Xiaomi è arrivata in Italia. L’apertura del primo store a Milano è imminente. Domani, 26 maggio 2018, il primo store sarà inaugurato con un evento nel centro commerciale di Arese, Milano, alle 11.30 (Indirizzo completo: Via Giuseppe Eugenio Luraghi, 11, 20020 Arese MI).
E’ probabile che la calca sia di dimensioni non indifferenti, anche grazie alla promozione aggressiva proposta da Xiaomi in questi giorni, con gare a premi, regali e altri gadget per i partecipanti più affiatati e veloci.
Per l’occasione abbiamo intervistato il responsabile dei MiStore in Italia, Francesco Zhou.
Xiaomi arriva in Italia e per i consumatori di prodotti tecnologici è sicuramente una grande notizia. Come mai nel 2018 Xiaomi ha deciso di investire nel Bel Paese?
Nel 2017 Xiaomi ha lanciato l’espansione internazionale nell’europa dell’ovest, a cominciare dalla Spagna col primo negozio a Madrid a Novembre 2017. A marzo c’erano già 5 negozi in Spagna, tra cui uno a Barcellona. Dal successo spagnolo è partito il progetto di espandersi in tutta l’Europa dell’ovest, includendo l’Italia come mercato imprescindibile.
Raccontaci un po’ delle persone dietro il progetto e/o del team che lo gestisce.
Il distributore ufficiale era già pronto da Novembre, ha un ottimo rapporto con Lei Jun (fondatore di Xiaomi), che di solito lavora solo con persone ed aziende che conosce personalmente e di cui si fida. Io sono entrato come GM dei MiStore Italia. Il team è già bello grande (circa una trentina di persone a Milano) e lavora a pieno regime, con entusiasmo.
La community di MiFans italiana è già molto attiva. Quanto ha contribuito l’attenzione italiana per Xiaomi alla decisione di entrare nel mercato con un investimento diretto?
Nel 2017 Xiaomi è entrata nell’offline, diventando omnichannel. L’espansione è avvenuta prima nei Paesi in via di sviluppo, muovendosi a macchia di leopardo soprattutto nel Sud Est Asiatico, per poi puntare poi ai Paesi più ricchi. Sicuramente la fanbase Italiana è stata un elemento tenuto in considerazione per la strategia di espansione. Xiaomi non è entrata come investimento diretto, c’è un partner che gestisce il mercato locale, come negli altri Paesi.
Su quali prodotti punta principalmente Xiaomi nel mercato italiano?
Xiaomi ha più di 2000 prodotti e li vogliamo vendere tutti. Partiamo con un primo mix di un centinaio di prodotti. Vendiamo dai cellulari ai monopattini elettrici, dagli auricolari agli speaker, dai prodotti per la cottura del riso agli smartwatch. Sicuramente i cellulari sono più in vista e più di impatto per il pubblico ma noi non ci concentreremo solo su di essi. Il nuovo Mi Mix2s sarà probabilmente uno dei nuovi prodotti più promossi ma, ripeto, puntiamo a vendere tutti i prodotti IoT di Xiaomi, i fan rimarranno impressionati dalle possibilità che offriamo.
Oltre che nella vendita, possiamo aspettarci investimenti anche nella ricerca e sviluppo in Italia?
Penso di sì, ma non nel modo classico. Siamo tra le poche aziende di queste dimensioni posizionata nell’ IoT e nella domotica. Lo Xiaomi Ecosystem è unico sia come assortimento che come Business Model. In Xiaomi è difficile che si investa nel R&D in modo “classico”. Quando c’è bisogno di un determinato prodotto nuovo, invece di creare un gruppo di R&D apposito, con tutte le spese ed i rischi che ne conseguono, Xiaomi preferisce trovare l’azienda che ha la tecnologia e le skills per creare quel prodotto nel migliore dei modi e, mettendo a disposizione la propria piattaforma e la propria rete di vendita, fa in modo di svilupparlo in sinergia con l’azienda e metterlo sul mercato, facendo crescere anche il partner di conseguenza. Se in Italia ci saranno aziende specializzate nello IoT, che possono proporre prodotti competitivi, credo che Xiaomi non esiterà ad investire.
A prescindere dalla ricerca e sviluppo, Xiaomi ha comunque un piano di espansione per l’Italia non indifferente, puntiamo ad aprire tra i 20 ed i 30 store nei prossimi mesi/anni.
Qual è la strategia che adotterete per conquistare i clienti italiani e farvi largo tra la concorrenza aggressiva che caratterizza il settore?
Tecnologia accessibile a tutti. Cosa vuol dire? A Pechino, in Cina in generale, si vendono molti prodotti per la purificazione dell’aria domestica. Quando abbiamo iniziato a vedere questi prodotti i prezzi erano alti: 10000-15000 rmb per una tecnologia che costa un decimo, forse anche meno. Xiaomi è entrata nel settore proponendo un prodotto di ottima qualità a prezzi talmente inferiori che il mercato non ha potuto non dare un feedback positivo.
La strategia quindi è quella di eliminare tutti i margini ed i costi inutili, tenendo un prezzo basso e rendendo le nuove tecnologie accessibili a tutti. La regola aziendale prevede che se il prezzo di un prodotto presenta un margine per l’azienda superiore al 5%, Lei Jun deve firmare di persona una liberatoria. Questo perché prima di firmare lui verifica che effettivamente non sia possibile vendere ad un prezzo inferiore. L’impegno di Lei Jun verso i propri clienti è quello di non vendere prodotti inutilmente cari, e su questo principio ha fondato il proprio successo.
Cosa ci puoi dire dell’apertura?
Sarà una festa bellissima ed un momento di aggregazione e gioia per tutta la comunità dei fan di Xiaomi, oltre che per tutti gli utenti che ancora non conoscono bene l’azienda ed i prodotti. Aspettiamo tra le 4 e le 5 mila persone per l’evento. Ci saranno premi e regali che abbiamo già annunciato su Facebook. Ricordiamo l’indirizzo Via Giuseppe Eugenio Luraghi, 11, 20020 Arese MI.
Insomma, si prospetta un’apertura col botto ed un’espansione rapida di Xiaomi in Italia. Per chi non dovesse conoscere i prodotti Xiaomi, segnaliamo quelli più in vista, che tra l’altro ora si trovano a prezzi più bassi rispetto al solito. Potete comprarli direttamente nello store di Milano in promozione (per chi non potesse recarsi ad Arese, mettiamo anche dei link da cui è possibile acquistare):
Il Mi Mix 2S (clicca qui per acquistarlo a prezzo scontato): uno smartphone di fascia alta, molto curato nel design (scocca in un particolare materiale ceramico nero o bianco), e con caratteristiche tecniche da top di gamma: processore Qualcomm Snapdragon 845, fino a 6GB di RAM e 128GB di ROM, doppia fotocamera posteriore con funzioni di intelligenza artificiale per migliorare gli scatti. Mi MIX 2S è disponibile in Italia in due versioni: 6GB + 64GB e 6GB + 128GB, rispettivamente a 499,9€ e 599,9€, nei colori bianco e nero.
Il RedMi Note 5 (clicca qui per acquistarlo a prezzo scontato): Smartphone di fascia media ma con un prezzo che conquisterà anche chi non è disposto a spendere una fortuna per uno smartphone. Qualcomm Snapdragon 636 (vista sul recente Asus Zenfone 5) garantisce potenza adeguata con consumi contenuti. Doppia fotocamera con aiuto di AI per gli scatti, che garantisce una buona qualità per il prezzo a cui si posiziona questo dispositivo. Sul davanti, la camera frontale è dotata anche di Led per gli scatti notturni. accanto alla camera. Redmi Note 5 è disponibile in tre colori: Blu lago, Oro e Nero. Due le versioni: 3GB + 32GB a 199,9€ e 4GB + 64GB a 249,9€.
Mi Electric Scooter (clicca qui per acquistarlo a prezzo scontato): Intuitivo e facile da usare, con batteria a lunga durata di 30 km, doppio impianto frenante, questo monopattino elettrico dal design pieghevole e portatile potrebbe apparire sulle strade italiane sempre più spesso. Con un prezzo competitivo di soli 349,90 euro promette infatti di diventare un prodotto di moda molto presto.
Tra i prodotti chiave esposti sulla homepage del sito Xiaomi troviamo anche: MiBox, MiBand 2 e MiBody composition scale. Ricordiamo che tutti i prodotti sono integrati tra loro e offrono un’esperienza IoT a 360 gradi. Per ora non si vedono i Notebook della Xiaomi, già molto venduti in Cina, dal design molto simile a quello dei corrispettivi Apple, ma attendiamo impazienti.
Andrai all’apertura del primo MiStore in Italia? Cosa pensi dei prodotti Xiaomi, sei pronto ad acquistarli? Facci sapere il tuo pensiero nei commenti e non dimenticarti di condividere l’intervista!