La città di Chengde è nata come riserva di caccia e residenza estiva degli imperatori per sfuggire al caldo pechinese
Ogni Aprile, i genitori mi vengono a trovare a Pechino per passare insieme la Pasqua e la Qingmingjie. Quest’anno non si è fatta eccezione. Mentre negli anni passati non avevo mai tempo per girare con loro, a parte una volta in Guangxi, quest’anno ho deciso di accompagnarli ad esplorare la Cina. Prima tappa: Chengde.
Come raggiungere Chengde
Da non confondere con Chengdu, il capoluogo del Sichuan, Chengde si trova a 250 km da Pechino nella provincia dell’Hebei.
La si può raggiungere comodamente in macchina, alternativamente vi si può andare in treno. L’unico problema del treno è che non è ancora stata completata la linea ad alta velocità, così che si è costretti a prendere i treni lenti per un totale di circa 5 ore di viaggio.
Noi siamo partiti con un treno della mattina presto di sabato e siamo tornati il pomeriggio tardi di lunedì. Come soluzione è stata ottima ed è stato abbastanza per godersi la città e diversi templi.
Il parco Bishushanzhuang 避暑山庄
Questo parco posto al centro di Chengde è la sua attrattiva principale. Il nome, difficile da ricordare, vuol dire lettarlmente “parco della montagna per evitare la calura estiva”. Questo perché nel 1703, l’imperatore Kangxi passò dalle parti dell’attuale Chengde durante l’estate e si beò della frescura della valle. Al tempo stesso, i boschi della zona pullilavano di ottima selvaggina, così che decise di far costruire la sua resistenza estiva per 避暑 “evitare la calura estiva”.
Il parco è ora visitabile solo in parte, mentre più della metà resta chiuso al pubblico. Nonostante questo, ci vuole almeno un’intera mattinata per visitarlo a fondo. Vi è un lago al suo interno e sulle sponde vi sono diverse pagode, piccoli palazzi ed altre costruzioni, tra cui una serie di yurte mongole.
Gli 8 templi esterni 外八庙 waibamiao
Oltre al Bishushanzhuang, Chengde è famosa per gli “otto templi esterni” o 外八庙 waibamiao. Questi otto templi sono molto diversi l’uno dall’altro e sono spesso di religioni differenti. Questo perché l’imperatore diede modo alle diverse popolazioni ed etnie che venivano a rendergli omaggio di costruire il proprio luogo di culto.
In due giornate, abbiamo visitato quattro di questi templi.
Il più spettacolare è sicuramente il 普陀宗乘 putuozongcheng , detto anche 小布达拉宫 xiao budala gong, ovvero la riproduzione in miniatura del Potala di Lhasa.
In cima ad una costruzione bianca in mattoni vi è uno spiazzo con diverse aste ricoperte di bandiere colorate. Mi ha dato l’impressione che ai cinesi vengano regalate le bandiere da benedire ed appendere, mentre agli stranieri viene chiesto un versamento in denaro.
Salita un’ultima rampa di scale, ecco che si arriva agli ultimi tre piani, completamente in legno laccato di rosso. Nel tardo pomeriggio, un’ora prima il tramonto, i raggi del sole penetrano con un’inclinazione perfetta che dona a questa struttura un colore magnifico. Ho scattato innumerevoli fotografie, ma nessuna riesce a rendere fino in fondo la magia e l’emozione provata nell’essere lì di persona. Accedi all’album fotografico su Facebook.
Un altro tempio che mi è piaciuto particolarmente è quello di 普宁寺puningsi, detto anche 大佛寺 dafosi, poiché al suo interno vi è la più grande statua lignea di budda al mondo.
Nell’ultima mezza giornata a disposizione abbiamo visitato 安远庙anyuanmiao e 普乐寺 pulesi, che sono molto vicini l’uno all’altro tant’è che con lo stesso biglietto è possibile visitarli entrambi ed anche raggiungere la “torre del martello” o 磬锤峰 qingchuifeng.
Questa è una struttura monolitica in pietra posta sulla cima di una montagna e visibile ad occhio nudo da tutta Chengde.
La particolarità di 安远庙anyuanmiao è che è un tempio mussulmano, nonostante la forma delle pagode sia tipicamente cinese.
Invece il 普乐寺 pulesi presenta la miniatura del famoso Tempio del Raccolto, all’interno del Tempio del Cielo di Pechino.
Quando visitare Chengde
La stagione migliore per visitare il parco è, ovviamente, d’estate ma anche a inizio aprile non è affatto male. Resta un po’ freddo e l’erba ha un colore paglierino, con gli alberi principalmente spogli, ma comunque un bello spettacolo. Anche d’inverno, coperto di neve, il parco ha un suo fascino particolare.
Dove alloggiare
Noi abbiamo alloggiato al 承德山庄宾馆 chengde shanzhuang binguang, posto esattamente di fronte l’entrata del parco bishushanzhuang. Posizione ottima e prezzi onesti. Questo albergo offre due soluzioni, la prima è nell’edificio principale, vista parco ed ovviamente più lussuosa e costosa. Noi abbiamo prenotato su Ctrip una soluzione più economica, in una palazzina posteriore. La vista era su un parcheggio, ma le stanze pulite e dignitose.
Conclusione:
Chengde è stata una vera sorpresa con i suoi templi, il parco, i “soli” 500mila abitanti molto calorosi. Nei giorni in cui eravamo a Chengde l’inquinamento era praticamente nullo, mentre a Pechino superava i 200. Il cibo tipico è la selvaggina (soprattutto il cerco) ma per il resto è simile a Pechino, con i jiaozi, i zhajiangmian e simili.
In conclusione, è un viaggio che consiglio a tutti di fare e sono felice che anni fa, di ritorno in macchina dalla Mongolia Interna, abbia visto Chengde dall’autostrada e mi sia detto: sembra un posto interessante. Lo è davvero.