Gli aspetti culturali e i dettagli che diventano parte della quotidianità in Cina sono difficili da ritrovare in qualunque altro Paese del mondo, soprattutto in Italia dove molte delle abitudini più curiose del popolo cinese sono viste con disprezzo dalla nostra prospettiva. In questo articolo elenco alcune delle cose che all’inizio del mio soggiorno in Cina mi ispiravano sentimenti negativi e che ora invece quasi mi mancano.

Sono tornato in Cina per una settimana durante il mese di ottobre e ciò è servito quasi da paracadute per i miei sentimenti nostalgici verso il Paese che mi ha ospitato per 4 anni e che spero faccia comunque sempre parte del mio futuro. È passato ormai qualche mese dal mio ritorno semi-permanente in Italia e inizio a sentire la mancanza di quelle abitudini e di quei dettagli che caratterizzano la quotinianità in Cina. La Cina rimarrà sempre nel mio cuore ma sono gli aspetti che sto per elencare a provocarmi una nostalgia particolare:

La maglietta alzata e la camminata a panza da fuori

Jacopo ha scritto un articolo intero riguardo questa moda/abitudine cinese. Quando sono arrivato in Italia era la fine di luglio, per le strade la gente camminava asfissiata dal caldo che investe la nostra penisola durante i mesi estivi, ma qualcosa mancava… non c’era nessuno che sfoggiasse la propria panza tonda e glabra! Che delusione! Io ero già pronto con le mie magliette, scelte tra quelle che si arrotolano meglio, a scendere in strada sfoggiando il mio bel panzone, ma dopo aver visto qualche occhiata strana rivoltami dai passanti mi sono ricordato che qui non è ben accetto. Meno male che è arrivato l’inverno.

Contrattare per tutto

Dopo anni spesi a perfezionare le mie tecniche di contrattazione, capire quando un prezzo è troppo alto e quando fare finta di andarmene per ottenere l’ultimo sconto, ecco che tutti i miei sforzi e le strategie apprese risultano inutili. Viviamo in un Paese in cui, nonostante esistano ancora posti dove si può contrattare, è diventato ormai un’azione così strana che spesso si rischia di essere mandati via a calci solo per averci provato.

Lo scatarramento libero

Bisognerebbe scattare una foto alle facce degli occidentali alla prima esperienza di scatarramento/smucamento libero cinese. La prima volta che arrivai a Pechino il tassista che portò me e la mia famiglia dall’aeroporto all’hotel con un gesto naturalissimo si tappò una narice e, soffiando, espulse tutto dall’altra, senza nemmeno distogliere l’attenzione dalla strada. Disegnò una traiettoria perfetta che fece passare il materiale dallo spiraglio del finestrino, senza sporcare nulla all’interno del veicolo. Tra il fascino della tecnica sopraffina e il ribrezzo per il gesto compiuto, quell’episodio scatenò in noi tantissime emozioni molto evidenti soprattutto sulla faccia di mia madre.

Il risucchio degli spaghetti

Scommetto che i bambini cinesi sono molto più felici di mangiare gli spaghetti di quanto non lo siano quelli italiani. Non sono costretti a evitare rumori, stare composti e osservare tutte quelle regole a cui teniamo tanto in Italia. Per non parlare del fatto che possono benissimo usare la scodella per bere direttamente il brodo, senza dover usare il cucchiaio. Sono convinto che la tecnica perfetta sia apprendibile solo da piccoli, perché altrimenti non si spiega come mai in 4 anni io sia riuscito a imparare in maniera decente il cinese mandarino ma non sia arrivato nemmeno vicino a capire come mangiare decentemente gli spaghetti cinesi/giapponesi. Ora che sono in Italia non ho più speranze.

Salutarsi per 30 minuti al telefono prima di chiudere

In realtà non sono necessariamente saluti. Un cinese che si rispetti non chiude mai una chiamata senza aver detto per minimo mezz’ora parole a caso traducibili più o meno come va bene, ok, si, chiudo e versi come hhm e ah. Quando sta per chiudere una chiamata lo senti da lontano, anche se non sai il cinese, perché inizia a dire qualcosa come: haode, haode, mmh, hao, mmh, xing, haode, mmh, hao, xing, hao, mmh, gua le, ah, mhh, xing…. e così via. Per fortuna avendo tanti colleghi cinesi anche qui posso continuare a farlo. Vi assicuro che la soddisfazione vale il tempo perso.

Se sei stato in Cina per un periodo medio-lungo sai bene a cosa mi riferisco, ma magari quelli sopracitati non sono proprio gli aspetti che ti rendono nostalgico. Se vuoi puoi raccontarci un po’ la tua esperienza commentando qui sotto!