Recentemente sempre più articoli dipingono un futuro distopico in Cina in cui cittadino avrà un credito sociale che determinerà la sua “bontà”. Ma è vero?

Di recente si sta parlando moltissimo di Social Credit (o Credito Sociale), una sorta di punteggio che ogni cittadino cinese avrà e che è determinato non solo dalle azioni che compie ma anche dalle amicizie che ha sui social network. Questo sistema permetterà di classificare i cittadini e di monitorarli costantemente, nonché influenzarne i comportamenti. Sono stati pubblicati una miriade di articoli a riguardo, ma nessuno che vada più a fondo della critica a tale sistema, e non si addentra a spiegarne i meccanismi dipingendo semplicemente il governo cinese come “brutto e cattivo” per voler creare questo sistema di controllo capillare. Così, stanco di tutto questo caos creato dalla stampa, ho deciso di fare una ricerca approfondita a riguardo. Spero che questo articolo serva a gettare luce sulla faccenda, ma ci tengo a precisare che è sicuramente una ricerca parziale e che i commenti fatti sono le mie personali opinioni a riguardo.

L’idea del Credito Sociale

Dagli articoli letti, sembra quasi che questa idea sia scaturita da perverse menti cinesi. La verità è che ricordo chiaramente di aver visto una TED Talk anni fa che spiegava chiaramente come in futuro saremmo potuti andare in questa direzione ed il motivo per cui sarebbe stata auspicabile. Sono andato a ricercare il video del 2012, e lo puoi vedere anche tu qui: https://embed.ted.com/talks/rachel_botsman_the_currency_of_the_new_economy_is_trust

Ora, se non hai 20 minuti per vederti il video ti spiego brevemente come già nel 2012 si stesse parlando di economia condivisa o Sharing Economy, di cui le biciclette MoBike o ofo sono un ottimo esempio. Ma anche AirBnB o CouchSurf, per nominare aziende famose a livello globale.  Mentre per le biciclette si parla di aziende che mettono a disposizioni dei prodotti accessibili on-demand, per Air BnB e CouchSurf, sono gli utenti a condividere dei beni di cui hanno in abbondanza con utenti che li necessitano per un breve periodo.

Se sei un CoachSurfer e cerchi un divano su cui passare la notte, è normale che tu vada più volentieri da persone con un alto punteggio e delle review positive. Così come se devi scegliere se dare il tuo divano in prestito ad una persona con bad reviews e una che ha solo review da 4 o 5 stelle, preferirai istintivamente la seconda. Di base, il credito sociale allarga questo concetto che ha radici nella stessa natura umana.

Social Credit in Cina

L’idea del Social Credit cinese è stata pubblicata dal governo il 14 giugno 2014, grazie al documento ufficiale denominato “Planning Outline for the Construction of a Social-Credit-System (2014-2020)” (link ufficiale, in cinese). Ricercando online una traduzione in inglese mi sono imbattuto in quella di China Copyright and Media (dalla Cina potrebbe servire un VPN per accedervi), che ai fini dell’articolo prenderemo per buona ed affidabile ma sinceramente non avevo voglia di mettermi a controllare parola per parola.

I Punti Salienti del Social Credit Cinese

  1. Il Social Credit System è un importante componente per lo sviluppo del socialismo di mercato cinese
  2. É la base scientifica (questo termine appare diverse volte) per la creazione di una società armoniosa (altro termine usato spesso)
  3. Il sistema (del Social Credit) serve a premiare la sincerità (e i comportamenti virtuosi) e punire la non-sincerità (e i comportamenti dannosi)
  4. Non solamente i singoli individui avranno un proprio punteggio di Credito Social, ma soprattutto le aziende e gli enti pubblici
  5. Gli enti pubblici e i suoi dipendenti, così come i rappresentati del partito, saranno i primi a doversi dotare di questo sistema di Social Credit, in modo da garantire la trasparenza e l’onestà delle scelte e delle persone. Immagino sia anche per dare un taglio al clientelismo, ed aumentare l’efficienza del settore pubblico. (Nel documento si legge letteralmente: “improve government credibility, establish an honest image of an open, fair and clean government”)
  6. Per le persone fisiche, un passaggio molto interessante è sicuramente ” establish online credit evaluation systems, evaluate the credit of the operational behavior of Internet enterprises and the online behavior of netizens, and record their credit rank. […] Establish online credit black list systems, list enterprises and individuals engaging in online swindles, rumormongering, infringement of other persons’ lawful rights and interests and other grave acts of breaking trust online onto black lists”
  7. La creazione di un sistema e di una società basati sulla sincerità, l’auto-disciplina e la crescita morale
  8. Il sistema del Social Credit servirà anche per la creazione di uno standard internazionale, che favorirà l’interazione fra nazioni

Ho creato un documento word con i ritagli dei passaggi in inglese che ho ritenuto più importanti, creando una sorta di riassunto per ogni parte del Planning Outline, a seguire c’è la versione inglese intera e quindi quella originale in cinese. Per scaricare il file, basta inserire il tuo nome ed email nel form qui sotto:

La mia interpretazione

Ora, dopo aver letto l’intero Outline, ho capito molto di più riguardo cosa c’è dietro l’idea del Social Credit.

La mia personale interpretazione è che la creazione di questo sistema ha un duplice aspetto: il primo, è quello di dare una base di dati (quello che nel documento viene appellato come “scientifico”) alla naturale predisposizione umana a ritenere una persona più o meno affidabile e più o meno onesta; il secondo, è che questo sistema voglia soprattutto colpire le aziende e i cittadini disonesti.

Su questo ultimo punto, c’è un chiaro elenco nel Outline che va ad analizzare vari settori fondamentali (da quello minerario a quello finanziario). Sono sicuro al 99.99% che l’intenzione del governo cinese è quello di usare questo sistema di Credito Sociale per andare a colpire aziende che compiono frodi o che non rispettano le norme igieniche o di sicurezza ambientale, giusto per citare alcuni esempi, e premiare quelle virtuose.

Un settore che sicuramente necessita questo tipo di controllo è quello del cibo e bevande. Fin troppo spesso abbiamo sentito di scandali alimentari o dell’eccessiva diffusione di alcolici falsi. Il Social Credit potrebbe risolvere entrambi i problemi.

Ma invece cosa comporta per noi comuni mortali?

Sesame Credit (la risposta di Alibaba)

Il colosso Alibaba, è stata la prima società privata ad implementare la richiesta del governo centrale creando il proprio sistema di social credit, denominato Sesame Credit (o come li chiamo io: Punti Sesamo).

Il sistema del Sesame Credit è stato creato da Ant Financial Services Group, facente parte di Alibaba. Ogni utente può accumulare punti utilizzando diversi servizi del gruppo Alibaba, ad esempio facendo acquisti su Taobao, oppure usando il sistema di pagamento online Alipay (in cinese Zhifubao) e tanti altri.

Ciò che diventa chiaro grazie all’esperienza degli ultimi mesi, è che chi ha più di un tot di Punti Sesamo (generalmente più di 600), può usufruire di servizi scontati o ottenere altri benefit. Un esempio lampante si ha per l’utilizzo di prodotti della share economy, come i power bank condivisi o le biciclette in bike sharing: gli utenti con più di 600 punti sesamo non hanno bisogno di lasciare la cauzione in deposito.

Al tempo stesso, sappiamo che l’idea delle “garanzie” per ricevere un prestito dalle banche è superata. Oramai ci sono altri dati da poter osservare per determinare se una persona è un debitore affidabile o meno, come ci spiega chiaramente quest’altra TED Talk del 2016.

Leggendo i terms and conditions (link in cinese) del servizio di Sesame Credit, non ci sono riferimenti a controlli di attività da parte degli utenti sui social network, a differenza di ciò che viene millantato da diversi articoli apparsi nei giorni passati.

Ma ci sono altri pericoli?

Spia i tuoi vicini

I cinesi sono dei gran pettegoli (non che noi italiani siamo da meno), e per fare un esempio scontato, anche se conosco solo due o tre persone nel mio isolato, mi capita di parlare per la prima volta con delle persone e sentirmi chiedere conferma se sono io “l’italiano con il cane grigio“. Alle volte neanche chiedono: affermano. La rete sociale qui porta ad osservare e a condividere informazioni in maniera naturale. La pressione sociale è altissima e serve anche a tenere sulla “retta via” i cittadini. Ora, ancor di più!

L’altro giorno ho scaricato l’app 朝阳群众 chaoyang qunzhong (gente di Chaoyang), che serve a denunciare qualsiasi irregolarità che avviene nel distretto di Chaoyang, dove abito. Ho creato un profilo ed ho ottenuto punti sulla base di semplici azioni come modificare il mio nickname, aggiungere una foto profilo etc. Ma il modo migliore per ottenere punti è quello di fare delle denunce per atti più o meno gravi. L’APP è collegata direttamente con la polizia locale (che l’ha sviluppata) e che quindi può intervenire prontamente in caso di necessità. Una volta che si hanno abbastanza punti, questi possono essere convertiti in premi.

Ora, l’APP non è completa, il negozio per la trasformazione dei punti in premi non è accessibile. Al tempo stesso, l’iscrizione non richiede l’inserimento di dati di riconoscimento (ID o passaporto) ma solo del numero di telefono (che comunque è legato al passaporto).

Questa applicazione non credo sia collegata in alcun modo al Social Credit, per ora, ma potrebbe esserlo in futuro. Anche questo sarà un modo per ottenere punti denunciando comportamenti scorretti, e chi verrà ritenuto colpevole di infrazioni, vedrà il suo credito diminuire.

Social Credit: sistema in fase di miglioramento

Ora come ora, il sistema è lontano dall’essere completo. Come si vede dall’esempio dell’APP Chaoyang Qunzhong, non siamo ancora arrivati a degli strumenti completi, ma il piano definito dalle Outline del 2014, indica il 2020 come data ultima per essere dotati di tutti gli strumenti atti a utilizzare in maniera capillare il sistema di Credito Sociale.

Al momento, a parte Alibaba, gli altri grandi giganti del tech, Tencent e Baidu, sono ancora sprovvisti di un sistema a punti. So che Tencent / WeChat è in fase beta, mentre di Baidu non so ancora nulla, mea culpa.

Per questo motivo, in questo preciso momento l’unico “Social Credit” è quello dato dal Sesame Credit. Ovviamente essendo un sistema di punteggio di una azienda privata, premia la fedeltà dell’utente in base all’utilizzo che questo fa dei servizi facente capo dal gruppo Alibaba, come si può approfondire leggendo questo articolo di un ragazzo che ha migliorato il proprio punteggio dimostrandosi più fedele ai servizi Alibaba.

Come dal documento delle Outline, presumo che il sistema futuro sarà una commistione di pubblico e privato. Verrà creato un sistema centrale statale, che raccoglierà i dati di ognuno di noi (e soprattutto delle aziende), sia grazie alle nostre interazioni col pubblico, come non pagare le tasse, ricevere una multa o denunciare il comportamento scorretto di un vicino; sia dal settore privato, come pagare con Alipay.

Social Credit: le mie conclusioni

Quindi, questo sistema è “buono o cattivo”?

La mia risposta è che è uno strumento, e come tutti gli strumenti è neutro. Solo noi uomini siamo in grado di usarlo per fare del bene o del male.

Detto questo, personalmente ho una visione piuttosto positiva. É ovvio che vedo delle possibili implicazioni pericolose, come la possibilità di controllo da parte di un governo centrale rispetto ai comportamenti dei cittadini. Da un giorno all’altro possono cambiare le regole che indicavano un’azione come giusta o sbagliata, come ad esempio comprare prodotti importati dall’America. Oppure, cosa succede se un gruppo di utenti decide in maniera unanime di dar contro una persona specifica denunciandola in N modi, così come accade oggi con le critiche mirate sui social network?

Ma in questo periodo storico, vedo molti più aspetti positivi riguardo il suo utilizzo. Come ho già spiegato durante l’articolo, uno su tutti è la possibilità di avere un’amministrazione più trasparente. Un altro è il maggior controllo su aziende che producono prodotti non conformi, che mettono in commercio cibo avariato, o che inquinano aria e suolo non rispettando le relative leggi. Parlando di conseguenze sui privati cittadini, si può utilizzare il sistema per vietare l’accesso ai treni ad alta velocità a chi in un precedente viaggio abbia compiuto delle infrazioni, come si evince da questo articolo (che però ha voluto optare per un titolo sensazionalistico che distorce la realtà).

Di per sé, esiste già un “credito sociale” che ognuno di noi ha all’interno del suo circolo di conoscenze, questo sistema lo porta all’evoluzione con base di dati e non solamente “a sensazione” o “per sentito dire”. Inoltre è un sistema molto più completo, che prende in considerazione diversi aspetti della vita di ognuno di noi, dal volontariato al non attraversare col rosso (e Dio solo sa quanto hanno bisogno di rispettare il codice della strada).

Ma queste sono solamente le MIE considerazioni. Tu cosa ne pensi? Sei favore o contrario all’implementazione di questo sistema di Social Credit? Rispondi nei commenti e ricordati di condividere l’articolo sui social network!