In Cina, chi ha un reddito annuale maggiore di 120mila RMB lordi (poco più di 1000€ lordi al mese), deve fare una dichiarazione online entro il 31 marzo. Mi sono sempre ricordato di farlo con largo anticipo ma quest’anno, complici le mie dimissioni ed il cambio di lavoro, mi sono ricordato solo pochi di giorni prima della scadenza. Una serie di imprevisti mi hanno portato a compiere un’avventura degna di quella volta in cui dovetti cambiare il biglietto aereo per Tokyo. Ecco qui la storia dello scontro con la mia nemesi: la dichiarazione dei redditi.

Lunedì 27 marzo: -4 giorni 

Un amico pubblica un articolo su un gruppo WeChat di Italiani a Beijing. In questo articolo si ricorda che il 31 marzo è la scadenza ultima per fare la dichiarazione dei redditi e che, in quanto stranieri si deve andare al Tax Bureau distrettuale perché non c’è la versione inglese online. Ma io,  che parlo cinese e l’ho sempre fatta su internet, non mi preoccupo più di tanto. Mi metto a cercare il sito internet relativo, ma mi rendo conto che ce l’avevo salvato sul pc dell’ufficio e non su quello personale. Così che dopo una infruttuosa ricerca su baidu, mando una mail a Jade, la HR della vecchia compagnia, per chiederle il link.

Martedì 28: -3 giorni

Poco prima della fine della giornata lavorativa, Jade mi risponde con link e screenshot con due righe di istruzioni di base. Prima ancora di cliccare, mi rendo conto che non ho idea del mio reddito post-tasse e di quanto abbia versato nel 2016. Altra mail per chiederle queste informazioni.

Mercoledì 29: -2 giorni

Alle 18:05 mi arriva finalmente la mail con tutti i dati. Apro il link per la dichiarazione dei redditi maggiori di 120mila RMB e tengo la pagina aperta su Chrome, ma prima devo finire un paio di cose urgenti per il lavoro. Una volta che ho finito di lavorare mi dimentico della dichiarazione dei redditi, spengo tutto e torno a casa.

Giovedì 30: -1 giorno

Arrivo in ufficio bel bello, completamente ignaro della spada di Damocle che pende sulla mia testa. Solo quando apro il Mac e la prima cosa che vedo è la pagina di Chrome, mi ricordo della dichiarazione dei redditi da fare. Clicco subito sull’icona appropriata e mi appare una schermata che non ho mai visto prima. In passato potevo compilarla direttamente sul sito, ma quest’anno mi chiede di scaricare un programma apposito. Il programma gira solamente su Windows Xp, Vista e Windows 8. Purtroppo ho un Mac e quindi non posso scaricarlo. Devo per forza usare il PC di Huanzi la sera. Per ricordarmi, mi metto una nota per dopo cena. Però la mattina sono arrivati i miei genitori a Pechino, così che la sera siamo fuori a cena per festeggiare il loro arrivo. Una volta che torno a casa mi dimentico completamente della dichiarazione e vado a letto.

Venerdì 31: ultimo giorno

Mi alzo presto la mattina per sbrigare tutto il prima possibile. Anche Huanzi si sveglia presto perché a breve deve partire per Hangzhou. Così uso il suo PC per installare il programma. Purtroppo non si capisce il motivo ma durante l’installazione non appaiono tutti i caratteri e molte parole sono costellate di “?” e codici strani. Ad ogni modo riusciamo ad installarlo e inizio a creare un nuovo account a mio nome. Non si sa come mai non mi fa selezionare altre nazionalità oltre a quella cinese. Spegni e riaccendi. Riprova. Finalmente riusciamo a creare un account corretto.

Provo a fare la dichiarazione per entrate superiori a 120mila RMB annui, ma mi chiede prima di completare un’altra tabella. Quella tabella è tutta composta da punti di domanda e codici strani. Non si capisce neanche quale sia lo spazio per il nome quale per il cognome. Dopo un’ora a impazzirci dietro devo spegnere tutto ed andare al lavoro. Mi dico che dovrò fare ciò che volevo evitare assolutamente: andare all’ufficio delle tasse il pomeriggio. Così metto in carica la batteria del mio scooter elettrico.

In ufficio abbiamo un meeting con una persona da Ningbo e poi spiego ai colleghi il mio problema con le tasse. Francesco mi manda un link che ha utilizzato fare la sua dichiarazione, purtroppo il link è per la città di Shanghai e non per Beijing. Cerco a lungo su WeChat ma non trovo l’account giusto. Alessandra si propone di scaricare il programma sul suo PC. Anche a lei il programma fa le bizze ed appaiono solo “?” e codici strani. Decido di mangiare una cosa al volo e riprendere il piano originario: andare al Taxation Bureau e sbrigarla lì.

Prendo una MoBike fino a casa, collego la batteria e parto in scooter. Faccio giusto in tempo a fare un paio di chilometri e mentre sono in un incrocio sul ponte di Sanyuanqiao, freno per rallentare e invece il motorino inchioda sbalzandomi contro il manubrio. Provo a ripartire ma non si muove di un centimetro: il freno anteriore è saltato e resta completamente pinzato. Sono in mezzo all’incrocio con macchine che mi sfrecciano dietro ed una bloccata di fianco a me che suona il clacson per farmi spostare. Spingo e tiro, fino a che riesco faticosamente a fare due metri e mettermi fuori dai piedi. Si palesa di fronte a me il problema di come fare ora? Non posso spingere il motorino costantemente frenato fino al meccanico e non posso abbandonarlo qui… Cerco un modo per mettere a posto il freno e giocando coi vari meccanismi riesco ad allentarlo.

Riparto ma dopo una decina di metri scatta nuovamente senza che io l’abbia toccato ed inchioda una seconda volta. Gioco nuovamente coi meccanismi e lo sblocco di nuovo. Procedo verso l’ufficio tenendo con la mano la manovella del freno in posizione corretta.

Arrivo. Numerino. Mi metto in fila e aspetto. Aspetto. Aspetto. Chiamano il mio numero, consegno il passaporto all’addetto e dopo 30 secondi scarsi a smanettare sul pc usa il mio cellulare per fare una foto al suo schermo e dirmi: “ok.”

J: Ma ok cosa??? Non mi fai la dichiarazione dei redditi?

Per tutta risposta l’addetto mi dice “ti ho creato un account, la foto è dei dati di login. Devi fare la dichiarazione sul tuo PC”.

J: No guarda amico mio, il mio PC mostra strisce incomprensibili. Se no pensavi sarei venuti qui a far la fila??

Addetto: eh, allora prova ad andare da qualcuno che già l’ha fatto

J: ho chiesto a tutti quelli a cui potevo chiedere, nessuno l’ha già fatto. Il mio collega è registato a Shanghai e mi ha mandato questo link , ma dubito che vada bene.

Addetto: non va bene, il sistema di tassazione non è unificato, quindi la dichiarazione per Shanghai non è valida a Pechino.

J: e allora?

Addetto: allora vai dal HR o accountant della sua società e chiedi a loro

J: caro mio, a parte che non sono più da loro a lavorare, ma poi.. non me lo puoi fare tu? Sull’articolo di WeChat diceva che me lo facevate voi

Addetto: no no, noi abbiamo il programma del sistema interno, voi che fate la dichiarazione siete del sistema esterno. Non si può fare qui.

Me ne vado incazzato… Telefono a Jade e le chiedo di darmi una mano. Lei mi ha detto che ha già fatto la stessa procedura per altri colleghi il cui reddito supera i 120mila annui, ma che il mio nome non appare nel suo sistema. Probabilmente perché non sono più parte della società. La supplico di aiutarmi e mi dice di passare in ufficio da lei.

Sono già 2 ore che sono in giro a sbrigare questa cagata e non ne posso più. Arrivo in ufficio e Jade smanetta sul suo PC fino a che mi fa vedere che non appaio nel loro sistema. Mi consiglia di provare da WeChat e mi passa il contatto giusto da aggiungere: 北京地税. Provo a creare un account ma appare la fatidica scritta: questa persona non esiste. Io mi guardo, guardo Jade e le chiedo: “siamo sicuri che esisto?” A risposta affermativa proviamo nuovamente dal suo PC scaricando un’altra versione del programma e creando il mio account. Dal suo computer non appaiono “?” o codici strani. Piano piano possiamo compilare le due tabelle. Finalmente spediamo tutti i documenti e mi viene la malsana idea di dirle: “possiamo controllare che siano stati inviati?”

Controlliamo e non appare nessun documento inviato. Continuiamo a smanettare (e io a smadonnare) per altri 5 minuti, fino a che tutto pare risolto.

La dichiarazione è stata mandata alle 17 passate dell’ultimo giorno utile.

Tiro un sospiro di sollievo, una ex-collega mi passa una fetta di torta di compleanno e chiacchieriamo 5 minuti mentre saluto gli altri. Alcuni ancora mi chiedono di tornare a lavorare con loro, altri mi chiedono consigli su alcuni clienti o informazioni di mercato. Gli ricordo che sono mesi che non vedo queste cose, quindi non so qual è il prezzo di mercato per un trasporto marino da Genova a Tianjin.

Me ne vado tornando di corsa in ufficio: un pomeriggio buttato per una dichiarazione dei redditi. Quanto odio la burocrazia….

…e tu? Odi la burocrazia? hai qualche storia assurda di qualcosa che doveva essere semplice e si è tramutato in un incubo? Scrivilo nei commenti!

PS e ricordati di condividere questa (dis)avventura sui social network!