ogni anno si tiene la 两会 lianghui, l’importante sessione plenaria congiunta del National People’s Congress (NPC) e del National Committee of the Chinese People’s Political Consultative Conference(CPPCC).
In questi giorni ho visto una quantità incredibile di articoli online che evidenziano come una modifica costituzionale permetterà al Presidente Xi, di restare in carica oltre al limite dei due mandati. Ma la verità è che Xi Jinping è già segretario generale del Partito Comunista Cinese, una carica ben più importante di quella di Presidente.
Ma come si vive il clima della lianghui a Pechino e cosa significa esattamente per le persone che ci vivono?
Stretta su internet
Internet è diventato improvvisamente più lento, non tanto per le connessioni a server cinesi, ma tutto il traffico in entrata e uscita dalla Cina, ha subito un rallentamento.
Personalmente non ho notato (fino ad ora) problemi con il VPN, quindi mi riesco ancora a collegare a FB, Youtube e Google. Ciò che ne deduco, è un semplice aumento del controllo dei flussi di dati crossborder. Potrebbe anche essere che ci sia un aumento del controllo sui server locali, ma la vicinanza fisica e la mancanza del passaggio per il Great Firewall of China, non lo fa notare.
Non puoi comprare coltelli
Parlando con uno chef italiano, l’altro giorno doveva prendere un nuovo coltello da pasticceria e non ha potuto farlo. Motivi di sicurezza.
Un amico cinese dice che in realtà si possono comprare i coltelli, ma bisogna esibire la carta d’identità. Sarà…
Il traffico viene bloccato all’improvviso
Con l’arrivo a Pechino di un gran numero di importanti rappresentanti del partito di altre città, ogni volta che questi si muovono alcune strade vengono bloccate temporaneamente per permettere loro un passaggio veloce e sicuro.
L’altro giorno, esco di casa e trovo proprio la via dietro il mio isolato bloccata da diversi poliziotti. Sempre per motivi di sicurezza, anche il ponte pedonale che attraversa questo stradone era sotto controllo. Dopo aver fatto la spesa sono tornato sui miei passi e tutto ciò era sparito, come se nulla fosse accaduto.
Controlli dei documenti
Ogni tanto capita che alle entrate della metropolitana, ci sia un cordolo di poliziotti che controlla uno ad uno le carte d’identità dei passeggeri.
Ultimamente mi pare la frequenza di questi controlli sia aumentata, ma è solo una sensazione.
Fino ad ora non mi è mai capitato che venisse richiesto anche il mio passaporto, ma lo porto quasi sempre con me: non si sa mai.
I kuaidi funzionano male
D’improvviso i kuaidi (i corrieri espresso), che sono da anni la punta di diamante dell’efficienza delle spedizioni cinesi, sono di una lentezza esasperante.
Sono sicuro che una ragione sia stato il blocco delle attività durante il Capodanno Cinese, che ha causato un enorme backlog nei magazzini che deve ancora essere smaltito.
Dall’altro lato, ho il sospetto che vengano fatti maggiori controlli di sicurezza per la spedizione di ogni pacco. Fatto sta che è più di una settimana che aspetto un oggetto prodotto a Dongguang e non mi è ancora arrivato. É fermo dal 2 marzo al centro di smistamento di Pechino, chiaro segno che le spedizioni in giro per il Paese funzionano, ma il collo di bottiglia è proprio qui nella capitale.
Al tempo stesso, se fino a poco tempo fa non era mai capitato, dal rientro a Pechino mi è stato chiesto il passaporto per fare una spedizione.
Secondo te, tutte queste misure sono giuste o forse sono eccessive? Cosa saresti disposto a sacrificare per la sicurezza? Scrivilo nei commenti.
PS e ricordati di condividere l’articolo sui social network!
Storia vera di questa mattina: su un treno diretto a Pechino (quelli a lunga percorrenza, classici con le cuccette per intenderci) vari omini poliziotti hanno iniziato a controllare/aprire zaini e borse alla ricerca di non si sa precisamente cosa, poi visto che sono straniera e pensando non parlassi cinese, uno di loro mi ha mostrato il cellulare con la traduzione dal cinese di due parole “coltello per frutta”e “profumo”, io ho risposto che non mangio frutta 😛 e non avevo profumo dietro (memore del fatto che gia tempo fa la scorsa estate ho dovuto litigare con due vigilanti perché avendomelo beccato all’entrata di una sperduta stazione di ho gia dimenticato che paese nello Shangdong, volevano sequestrarlo) .Ora, ok, sapevo della fobia di questi giorni per i coltelli da frutta/cucina, ma il PROFUMO?! Beh questo mi ha lasciato basita, visto che inoltre la carrozza era inondata di puzze di tutti i tipi fra: fangmianmian, baozi, carne secca, piedi, bagni e … fumo (si in questi bei trenini fumano ancora- tra l’altro accendini si, profumi no?!) Quindi per rispondere alla tua domanda, si penso che siano misure ECCESSIVE e anche alquanto INUTILI, perché non universali ma arbitrarie.
“profumi no e accendini sì”, mi pare la stessa situazione post 9/11 negli USA, dove non si poteva portare a bordo il latte per i neonati ma non c’erano limitazioni per accendini e fiammiferi
su wechat gira il cartello di un risorante in cui si scusano del fatto che temporaneamente non e’ consentito l’accesso a piu’ di 10 stranieri per volta… spero vivamente sia un fake.
ti assicuro che è tutto vero. Vai sulla nostra pagina FB http://www.facebook.com/ABCinablog/ che ho condiviso proprio stamane un articolo del SCMP a riguardo
[…] una delle conferenze stampa tenute in occasione della 两会 “doppia sessione”, che si sta svolgendo in a Pechino e che durerà fino al 20 del mese, una giornalista stava […]