La censura su weibo di pornografia e violenza non sono una novità, come non lo è il fatto che si tenga l’omosessualità lontano dai riflettori, ma i netizen cinesi non sono d’accordo, soprattutto sull’ultimo punto.

E’ del 13 aprile il post degli amministratori di Weibo che recita:

#微博社区公告#为了进一步营造晴朗和谐的社区环境,微博根据《网络安全法》等法律法规的要求,严格履行企业主体责任,现开展为期三个月的针对违规漫画、游戏及短视频内容的集中清理行动。”

“Per procedere nella costituzione di un ambiente sociale armonioso e sereno, Weibo, in ottemperanza alla legge sulla sicurezza web, e per portare avanti severamente le proprie responsabilità aziendali, da ora e per tre mesi procederà alla pulizia di contenuti come cartoni animati, video e videogiochi non conformi alle regole”.

Ma quali sono questi contenuti non conformi alle regole?

Contenuti a carattere pornografico, omosessuale o particolarmente violenti. La censura cinese ha già preso di mira giochi come GTA, ovvero tutti quei videogames che trattano contenuti violenti come mafia o mercenari. Non so se anche PUBG, gioco particolarmente amato dai cinesi che hanno invaso i server di tutto il mondo, sarà colpito da questo provvedimento.

Quello che è certo è che se per la violenza e la pornografia le reazioni sono state blande, con utenti che si lamentano di non poter accedere a contenuti per maggiorenni e di essere trattati come bambini, per la censura esplicita sull’omosessualità il messaggio non è stato accettato ben volentieri.

Technode e Whatsonweibo riportano notizia di hashtag come #sono gay# (chiaramente in cinese) o #sono illegale#, scritti e condivisi centinaia di migliaia di volte, prima di essere definitivamente censurati.

Niente di nuovo sotto il sole quindi per quanto riguarda questi argomenti sensibili. Certo è che gli utenti cinesi non sono più così silenziosi. I giovani fanno spesso sentire la propria voce, anche se inutilmente, su questioni che riguardano la loro vita personale.

I social cinesi funzionano così, quando un contenuto è fuori legge viene prontamente censurato. Ma se ti trovi in Cina e vuoi accedere liberamente ai contenuti su internet, forse hai bisogno di un VPN.

Ho ricevuto un’offerta che condivido volentieri, per un abbonamento di 3 anni a NordVPN (qui una breve intro) a soli 99 dollari, circa 2.75 dollari al mese. Puoi trovare l’offerta qui.