La diffusione dell’AIDS in Cina è costellata di storie un po’ strane. Qui parliamo di un fenomeno relativo di cui si è parlato molto ultimamente.

I primi casi di HIV/AIDS in Cina vengono riportati a partire dal 1985, da allora il numero di casi è salito molto e sembra salire ogni anno, pur rimanendo una porzione abbastanza piccola della popolazione.

I gruppi più a rischio nell’immaginario comune sono i tossicodipendenti e le persone che hanno donato o ricevuto sangue o plasma nei decenni addietro, oltre agli uomini che hanno spesso rapporti omosessuali non protetti. Ma pare che alcuni dati puntino il dito soprattutto verso i rapporti eterosessuali non protetti, forse complice la scarsa educazione sessuale dei cinesi.

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Whatsonweibo ha posto l’attenzione, nei giorni scorsi, anche al rischio di contagio tra gli anziani, poco attenti al problema delle malattie sessualmente trasmissibili e alle relative contromisure. Nell’articolo viene evidenziato come tra gli anziani di Hangzhou i casi siano triplicati negli ultimi tre anni.

Ultimamente però circolano tra i momenti di WeChat alcune notizie piuttosto scioccanti, che parlano di individui affetti da HIV che provano deliberatamente a infettare altre persone, per vendicarsi di torti ricevuti da qualcuno o dalla “società” (io direi semplicemente per pura follia).

In gruppi WeChat sono spuntati annunci di vendita di sangue infetto, garantito al 100% con analisi alla mano, per chi volesse comprarlo e vendicarsi su qualche povera anima indifesa.

aids in cina wechat

C’è chi si vanta con amici di aver infettato più di 40 persone, o chi subito dopo un rapporto occasionale scrive su WeChat di aver “infettato un’altra ragazza con successo”. Alcune di queste persone si preparano ad infettare con strategie collaudate, come bucare i preservativi da utilizzare oppure toglierseli direttamente durante un rapporto “doggy style”, senza che la partner se ne accorga. Cose da far venire la pelle d’oca.

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Insomma si tratta di un fenomeno probabilmente ristretto ma comunque molto preoccupante. L’HIV/AIDS costringe le persone ad una vita infernale e, con il tipo di sanità di cui si “gode” in Cina, le condizioni per un malato possono essere davvero orribili. 

Si raccomanda la massima attenzione a chi ha spesso rapporti occasionali con persone sconosciute o quasi, a chi in qualche modo si trova a sfruttare la prostituzione locale, chi ha rapporti non protetti in generale. Anche chi usa le protezioni dovrebbe comunque stare attento/a alla qualità dei preservativi utilizzati o delle protezioni scelte in generale.