E’ di ieri la notizia di un istituto scolastico di Hong Kong che ha deciso di abbandonare l’insegnamento delle materie utilizzando caratteri tradizionali.

Non è certo una novità, Hong Kong sta cambiando e cambierà molto nel corso dei prossimi anni. Uno degli aspetti che potrebbe cambiare radicalmente è l’utilizzo della lingua. Le lingue ufficiali ad Hong Kong sono il Cinese e l’Inglese, con una prevalenza di popolazione che parla il cantonese. Il mandarino, anche se non dominante, è generalmente capito e parlato. La differenza con la Cina continentale sta nel fatto che i caratteri utilizzati sono quelli tradizionali.

Con gli anni però sempre più cinesi provenienti dal continente si sono stabiliti ad Hong Kong. L’influenza del governo centrale cinese è sempre più forte, come testimoniato anche dalle proteste che sono avvenute in questi anni. C’è un diffuso timore, in una parte della popolazione di Hong Kong, verso questa tendenza. Questo timore è stato manifestato anche attraverso un film, uscito qualche anno fa.

Ten Years è un film del 2015, che prevede un futuro prossimo al limite del distopico, in cui Hong Kong sarebbe praticamente passata totalmente sotto l’influenza del governo centrale cinese, perdendo molta della propria identità. Lasciando da parte qualsiasi opinione sulla fondatezza dei timori degli hongkonghini, c’è un aspetto del film che sembra effettivamente avverarsi.

Nel film infatti il Cantonese viene demonizzato e chi non parla Mandarino rischia di rimanere ai margini della società. Questo processo, in maniera meno catastrofica di come dipinta, è già iniziato, vista la diffusione sempre maggiore del Mandarino. Chissà però se in 10 anni effettivamente possiamo aspettarci una Hong Kong che scrive in caratteri semplificati, o se i “due sistemi” continueranno a “coesistere armoniosamente”.