Da un giorno con l’altro, molte emoticons sono sparite da WeChat. Perché?

Già da qualche mese, alcune emoticons e gif animate non possono essere condivise su WeChat. Al tempo stesso, determinate parole, foto e video non possono essere condivide su Weibo. Cosa sta succedendo e qual è il motivo di questa stretta della censura cinese?

La Censura Cinese

Ora, direi che è conoscenza comune e diffusa che in Cina ci sia la censura, e anche su ABCina ne abbiamo parlato diverse volte.

Mentre la censura che più tocca noi stranieri, è l’impossibilità di utilizzare Facebook, Google e Youtube (a meno che non si usi un VPN), ora sta toccando anche i nostri WeChat.

Censura su WeChat

Qualche mese fa, è successa una cosa “buffa”: tutto d’un tratto, alcune emoticons mandate nei gruppi, hanno cominciato a non apparire.

Nello specifico, se io mando una emoticon o gif che è stata etichettata come “da censurare”, dal mio account la visualizzo come se fosse stata condivisa normalmente. Mentre il resto delle persone del gruppo non la vedono affatto.

Questo succede nei gruppi (3 o più persone), mentre non accade ancora nelle normali conversazioni a due persone. Forse perché all’interno di un gruppo è meno probabile che ci si renda conto che qualcuno ha mandato o meno una gif, mentre in un dialogo sarebbe troppo chiaro.

Mentre da cellulare non è così chiaro, se si usa il software di WeChat da PC/Mac, le emoticon incriminate spariscono direttamente dal proprio “gif portfolio”.

Quali emoticon e GIF sono state censurate su WeChat?

A parte le gif a carattere sessuale, quello che stupisce è la scomparsa di tutte quelle rappresentanti Xi Jinping, anche se completamente innocenti.

Per esempio, una gif che usavo quasi giornalmente per esprimere approvazione: Xi Jinping che batte le mani. All’improvviso è sparita.

Un’altra era un gioco di parole affiancato alla faccia del Presidente: “that’s what Xi said” (al posto di “that’s what she said”).

In pratica, sembra quasi che qualsiasi rappresentazione del Presidente, sia di fatto vietata. Quasi una sorta di divieto della rappresentazione di Dio, nei paesi mussulmani.

La Censura su Weibo

Gli utenti di Weibo possono essere spietati, e per la caratteristica intrinseca di questo social network, è facile che una notizia o un modo di dire diventino virali.

A seguito di un viaggio del Presidente Xi negli Stati Uniti, gli utenti di Weibo hanno paragonata Xi Jinping a Winnie the Pooh. Il motivo? basta vedere la foto qui sottoCensura Xijinping 1

Paragone poi reiterato in occasione della visita in Giappone e l’incontro con Abe

Per questo motivo, il tenere orsetto è stato censurato pesantemente ed ora non è possibile trovarlo su Weibo.

La stretta sui VPN

Al tempo stesso, il 2018 è anche l’anno in cui si è dichiarata la lotta ai VPN (ma sarà vero?), i software che permettono di aggirare il Great Firewall of China ed accedere a Facebook, Google, Youtube e tutti i siti bloccati in Cina.

Quello che però diventa impossibile da aggirare è la censura che si ha su WeChat o Weibo, poiché, essendo degli strumenti cinesi, con server cinesi, ed utenti per la maggior parte cinesi, restano così come sono. Tant’è che WeChat e Weibo, che sono i due più popolari social network locali, devono sottostare a rigide indicazioni del governo.

Tutto ciò si dimostra ancora più stringente ora che siamo in periodo di 两会 lianghui, l’importante sessione plenaria congiunta del National People’s Congress (NPC) e del National Committee of the Chinese People’s Political Consultative Conference(CPPCC).