette cinesi da 150 euro a pacchetto, la Cina ha un’offerta di varietà di tabacco e sigarette che fa impressione. Per un fumatore orientarsi non è facile soprattutto all’inizio. Per un non fumatore è comunque interessante capire cosa contengono quelle sigarette dal filtro dorato e sbraluccicante che i cinesi accendono una dopo l’altra.

In Cina il fumo è un problema, non c’è dubbio. Il paese è sicuramente tra i maggiori produttori e consumatori mondiali, se non il maggiore. Nonostante l’inquinamento delle città cinesi cresca e le nuove regole valide nella municipalità di Pechino istituite l’anno scorso non siano state poi così efficaci, lo Stato non si impegna ulteriormente nel sensibilizzare i cittadini sul rischio del fumo e della dipendenza da tabacco. Le sigarette sono nelle tasche di un’altissima percentuale degli uomini cinesi, che ne fumano a centinaia durante i pranzi di business, mentre sorseggiano il tè, o fanno una pausa dal lavoro.

Ho visto tante statistiche riguardo la quantità di fumatori in Cina, ma resto sempre perplesso quando vedo numeri su un mercato come quello delle sigarette in Cina, regolato in maniera molto opaca e sicuramente molto diversa dal mercato italiano a cui siamo abituati. Proverò a darti un’idea di quelle che sono le particolarità relative al tabacco in Cina e alle abitudini dei cinesi in merito. Questo articolo, unito alle 5 regole per fumare in Cina già spiegate da Jappo qui, ti aiuterà ad orientarti nel mondo delle sigarette in Cina.

Il monopolio di stato

In Cina il monopolio sul tabacco è stato istituito tra il 1982 e il 1984 con CNTC, 中国国家烟草公司 e STMA, 国家烟草专卖局 che hanno struttura e leadership simile e fanno entrambe capo allo stesso sito web http://www.tobacco.gov.cn/html/. Queste due regolano circa 30 brand di sigarette, ridotte dalle centinaia di marche prima esistenti per rimettere un po’ di ordine nel mercato ai tempi della sua regolazione. Sui pacchetti non si trova in genere nessun “adesivo” del monopolio di stato come succede in altri paesi. Lo Stato ci guadagna sicuramente tanto dal commercio di sigarette e c’è chi si chiede se gli sforzi piuttosto blandi fatti fino ad ora per ridurre il numero di fumatori siano da prendere sul serio. Nonostante il monopolio, è possibile trovare le stesse sigarette a prezzi diversi in negozi a pochi passi di distanza e non credo che ci siano delle leggi restrittive sul prezzo, ma potrei sbagliarmi.

Dove posso comprare le sigarette?

I posti dove è più facile trovare sigarette sono gli 烟酒店 (yanjiudian, negozi di alcol e tabacco) disseminati nelle città, che corrispondono più o meno ai nostri tabaccai ma senza le varie restrizioni relative. Le edicole vendono solo pochi brand e se li fanno pagare qualche yuan in più, mentre ristoranti, discoteche e birrerie hanno spesso tre o quattro tipi di sigarette che vendono a prezzi molto più alti del normale. A Sanlitun ed altri posti “internazionali” è possibile trovare anche alcuni tipi di tabacco sfuso e sigarette occidentali di varie marche.

Dove posso fumare?

Praticamente ovunque. Nel 2016 è passata una legge per cui è vietato fumare nei locali nella municipalità di Pechino. Probabilmente anche in altre città e a livello nazionale l’impegno contro il fumo nei locali ha portato ad annunci di leggi e multe più severe. Posso però confermare che, almeno per quanto riguarda Pechino, l’effettiva applicazione delle nuove regole è stata momentanea. I pechinesi sono abituati a “strette” del genere che durano solo qualche settimana, furono imposte anche per le Olimpiadi del 2008 e periodicamente ci sono annunci a riguardo. Negli uffici si sentono ancora le vampate di fumo uscire dai bagni e in molti ristoranti si fuma ancora come se nulla fosse (se volete essere sicuri di poter fumare in un ristorante cinese, prendete le camere private o 包间 presenti in moltissimi dei ristoranti tradizionali), per non parlare delle discoteche sempre caratterizzate da una nebbia fitta di fumo di sigaretta. Sono famosi i cartelli nei bagni cinesi che invitano a non fumare durante l’espletamento dei propri bisogni per evitare che i vari “gas” portino a giramenti di testa e svenimento.

Marche di sigarette

Il mercato delle sigarette in Cina è assolutamente dominato dai brand locali, ogni città ha spesso dei brand preferiti. Si dice che i cittadini pechinesi preferiscano le classiche 中南海 zhongnanhai, più precisamente le 0.8 o dianr ba,  ma in realtà è abbastanza raro trovare cinesi che le fumino veramente e sono molto più popolari tra gli stranieri.

Le marche sono tante e le sigarette cinesi sono tutte molto diverse tra loro. Le differenze tra sigarette occidentali sono note solo ai pochi esperti che ne conoscono le peculiarità, mentre odorando il fumo di sigaretta cinese è molto semplice riconoscere la differenza tra un tipo di sigaretta e l’altra. Le marche più popolari che ho potuto vedere in giro sono Hongtaishan 红塔山 Hongtashan, 黄鹤楼 Huanghelou, 黄金叶 Huangjinye, 玉溪 Yuxi, 红河道, 真龙, 利群, 熊猫 e Pride. Le sigarette straniere occupano una percentuale infima del mercato e sono perlopiù snobbate. Le Marlboro sono sicuramente le più conosciute.

Prezzi

I prezzi possono variare dai 30-40 agli 8500 yuan a stecca (5 – 1200 euro). Le sigarette sono anche uno status symbol, avere un pacchetto di Panda da 3-400 yuan serve anche a far capire agli altri chi siamo.

Xiangyan o Blended?

I cinesi preferiscono assolutamente le Xiangyan/Kaoyan, che fanno parte della varietà di tabacco Virginia. Spesso il tabacco delle sigarette cinesi è affumicato/aromatizzato e ha un sapore molto particolare se comparato con le sigarette occidentali. Come dicevo sopra, le Zhongnanhai sono preferite dagli occidentali proprio perché sono sigarette riempite con tabacco Blended, ovvero all’interno vari tabacchi sono mischiati insieme con un sapore molto più simile a quello delle classiche Marlboro.

Anche le donne fumano?

Di solito le donne non fumano in ambienti formali o nel quotidiano. E’ facile vedere delle ragazze fumare nei bar e nelle discoteche ma molto più raro nelle zone degli uffici o in situazioni normali. La donna che fuma è mediamente vista come una “cattiva ragazza” o 女汉子 (maschiaccio) e il fumo tra le donne viene fortemente scoraggiato.

Il fumo è parte importante della cultura del business in Cina e se non hai letto l’articolo sulle 5 regole per fumare in Cina ti consiglio di andare a riguardarlo, inoltre ricordati che nel corso per la Chinese Business Etiquette lanciato dal team di ABCina ad ottobre parliamo più approfonditamente anche di questo, non perdertelo se non fuoi fare brutta figura con la tua controparte cinese!

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