MoBike, col suo servizio di bike sharing è arrivato in Italia, nella fattispecie Firenze e Milano. In molti si chiedono come sia, come usarlo, se le biciclette sono pesanti etc.

Sono settimane che si sente parlare del nuovo tipo di bike sharing a flusso libero, ovvero che le biciclette comuni non vanno prese o riposizionate in stazioni specifiche, ma possono essere lasciate in qualunque punto della città. Questa novità arriva dalla Cina, dove ci sono diverse start-up che offrono questo servizio. Una delle più famose, ed anche quella che ha deciso di entrare nel mercato italiano, è MoBike.

MoBike è sbarcata a Firenze all’inizo di agosto e voci affermavano che le biciclette grigio-arancioni sarebbero arrivarte a Milano a inizio ottobre, invece da un paio di giorni sono già presenti anche nel capoluogo meneghino.

Molti si chiedono se le biciclette siano comode, se non sono troppo pesanti, se è facile usare questo servizio e molto altro. Mentre per l’Italia è una novità, a Pechino MoBike è presente da settembre 2016 ed ho avuto diversi mesi di tempo per testarlo, così che voglio condividere con te la mia esperienza.

Come usare MoBike?

Prima di tutto, per usare le bici MoBike c’è bisogno di scaricare l’APP relativa. La trovi sia per iOS (clicca per vederla sull’Apple Store), o per Android su Google Play.

Una volta installata la APP, devi iscriverti e qui ci sono delle differenze fra Italia e Cina.

In Italia si inserisce il proprio numero di telefono per ricevere un codice, quindi si versa un deposito di solo 1€ (rimborsabile nel momento in cui decidi di non usufruire più del servizio MoBike) e si paga collegando una carta di credito o prepagata al proprio account. Un po’ come collegare Apple Pay al proprio device.

In Cina, il processo include l’inserimento dei dati del passaporto, il deposito di 300RMB tramite pagamenti WeChat o Alipay, il procedimento completo l’ho già trattato in questo articolo (valido solo in Cina).

Una volta che hai creato un account, bisogna caricare dei soldi al suo interno (bastano pochi euro). A questo punto puoi iniziare ad usare una bicicletta scannerizzando con l’APP il QR code posto su manubrio, lucchetto o parafango della bici. Il lucchetto si aprirà automaticamente e potrai iniziare ad usare MoBike.

Una volta che si è giunti a destinazione, basta fermarsi e chiudere il lucchetto. Tutto qui. Facile, no?

Le biciclette MoBike sono pesanti?

Ho sentito molte persone fare questa domanda. Dopo averne usate di ogni modello e versione, posso dire che nonostante MoBike offra biciclette oggettivamente pesanti, non sono difficili da usare. Mi spiego meglio: il peso della bici è considerevole, ma il rapporto del cambio è molto leggero e si pedala molto tranquillamente, senza particolare fatica.

Il motivo di tale pesantezza è per evitare che la gente se ne approfitti e le porti in casa, le rubi o altro. Per lo stesso motivo, ogni bicicletta è dotata di GPS che permette di localizzarla in maniera precisa: sia perché l’azienda possa tenere sotto controllo la posizione dei suoi mezzi, sia per permettere agli utenti di trovare facilmente le bici più vicine alla propria posizione.

In Cina è stato anche introdotto il modello MoBike Lite, più leggero, ma al momento questo non è ancora disponibile in Italia. Come dicevo, anche il modello normale non risulta pesante una volta che si inizia a pedalare, ma non provare a sollevarla. Ti assicuro te ne pentirai.

mobike italia

Le MoBike sono scomode?

Bella domanda. La risposta è molto soggettiva e varia anche dal tipo di versione che si va ad usare. In Cina sia il modello normale che quello Lite sono presenti in diverse versioni. Le prime versioni erano molto scomode, soprattutto perché il sellino era fisso ed era posizionato ad un’altezza troppo bassa per permettere a tutti di usarle.

Fortunatamente, le nuove versioni hanno il sellino ad altezza regolabile, ed è questa versione più comoda ad essere stata introdotta nel mercato italiano.

A mio avviso è una bici che risulta abbastanza comoda, soprattutto non capiterà mai di usarla per un tempo troppo prolungato che possa farcela odiare. Infatti le MoBike vengono principalmente usate in combo con altri mezzi pubblici, per risolvere il “problema dell’ultimo chilometro”.

L’ultimo chilometro

Molte persone non usano i mezzi pubblici perché la fermata più vicina alla propria destinazione risulta comunque un po’ troppo distante per andarci a piedi. MoBike non vuole essere un’alternativa all’uso della proprio bicicletta per le scampagnate, ma per risolvere questo “problema dell’ultimo chilometro”.

Un esempio concreto: mentre prima prendevo spesso il taxi per muovermi a Pechino, rischiando imbottigliamenti e pagando un prezzo sicuramente maggiore rispetto alla metropolitana, ora so che a qualsiasi fermata scenda posso trovare una MoBike. Così pedalo dal mio ufficio alla fermata di Tuanjiehu, esco alla fermata più vicina alla mia destinazione e riprendo una bicicletta per raggiungerla.

Usare MoBike in tutto il mondo

Con mia grande sorpresa, ho appreso che una volta che si ha l’APP di MoBike, la si può usare facilmente anche in altri stati.

Un amico con l’APP cinese è da poco stato a Firenze ed ha potuto usare il loro servizio senza problemi. Una volta chiusa la bici gli è stato scalato il prezzo direttamente in Renminbi. Da notare che ha pagato comunque il costo MoBike locale di 0.30 € alla mezz’ora, ma la APP ha convertito istantaneamente la valuta nel corrispettivo in Renminni.

Quindi ha senso che una volta che tu, con l’APP italiana, venga in Cina, a Singapore o in un altro stato che offre il servizio di MoBike, possa usarla facilmente.

Conclusioni su Mobike

Sono mesi che uso MoBike diverse volte al giorno e non posso che dirmi soddisfatto del servizio. Ci sono alcuni punti da migliorare, come il fatto che il parafango sia un po’ corto e usare le bici Mobike dopo che ha piovuto significa andare a velocità ridotta se non si vuole avere una striscia di fango sulla schiena.

Ho scoperto la bellezza di usare il cestino anteriore per mettere lo zaino o la borsa della spesa, mentre prima mi dovevo destreggiare con sacchetti appesi al manubrio che mi facevano sbandare.

Non mi devo più preoccupare di non trovare più la bici nel caso la parcheggi in un posto poco adatto.

A Pechino, così come a Shanghai, le shared bikes sono in quantità esagerata e spesso vengono parcheggiate senza criterio, creando problemi. Mi auguro che in Italia ci si comporti più civilmente. Al tempo stesso, sarà necessario che il numero di biciclette a disposizione sia sufficiente, altrimenti  gli utenti non troveranno in MoBike un’alternativa valida.

E tu, cosa ne pensi? hai già provato MoBike in Italia? Hai delle domande o dubbi che vuoi chiederci? Scrivici nei commenti