Raccogliamo in questo articolo i messaggi di resoconto preparati da Vilma per parenti ed amici in Italia, con gli aggiornamenti salienti della situazione coronavirus a Pechino.

Lunedì 3 febbraio:

Il video di ABCina del 3 febbraio

Allora siccome whatsapp sembra funzionare di più rispetto ad altri periodi vi scrivo 4 righe qui perchéalcuni amici non hanno wechat…forse scriverò più di 4 righe😊.
Qui vita da casa, ma proprio- proprio chiusi fra le 4 mura.
Da quando sono arrivata vedo il fuori da dentro, cioè vedo cielo, alberi e strada dalla finestra.
Del resto il piccolo è raffreddato con tosse, niente di preoccupante. Muco a gogò e tosse che se gli viene un accesso appena dopo mangiato vomita l’ultimo boccone…sapete come fanno i bambini? Ma è vivace e richiede attenzione tutto il giorno e noi giochiamo qui in questo spazio esiguo da mattina a sera.
Ieri era talmente preso dal gioco che ha saltato anche il sonnellino pomeridiano.
Ci sta addosso e saremo fortunati se non ci beccheremo anche noi tosse e raffreddore…la vedo dura e vi dirò i prossimi giorni.
Sandro è l’unico che esce per fare 4 passi col cane.dice che in giro fino adesso c’è stata poca gente, ma ieri sera abbiamo sentito i vicini tornare, prima era il silenzio assoluto mentre adesso qualche rumore nel palazzo si avverte.
Il traffico in macchina nel quartiere è limitato ma hanno chiuso tutti gli accessi allo Sanyuanli XiaoQu ( che è il nostro quartiere) ci sono solo 2 entrate presidiate da controlli. Dovete sapere che tutto il quartiere è racchiuso da cancelli come le nostre inferriate che circondano le villette o i palazzi, qui è un quartiere intero racchiuso con generalmente 4-5ingressi con sbarre e l’omino che le alza all’arrivo di auto dei residenti o degli esterni che devono pagare se si fermano oltre un tot di minuti. Da qualche gg Jacopo ha detto che ,appunto, gli accessi a tutto il quartiere sono solo 2 con presidio di controllo e chi entra a piedi con valigie al seguito viene fermato e controllato e dichiarare da dove provengono e viene loro preso l”indirizzo di casa.
Anche noi sull’aereo abbiamo compilato un questionario simile che ci chiedeva nome e Dove alloggeremo con tanto di indirizzo , Il n.di passaporto, e se siamo stati a Wuhan. Ed anche con che volo o mezzo siamo arrivati fin qui… poi abbiamo consegnato il foglio firmato in immigrazione all’aeroporto e ci hanno misurato la temperatura ( veramente a me no, solo a Sandro…boh!)
Quindi oggi , che doveva essere la ripresa ufficiale delle attività, vedremo se il traffico è un po’ aumentato.
Come detto io da qui non posso accorgermi perché il quartiere è chiuso …comunque anche il solito “traffico” di persone che vanno e vengono per la spesa e attività quotidiane non c’è .la strada che vedo è deserta. Anche il servizio KuaiDi (equivalente ai nostri BRT o simili che ci consegnano a casa i pacchetti di acquisto on line) é nullo . Anche la spesa online, che qui va alla grandissima, è rallentata, non sapendo con precisione da dove arrivano le merci.
Un bel casino economico.
Un amico ricercatore di Jacopo ha detto che “tanto rumore ma questa non è che una influenza con pericolosità per soggetti deboli” come i fatti sembrano dimostrare per i decessi che si sono avuti fino ad ora.
Non che non ci voglia attenzione, la polmonite virale non è da sottovalutare, ma non dovrebbe spaventare così tanto. Il problema era non conoscere il tipo di virus, dico “ERA” perché sembra che in Italia allo Spallanzani sia stato isolato grazie alle nozioni condivise dalla Cina con il mondo scientifico internazionale.
Vi saluto tutti, scusate le tante parole ma a me è servito per passare un po’di tempo.
Un abbraccio.

P.s. sono uscita a fare spesa , il supermercato era pieno sia di merce che di gente. Le strade con pochissimo traffico, discreti pedoni con le borse di spesa colme…
Tutte le persone con mascherine, nessuno escluso anche le cassiere e addetti supermercato.
Forse sarà meglio uscire in orario più tardo quando si può far la spesa con più calma, stamattina ho dovuto faticare non poco negli spazi ridotti delle corsie del supermercato.
E adesso speriamo che WhatsApp me la mandi buona e vi faccia arrivare il mio scritto.

Lunedì 10 febbraio:

Il video di ABCina del 10 febbraio.

Nono Giorno dal mio arrivo in Cina.

Ciao a tutti.
Fuori da due giorni brilla il sole, il cielo è stato azzurro fino ad oggi quando, appena sveglia, mi sono accorta della gran quantità di inquinamento. Il mio termometro sono i grattacieli che in linea d’aria saranno a meno di 1 km. Quando li vedo limpidi, come nei giorno scorsi, vuol dire che i pm10 sono bassissimi, quando li vedo annebbiati so che l’inquinamento è salito, quando non li vedo affatto , come oggi, non so cosa pensare, certamente niente di buono per l’aria pechinese.
Qui si continua a stare in casa, senza soluzione di continuità. Sembra che il governo abbia allungato ancora ( almeno fino al 17) la pausa dal lavoro e da tutte le attività. Si calcola che devono ancora rientrare in città circa 8 milioni di persone quindi il governo si cautela allungando il periodo di vacanza forzata.
Questo da un sito ufficiale di Pechino:
8/2/2020 The Big Return: As of Feb 2, Beijing still had an estimated 8 million residents (of its 21 million or so population) that have yet to return to the capital. The combination of extended holidays, public transport restrictions, school postponements and work from home arrangements have eased the mad rush back.”
Detto ciò, ieri sono stata di nuovo a far spesa ( unica attività che mi spinge fuori casa come le persone che incontro con le borse colme di spesa) ed ho trovato il supermercato chiuso su 2 entrate /uscite ( ce ne sono 3) lasciando aperta solo la principale che era presidiata dalla polizia che misurava la temperatura all’ingresso,
Il supermercato è appena 100 mt fuori dal quartiere ( vi ricordate che vi ho detto che è chiuso da cancelli di cui solo 2 sono aperti e presidiati?) Al rientro nel quartiere dopo la spesa ci hanno fermato ( eravamo io, Sandro e Doudou, il cagnolino senza cappottino😉)abbiamo dovuto presentare il passaporto e dichiarare in quale appartamento eravamo e in quanti siamo dentro casa. Per fortuna i numeri li so in cinese, l’indirizzo pure😁. Poi mi hanno indirizzato da una signora parlante un po’ inglese che mi chiedeva conferma delle mie dichiarazioni. A quel punto Ci hanno lasciato una tessera a testa per entrare e uscire dal quariere le prossime volte.
Non spaventatevi per tutta questa prassi, io sono sicura che tutto questo serve al contenimento del propagarsi del contagio il più possibile. A Pechino non si sente di particolari aumenti di malati o decessi . A tutt’oggi su una popolazione di 21milioni di abitanti sono stati riscontrati 326 casi di cui 37 guariti e solo 2 decessi. (sono fonti ufficiali, non riesco a mandarvi le foto del grafico che arriva a Jacopo con l’aggiornamento 2-3 volte al giorno ed i numeri che sto riportando riguardano la data di oggi con il rilievo dati alle 13,35).
In tutta la Cina ci sono 37251 casi confermati e 28950 sospetti con 812 morti totali.
Vorrei che leggeste questi numeri in proporzione al miliardo e mezzo di popolazione cinese totale.
Dico ciò perché mi pare che in Italia si stia facendo un gran casino di disinformazione e lo dico non certo per sminuire un contagio che preoccupa la Cina e il mondo intero. Qui le precauzioni, che si stanno prendendo in modo giustificato, avranno una ricaduta dura sull’economia di questo paese, allo stesso tempo non vedo tutto il problema di evitare i cinesi o i ristoranti e negozi cinesi in Italia e mi chiedo costantemente “perché??”.

Mercoledì 12 febbraio:

Non ci sono grosse novità su questo fronte.
Potrei parlarvi del tempo, come si fa di solito per introdurre un discorso quando non si hanno troppe novità da dire. Ma ci proverò…sia a dirvi del tempo che a darvi qualche notizia.
Il tempo è bello, ( so che anche li non ve la passate male) le temperature si fanno più miti, l’inquinamento però rimane altissimo e il depuratore d’aria in casa va tutto il santo giorno.
Di nuovo potrei raccontarvi che sto imparando a vivere la clausura. Quando uno vi dovesse chiedere ” chissà come di sta 24 ore su 24 chiusi in casa ?” dategli il mio numero di telefono.
Ebbene Si, siamo ancora chiusi tranne qualche “toccata e fuga” per gli approvvigionamenti di verdura , frutta e cibarie varie, direi che i miei passi sono paragonabili a quelli tra la casa e l’orto.
Non c’è ancora alcuna attività in ripresa, le presenze in strada sono ancora ridotte e la vita del quartiere è rallentata.
Non ci sono notizie particolarmente allarmanti per la città di Pechino anche se i numeri che sicuramente avrete visto in Italia parlano di morti in aumento. Vi dicono anche quanti sono guariti? Perché è interessante anche questo non vi pare?
I numeri chiaramente sono saliti e, a oggi 12 febbraio, sono ufficiali i seguenti che riporto sotto (riguardano ovviamente tutta la cina)

44763 contagiati confermati
16067 con sospetto contagio
8204 con criticità
1115 deceduti
5034 guariti

Lo so che vi state spaventando, soprattutto se vi dico che Sicuramente i morti saranno in aumento ma a oggi, sappiate, la curva di questi dati sta decisamente diminuendo. Vi allego di seguito il grafico, per chi legge questo mio resoconto su wechat, mentre mi spiace chi mi leggerà su WhatsApp in quanto per loro non ho possibilità di postare immagini.
faccio presente che I numeri sul grafico e quelli riportati da me qui sopra sono leggermente differenti sulla prima e ultima voce in quanto il grafico di riferisce a ieri mentre i dati sopra mi sono stati dati da Jacopo che li ha su una app che lo aggiorna in tempo quasi reale.
Nella città di Pechino, come dicevo, non è cambiato sostanzialmente il dato che vi ho dato i gg scorsi.
La nota ufficiale di oggi è riportata con queste parole:
” The city’s number of new infections has been on the decline since reaching a peak of around 30 on Feb 2; that’s a 10-day trend downward. We’ve had 3 deaths so far and 48 dismissed from the hospital — so the death rate per confirmed outcome is 5.9%; if you’d like to take a rosier view, we could look at deaths (3) per confirmed cases (342), which gives us a 0.9% death rate.”

La situazione peggiore si riscontra, ovviamente, nella regione dello Hubei dove di trova Wuhan, e da dove tutto è partito. Qui si concentrano i dati più rilevanti.
Praticamente nello Hubei si contano 33366 degli infettati.
La regione infatti è quarantena da settimane e vive la maggior criticità riguardante il contagio, Sia per numero di malati che, potete immaginare, per personale sanitario allo stremo.

Ad alcuni di voi ho già spedito l’articolo molto interessante del presidente della camera di Commercio italiana a Pechino.
Non so purtroppo da quale quotidiano sia stato tratto l’articolo ma il titolo dice tutto ” le nostre imprese hanno voglia di ripartire,
L’Italia non contribuisca a diffondere panico”
Perché si, l’Italia ( certo non solo lei) sta facendo una pessima figura soprattutto bloccando totalmente i voli che stanno creando caos e problemi anche ad aziende italiane basate in Cina.

Ritornando a Pechino noi, come già detto in precedenza, siamo tranquilli , e svolgiamo la nostra giornata in casa come consigliato. Strano ma vero non riusciamo ad annoiarci, sarà che abbiamo un meraviglioso bambino di 2 anni e mezzo che ci tiene impegnati al massimo?😊
Cosi qui trovo anche il tempo di cucinare italiano: pasta e fagioli, spaghetti al tonno e olive, minestrone, budini di cream-caramel e crostate ai mirtilli. Ehi…ma non tutto in una volta!
Cosi vedremo se oltre a bruciare 2 calorie al giorno introducendone 2000 riesco lo stesso a non aumentare di peso.
Se ce la farò e volete sapere come fare contattatemi in privato.😁

Vi abbraccio tutti, non preoccupatevi troppo, guardate con fiducia ciò che si sta facendo qui e non crediate troppo a quello che vi dicono lì….e Andate in un ristorante cinese e mangiate senza problemi.

Giovedì 20 febbraio:

Il nostro video del 20 febbraio.

Ventunesimo giorno dal mio arrivo in Cina

Si sta ancora tra quelli sospesi nonostante le varie
attività siano in (lentissima) ripresa. Nella zona dove abitiamo rivediamo il traffico cittadino in modesto aumento, si inizia a veder circolare anche qualche taxi. Aumentano anche le presenze nel piccolo parco sottocasa: c’è qualche ragazzetta che di solito non si vede mai perché impegnata con la scuola, alcune mamme con bimbi piccoli e , come sempre, gli anziani.
Presenze sempre in modalità ridotta, ma è come se si percepisca la volontà di tirarsi fuori da questa situazione.

Anche questo articolo su The Beijinger conferma le mie impressioni:
“Center of Town Shows Signs of Life: Dongcheng and Xicheng, the two districts in the geographic center of the city, are showing signs of slowly returning to normal. Vehicular and pedestrian traffic is heavier by the day, with lots of local residents walking around either shopping or taking in yesterday’s bout of very fresh air.”

Dopo giorni che la situazione infetti non cambia ( almeno a Pechino) mi sembra di avvertire meno tensione in giro.
4 gg fa vi avevo comunicato questi dati riguardanti tutta la Municipalità di Pechino
Infettati totali 380 (oggi 395)
Di cui:
In trattamento 271(oggi 238)
Guariti 105 (oggi 153)
Morti 4 (a oggi invariati)
La curva si sta comunque abbassando, ciò a dimostrazione che, sicuramente, le misure di restrizioni che sono state messe in atto stanno dando risultati.
Sempre da un comunicato ufficiale di ieri sera 19 febbraio alle 22.51 :
“New Beijing Covid-19 Record Set: Beijing set a new coronavirus record yesterday: for recoveries. Twenty-three people were released from the hospital yesterday (Feb 18), while only 6 new infections were admitted. That is the 6th consecutive day that recoveries have exceeded admissions, with 27 going in and 77 being released over that period. That means city’s total caseload has decreased by 50 in less than a week. It’s a little crazy to forecast, but if this trend continues, it will be just over a month before the current caseload of 244 is reduced to zero.”
Certo questo mi fa gioire e al tempo stesso pensare che la situazione di prudenza che stiamo vivendo continuerà per tutto il prossimo mese e prevedo ” stessa spiaggia e stesso mare”
Ed aggiungo (sempre da notizia di fonti ufficiali) che Ieri è stato il primo giorno dove i malati sono risultati in numero inferiore del giorno precedente.
👍👍👍

Ho avuto notizia che in Italia, dopo che vi hanno fracassato i cabasisi in tutte le salse, la notizia virus non fa più notizia, e meno male!!! Certo che a qualcuno sarà servito spargere tutto questo terrore per fare la sua sporca campagna elettorale sulla pelle di qualcuno . Questa volta è toccato ai cinesi.

L’italiano medio (so che non sto parlando di nessuno di voi) ha una percezione distorta di questa vicenda tanto da aver ravvisato anche nei cinesi residenti in Italia il pericolo virus, chissà cosa ne pensano di noi che ci siamo buttati in mezzo nel pieno della virulenza.

Sono bravi i nostri politici populisti-sovranisti che, in un mondo ormai globale, riescono a far credere a poveri creduloni che c’è sempre un colpevole che viene da fuori a produrre i nostri guai interni (le cui cause sono risaputamente endemiche).
Vi invito a leggere questo articolo per capire i dati di quanto il mercato italiano ( e globale) sia legato mani e piedi con la Cina, soprattutto quello riguardante la moda e il lusso generale, ma sicuramente lo sapete.
L’articolo è comunque interessante, val la pena dare una lettura.
https://www.linkiesta.it/it/article/2020/02/19/coronavirus-milano-fashion-week-settimana-moda/45480/

Comunque qui si rialzano le temperature, si re-intensifica lo smog, e l’unica cosa da fare è di prenderla con filosofia.

Un abbraccio a tutti
🌺vilma

P.s. chi si chiede come vanno i nostri esercizi fisici, direi che questa ve la raccontiamo a fine viaggio🤭…comunque le mandibole le teniamo allenate😁.

Sabato 22 febbraio:

Il video del 22 febbraio

Ventitreesimo giorno dal mio arrivo in Cina.

Non parlerò di situazione virus cinese.

Ricevo notizie di contagi di Coronavirus in Italia, sono ovviamente dispiaciuta di questa notizia e mi immagino il clima di terrore all’ennesima potenza dopo che, senza contagiati mi avete riferito di clima impazzito ed episodi di razzismo verso cinesi e quanto di discutibile messo in atto da gente comune istigato dai soliti noti, ma anche azioni insensatamente scaturite da gente comune.

Mi sono fatta un po’ di domande da chi, come me qui in Cina, sta vivendo la situazione nel pieno del problema.
Al netto della attuale situazione sanitaria reale italiana sul virus, faccio qui qualche considerazione pratica personale, ripeto PERSONALE.

In primis mi chiedo se il contagiato “uno” ( parlo della zona di Lodi) che era rientrato dalla Cina avesse seguito un periodo di quarantena pur non risultando positivo al test. Se non l’avesse fatto (e mi chiedo perché no, anche se non consigliato) perché non farlo per pura prudenza personale verso gli altri, oltre che verso se stesso? Del resto arrivava, come si dice, “dalla tana del lupo” e mi picco di dire, che sapeva sicuramente che qui la quarantena è consigliata per tutti quelli che arrivano da viaggi esterni…(che poi qui vuol dire tutti i voli anche tra regione e regione, ovvio)

Seconda considerazione:
Perché sono stati bloccati i voli diretti dalla Cina verso l’Italia e non invece fatti controlli su tutti i voli di provenienza anche internazionale?

Dico questo pensando a noi che rientrando dalla Cina arriveremo con un volo proveniente da Mosca su cui faremo scalo partendo da Pechino.
Perciò, per l’ Italia, noi saremo partiti con un volo Mosca-Milano e la considerazione anti- contagio di due passeggeri provenienti dalla Cina la lasceremo sbrigare alla Russia.
Vi sembrerebbe corretto, quindi, che io e Sandro nascondessimo questo fatto per non fare quarantena? Non voglio dire che chi non ha fatto questo l’abbia fatto volontariamente, probabilmente invece non ci ha pensato. Quindi possiamo dire che in Italia si è sparso terrore ma nessun buon consiglio?
Naturalmente scrivo senza veramente sapere cosa si è fatto in Italia intanto che si viveva il “dagli addosso al cinese”, perciò vogliate scusarmi, e soprattutto contraddirmi con notizie, se quello che penso non essere stato messo in atto in realtà è stato fatto.
Avevo già detto in un mio scritto precedente ( in tempi non sospetti per l’Italia) che io e Sandro una volta rientrati eseguiremo i 14gg consigliati di isolamento in casa per garantirci e garantire a tutti un corretto comportamento sanitario.

Come immaginate ho avuto notizia anche del morto in Veneto, ho letto bene la notizia che riporta : “….E’ morto uno dei due cittadini veneti ricoverati per contagio da Coronavirus. Il paziente, Adriano Trevisan, è morto a Schiavonia, aveva 78 anni ed era un muratore in pensione. L’uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato questa sera…”
RICOVERATO PER PATOLOGIE PRECEDENTI come spesso è accaduto a molti dei deceduti qui.

Capisco che non sia facile la situazione ma serve più che mai in questo momento che vengano date notizie senza allarmismi insensati e con l”invito alla prudenza, ad un corretto atteggiamento sanitario, il tutto senza terrore o panico.
Volete provare a consigliare a tutti per un momento di soffermarsi a pensare se qui, con più di 70mila contagiati nella zona di Wuhan, si fosse sparso panico collettivo invece del buon senso e di azioni adottate senza recriminazioni e senza che si accusasse nessuno di alcunché, cosa sarebbe successo?
Proviamoci, provateci.

Vi abbraccio e vi bacio , tanto non vi contagio via telefono…😊

Sabato 24 febbraio:

Il nostro video del 24 febbraio.

Ventiquattresimo giorno dal mio arrivo in Cina

Cominciamo così, con una bella notizia su Pechino:

(2/24 11.02am) Second Day of Zero New Infections in Beijing: Two days in a row with no infections reported has caused many a Beijinger to sigh with relief and start seeing the end of this tunnel, However, the city government has reiterated that this is not the time to relax. Given returnees are continuing to pour back into the city and returning to work, it pays for everyone to continue to demonstrate the vigilance they have shown so far. In yesterday’s press conference on the coronavirus situation, officials reiterated a series of rules that need to be adhered to, such as: individuals should wear masks in public areas and avoid gathering in groups; office buildings should set an upper limit of people allowed in the building at one time; and restaurants and shops should remove their thermal hanging door guards and set up 1-meter lines to prevent crowding.

Certo non è tempo di rilassarsi, ma i dati sono confortanti. Ora vedremo col prossimo inizio lavoro e con la prossima riapertura delle scuole. ( già da oggi molti uffici e negozi hanno riaperto)
Intanto vengono mantenute le profilassi personali per igiene ( quella ci si augura sempre) + mascherina fino a nuovo ordine, poi si vedrà.

La seconda buona notizie potete vederla sui grafici che seguono questo scritto ( mi spiace per chi non ha wechat, niente immagini, proverò a scrivervi qualche dato)
Riguardano Pechino e i casi in tutta la Cina.
Potete vedere le curve discendenti e vorrei consigliarvi ancora una volta di guardare bene BENE i dati di Pechino, coi suoi 21milioni di abitanti.
Per chi non ha wechat:
Dati Cina a ieri mezzogiorno:
77262 casi totali
49909in trattamento
24758 usciti sani e salvi
2595 morti

Pechino:
499 Totali casi
197 In trattamento
198 usciti sani e salvi
4 morti

Adesso, viste le notizie italiane di terrore, mascherine e gel esauriti e di supermercati svuotati compreso, non so più cosa pensare dei miei connazionali e ancor più dei miei corregionali ( e concittadini????) ma davvero eh!
Credo che qualcuno di voi pensi sinceramente che io sia poco seria nei confronti di questa epidemia. Beh, chi lo pensa si tenga il pensiero perché io non posso farci niente se in questo momento, vedo e VIVO DENTRO questo problema con numeri ben diversi da li ma NON sono preoccupata.

Sinceramente Mi preoccupano di più i comportamenti insensati che spero passino prima che io venga a casa perché tutto questo mi fa un po’ … come si dice in francese? Incazzare? Ecco…

Detto ciò ho avuto la notizia dei 3 morti e non scrivo niente al riguardo perché mi ripeterei. A qualcuno ho già detto cosa penso e vabbè probabilmente a molti piace vivere nel panico.
Visto il clima italiano, mi sento al sicuro qui, almeno non sono circondata da insensato terrore.

Vorrei dire un ‘ultima cosa e riguarda l’aria, non quella che tira, ma quella che respiriamo. Perche il virus passerà ma quest’aria ce l’abbiamo da anni e qualche brutto effetto lo sta già producendo.
Consiglio a tutti, italiani, lombardi, milanesi, cernuschesi di usare la mascherina non solo per il virus , ma quotidianamente quando escono perché respiriamo aria da far paura ai nostri polmoni.
Esattamente come qui, dove io ho usato mascherine anche in passato e dove un depuratore d’aria collegato via wifi con un rilevatore di smog ci garantisce aria buona in casa perché fuori molto spesso l’aria è grigia di smog ad alto livello.

Comunque lancio un Consiglio per ognuno che mi legge:
“fa quel che ta vöret che ta scampet fin che ta möret” ( cit. Marco Beretta)
Chi non sa il milanese se lo faccia tradurre.😝

Tante buone cose e abbracci virali 🤣🤣

Domenica 1 marzo:

Trentesimo giorno dal mio arrivo in Cina

Non posso dire ci siano novità sostanziali. Pechino riprende vita piano piano, con tutte le precauzioni ancora in vigore si riaccendono, però, le luci di molti negozi o ristoranti rimasti chiusi per circa 2 mesi.
Qui in città la scorsa settimana si sono avuti 3 giorni in cui nessun nuovo caso è stato nuovamente accertato e diverse sono state le dimissioni dagli ospedali.
In tutta la municipalità che conta 16 distretti, 9 non registravano nuovi casi da diversi giorni ecco l’articolo:

Nine Districts Clear 10-Day Mark: Nine of Beijing’s 16 districts have not had a single new infection in over 10 days, The Beijing News reports. Daxing and Shijingshan (10 days), Dongcheng and Miyun (12 days), Shunyi (15 days), Huairou (17 days), Mentougou (21 days), Yanqing (31 days). Pinggu has yet to report any infections at all.

Ciò aveva creato un clima molto favorevole ma si consigliava comunque di tenere sempre alta l’ attenzione e di non abbandonare le buone pratiche igieniche, mascherina compresa.

Sono invece stati riscontrati da circa 4gg. nuovi casi e ad oggi i morti sono saliti a 8, di cui 7 sono over 60. Non sono stati specificate le età nel dettaglio.

I casi di infezioni sono oggi cosi suddivisi
Totali 413 – ,(Mi scuso tra l’altro di aver digitato un numero sbagliato nell’ultimo mio scritto dove avevo riportati i casi a 499 invece di 399) di cui ad oggi:
Ancora in trattamento 129 –
Dimessi sani e salvi 276 –
Deceduti 8
Ribadisco che i dati sopra di riferiscono alla sola Municipalità di Pechino.

Nonostante si veda maggiore vitalità e traffico per le strade, le modalità precauzionali nei locali pubblici e all’ingresso dei quartieri rimangono le stesse che ho più volte descritto, in aggiunta sono state create nei supermercati le code in cui sono controllate le distanze da persona a persona. Dovete sapere che spesso c’è chi vi passa davanti bellamente senza problemi alla cassa del supermercato perché ha solo 2 misere cose da pagare, oppure si assembrano in 2-3 nella vicinanza della cassa senza rispettare una fila ordinata. O alla pesatura della frutta e verdura ( in alcuni supermercati c’è l’addetto che ti pesa l’acquisto che hai messo nel sacchetto con le tue proprie mani senza usare i guanti….orrore, griderete voi!…o, no?) Comunque, da qualche giorno sono comparse figure aggiuntive che ti invitano a fare la coda ordinata e distanziata tra persona e persona. Prima delle casse sono state messe a terra strisce distanziate di 1 metro una dall’altra e si deve stare in coda in questo spazio.
Insomma tutto serve per non essere in contatto troppo stretto.
Dovete sapere che qui il contatto ravvicinato è molto frequente , vista la quantità di persone che circolano, tant’è vero che se, camminando, vieni urtato o tu urti un’altra persona nessuno qui chiede scusa o si irrita per il gesto incauto tanto sono abituati ad agire appunto in uno spazio personale molto ristretto.

La polizia sta eseguendo più controlli negli ingressi di quartiere ed è perciò che, fermando Sandro per un controllo, ci siamo resi conto di aver mancato un mese fa di effettuare la dichiarazione del nostro arrivo alla Polizia. Una mera questione burocratica, esattamente come quella che siamo obbligati a fare in Italia presso la Polizia Urbana per dichiarare se ospitiamo temporaneamente una persona, che però lo scorso venerdì ci ha impegnato un paio d’ore in stazione di polizia con produzione di documenti da parte di Jacopo e presentazione dei nostri passaporti.

Ecco, è passato un mese dal nostro arrivo qui e sembra ieri, e siamo ancora abbastanza limitati nelle attività. Palestre e Scuole sempre chiuse senza sapere veramente quando apriranno le lezioni con dichiarazioni vaghe del Ministero dell’educazione che dice:

 “In principle, schools will not open until the outbreak has been basically controlled”. (原则上疫情没有得到基本控制前不开学). No specific definition of what “basically controlled” means was offered.
However, they did say that schools will not be given the green light to open until basic prevention and control methods have been established. “Unless the health security of all members of the school community can be effectively guaranteed, schools will not be allowed to open.”
Quindi sicurezza per la comunita studentesca innanzitutto.

Solo le scuole di alto grado probabilmente riapriranno verso metà marzo, con ben specifici punti da osservare, ma anche qui è ancora tutto da definire.

Approfitto per ringraziare qui tutti coloro ai quali avevo scritto come stavano vivendo la situazione in Italia e che mi hanno puntualmente risposto, alcuni anche in modo dettagliato sia con dati generali che con pensieri personali.
Ho trovato molto ondivaghe alcune ordinanze che mi sono state descritte e, come solito, ho notato da alcune dichiarazioni che mi sono state riportate che il clima politico-razzista-sovranista sta facendo sempre il suo sporco lavoro…e qui sto imparando a mangiare topi vivi anche io, sappiatelo 🐭🐁🐀😁

Visto tutto ciò vi dirò la verità su un fatto.
Ho vissuto un momento in cui ho creduto che mi annullassero anche il volo di ritorno, poi è stato chiarito trattarsi di un errore di temporalità di un paio di comunicazione della compagnia aerea che ci riporterà in Italia, e non ci sono quindi problemi ( ad ora) sul nostro volo di rientro alla fine di marzo ma, quasi, quasi, visto quel che troverò li, mi spiace proprio che si sia trattato di un fraintendimento e che dovrò effettivamente rientrare alla data prevista.😝

Un abbraccio a tutti
🌺Vilma

Venerdì 6 marzo:

Il nostro video del 6 marzo.

Trentaquattresimo giorno dal mio arrivo in Cina.

Ciao carissimi tutti.
Tratto qui ancora del virus, quindi chi fosse già saturo dell’argomento,come immagino e capisco, non legga… fa lo stesso.
Se volete potete saltare a piè pari all’ultima riga dei saluti.

Da parte mia, visto che adesso siete coinvolti anche voi, amici e parenti, persone a cui va tutto il mio affetto, cerco invece di rimanere informata e aggiornata per quel che posso sull’Italia e sul sentimento che immagino state vivendo. Le poche notizie italiane che mi arrivano le ricevo direttamente sulla mia mail visto che non riesco a navigare con Google per saperne di più, inoltre da un paio di giorni qui si è bloccato anche WhatsApp ( come solito in altri miei viaggi qui) e tranne quei pochi di voi che posso contattare via wechat, non ho granché info dirette.

Cari amici, ho sentito dai vostri commenti che siete comunque tutti abbastanza tranquilli, sentimento che abbiamo sempre provato anche noi qui in Cina in tutti i giorni di questa esperienza diretta con Covid-19 quando ancora l’Italia era fuori da questo gioco di cui nessuno , ovviamente, sentiva il desiderio di voler giocare.

I dati italiani che mi arrivano non sono confortanti e, basandomi di come si è evoluto il percorso del contagio qui, e nella mia totale ignoranza sul problema, prevedo purtroppo che i numeri italiani siano destinati a salire di quantità. Penso questo sapendo che qui dalla metà dicembre, quando si è iniziato a parlare di coronavirus, si è poi avuto il picco massimo di infezione a metà febbraio per poi decrescere grazie ai provvedimenti intrapresi nel frattempo (e ancora in essere)

Ho ricevuto un articolo dove sono riportati i dati italiani a ieri e mi sorprende il numero dei deceduti Italia se li paragono a tutta la città di Pechino…. sinceramente mi chiedo come mai così tanti.
Nel frattempo sono state rese noto qui a Pechino le età e le patologie dei deceduti ( trovate l’articolo in fondo a questo mio scritto)

Capisco inoltre le preoccupazioni di molti di voi che si sono espressi riguardo il sistema sanitario italiano che si trova con le armi spuntate dopo che, piano piano, i vari governi degli ultimi anni hanno proceduto con tagli insensati riducendo così fisiologicamente il numero degli addetti in tutto il comparto sanitario. Vorrei polemizzare ulteriormente ma non credo che questo risolva il mio stato d’animo e i pensieri che ho verso una povera italietta-italiota che adesso mette i suoi cittadini alla prova del diritto (traballante) alla salute.
Avere ospedali pieni, senza posti per accogliere gli infetti: questa si è emergenza, non i barconi, non il razzismo, ed avere pochi medici e infermieri a doverci assistere in casi di bisogno sono la vera preoccupazione che oggi mi pervade e non certo la mancanza di mascherine o gel disinfettante o le chiusure forzate e temporanee di scuole o chiese, palestre o biblioteche.
Subito dopo il mio pensiero riguardante la salute di tutti noi e dei nostri famigliari , mi preoccupa di come andranno l’economia ed i posti di lavoro. Il rallentamento sia nei ritmi quotidiani che dell’abbassamento del tenore di vita che potrebbe arrivare, imposto da questa nuova influenza con la corona, spero possa almeno produrre una sorta di momento meditativo sui nostri comportamenti scellerati perché, si, ci siamo dentro un po ‘ tutti, chi più, chi meno con le responsabilità verso questo povero mondo che non ce la fa più.
Aspettiamo perciò gli eventi prossimi futuri : in Italia con i provvedimenti già conosciuti qui in Cina e in Cina con la prossima ripresa (non si sa quando) del lavoro e di tutte le attività di studio a ritmo pieno, che saranno il vero banco di prova della sconfitta di Covid-19.

Martedì 17 marzo

Cari tutti
Da qualche giorno sembra che non solo a me siano state interrotte le comunicazioni… da alcuni di voi non ricevo notizie e vorrei sapere come state.
Lo so che durante una clausura forzata non c’è da raccontare granché se non la noia di far passare le ore che separano il risveglio dalla chiusura della giornata, ma scrivere aiuta a superare anche la noia, credetemi.
Conosco tutto l’iter della clausura ed il ripetersi delle stesse cose durante la giornata , degli stessi gesti, compreso guardare spesso dalla finestra per vedere strade vuote e qualche raro passante, e vi capisco se mi dite che, col fermo del fisico, si è rallentata anche la mente e non volete pensare a niente. Capita proprio così!

Io, oltre a leggere ( sono al quinto libro), anche qui ho trovato spesso un motivo di passatempo nel cucinare e, ad onor del vero, non ho mai infornato tante torte quanto in questo mese e mezzo! Bisogna pur sopravvivere allo scorrere della giornata tra 4 mura e se le profumiamo di qualcosa di buono, meglio ancora!

Qui da noi si intravede il ritorno della normalità quotidiana, soprattutto nel traffico delle ore di punta e ieri ha riaperto, dopo un mese, il negozio Ikea: segnali di un piccolo rialzarsi dai nostri giacigli casalinghi.

I dati di Pechino riguardanti il virus rimangono più o meno gli stessi da giorni e non ci sono decessi oltre gli 8 segnalati da tempo, mentre leggo di situazioni drammatiche in Italia, soprattutto nella provincia di Bergamo con morti che continuano a salire.
Io vorrei sapere di questi decessi,

Tra queste piccole parvenze di normalità, non si sa ancora quando in Cina riapriranno le scuole che prudenzialmente hanno un fermo ancora in essere il perché è presto detto e lo si intende perfettamente in queste parole :
“….the resumption of school involves the movement of around 300 million students, some returning not just to neighborhood schools, but across cities and even provinces. An estimated 1/4 of all of China’s 40 million college students attend school outside their home province”
Penso sia chiaro e si comprenda bene il grande problema di rimettere in comunità ed in circolazione una popolazione ( giovane) di questa portata.

Sto scrivendo questa nota ed improvvisamente mi sovviene alla mente che tanti anni fa (42?)alla stessa data ( era il 16 marzo per la verita)l’Italia era attonita ed erano in subbuglio molti sentimenti italiani per la vicenda del rapimento di Aldo Moro.
So che non stiamo vivendo la stessa situazione, e non so come il pensiero di tanti anni fa mi si sia insinuato nella testa, forse perché ricordo perfettamente il sentimento di sperdimento che avevo provato allora alla notizia del rapimento, come se tutto dovesse cambiare dopo quell’avvenimento che stava sconvolgendo il mondo politico e creava paure in molti italiani; a distanza di tanto tempo, penso alla paura generalizzata ed al sentimento che proviamo in molti non avendo chiaro come sarà il dopo-virus, e per quanto tempo ancora ne dovremo parlare e convivere ed ancora non so se davvero cambierà alcuni nostri comportamenti abituali.

Personalmente, dal punto di vista igienico, era già normale per me lavarmi subito le mani una volta appena rientrata in casa e talvolta lo facevo ancora con indosso la giacca con la quale ero uscita.
Oggi so che userò anche il disinfettante sulle mani e che lascerò sempre le scarpe sulla soglia di casa, senza camminare sui pavimenti con le stesse suole con le quali ho camminato fuori.
Oltretutto mi sembrano buone pratiche da mantenere.
Questi sono piccoli gesti e non so dire davvero quali pensieri altri cambieranno in me e nel mio quotidiano o se cambierà qualche abitudine tra me e tutti quelli con i quali ho rapporti stretti di amicizia o di parentela.

In ogni caso vedo scritti di molti che pensano che questo momento creerà solidarietà in futuro, nel mio cinismo il vilmapensiero è che questa sia una bella stronzata ( scusate il francesismo).
Penso che ognuno fa e farà quel che ha sempre fatto, per esempio ci sarà chi dividerà la sua quantità di mascherine con chi ha bisogno perché ha un animo altruista e chi si imboscherà il surplus che riuscirà ad ottenere pensando ad un suo solo tornaconto. Ognuno rimarrà quel che è sempre stato ed io penso che non sian, se non raramente, le occasioni di sofferenza comune a far diventare “buoni” coloro che non lo sono mai stati.

Dal canto mio continuo a non provare paura per il virus, sono e rimango fatalista visto che metto in atto tutto ciò che mi è stato consigliato di fare in questo periodo e , quindi, quel che sarà, sarà.
Ho comunque ben presente che ognuno sarà artefice, come sempre, del suo futuro, ma che talvolta arriva qualcuno ( un virus?)che ci fa lo sgambetto e spariglia le carte di questo convincimento.
Ma so anche che, anche se un po’ ammaccati, ci risolveremo perché, lo sapete già…
…NIENTE È PER SEMPRE !

Sabato 21 marzo 2020

Oggi inizia la primavera e anche qui stiamo passando dal piumino dei giorni scorsi all’abbigliamento leggero. Peccato che non avevo previsto di essere ancora qui all’inizio del clima caldo che ad aprile farà la sua esplosione ed a Pechino, lo so, si passa dal freddo al caldo in men che non si dica. ..ed io mi trovo in valigia solo maglioni di pile , maglioni a collo alto, giacche a vento imbottite , pantaloni felpati e comincio a non poterne più.
Contro ogni mia necessità (se fossi a casa non penserei di non avere di che vestirmi) dovrò andare a comperare qualche indumento leggero per tirare avanti oppure vedrò se scegliere di mantenere una forma fisica invidiabile e fare la sauna tutti i giorni indossando il guardaroba invernale col caldo che salirà presto a 25 gradi .
Accetto consigli.

Nel mentre scrivo queste sciocchezze sono mollemente sdraiata sul letto alle 4 del pomeriggio perché, si, ancora si sconsigliano tutte le situazioni di incontri non necessari e, del resto, non sapremmo davvero dove andare oltre i nostri soliti passi tra i giardinetti col nipotino, la spesa ed un giretto per sgranchire le gambe.

Come ho già scritto ad alcuni amici, molti dei miei conoscenti italiani stanno approfittando della clausura per portare avanti lavori di casa trascurati nel tempo. Ricevo foto di chi sta imbiancando la cucina, chi la camera da letto, chi fa giardinaggio, chi sta piantando semi di zucca per un futuro trapianto, chi si cimenta a fare il pane e mettere in pratica ricette mai sperimentate…
Qui non ho pareti da imbiancare o “lavori di pulizia di Pasqua”: quelli mi aspettano a casa e visto che tornerò a Pasqua passata mi converrà, per non tradire il detto, farli la Pasqua del prossimo anno!

Ricevo però anche notizie del gran numero di decessi e di una cifra quotidiana esponenziale di infettati che ormai superano percentualmente la Cina leggo che molti italiani , con le limitazioni governative, si sentono defraudati della propria libertà personale e non lo ritengono affatto un comportamento democratico da parte del governo italiano. Leggo che il Governo non vuole esasperare gli animi e vuole procedere con gradualità nell’attuazione di norme restrittive ( corriere della sera di oggi 21 marzo cita”… la linea di Palazzo Chigi è procedere con prudenza e gradualità, per scongiurare tensioni sociali e non esasperare gli animi dei cittadini “)
Non voglio soffermarmi ne pronunciarmi su questo punto dove si evince che in Italia per non esasperare i vivi si fanno aumentare i morti.
Passo oltre….

Oggi è sabato, Pechino è più calma nel traffico e più affollata di gente che esce di casa col bel tempo, ancora tutti con la mascherina anche se qualche possibilità di toglierla viene concessa, cioè solo se non ci si trova in prossimità di altre persone.

Nel parchetto sotto casa dove portiamo Primo a giocare tutte le mattine, sembra ritornare la vita di sempre anche se, con la presenza di persone di sorveglianza in giacca gialla, viene effettuato quotidianamente il controllo che non si formino assembramenti. Vediamo inoltre spesso gli addetti passare a disinfettare i macchinari ginnici del parco con soluzioni a base di cloro, cosa che viene fatta anche spruzzando candeggina sui marciapiedi agli ingressi di alcuni locali, e sui pavimenti degli ascensori. In alcuni ingressi dei quartieri si passa su spessi tappeti intrisi di acqua e soluzioni clorate in modo da disinfettare le suole prima di oltrepassare il cancello d’ingresso.

L’ aviazione civile cinese ha annunciato che si sono riscontrati diversi casi di infetti in persone proveniente da altri paesi e sbarcati ultimamente a Pechino. Viene deciso perciò, per alcuni voli provenienti da da Mosca, Tokio, Parigi e Toronto di far atterrare in altrettante altre località cinesi per i controlli sanitari, se si dovessero riscontrare dei casi positivi verranno trattenuti in quella città ( ad esempio il volo da Mosca atterrerà a Tianjin) e ospedalizzati, mentre gli altri verranno reimbarcati e portati a Pechino dove, peraltro, permane la quarantena per i provenienti da tutte le località, siano oltreoceano o no. Non ho capito se questi provvedimenti sono solo per specifici voli in alcune giornate o se sia una decisione permanente fino a nuovo ordine.

Un’altra importante direttiva è stata annunciata in una conferenza stampa della città di Pechino e riguarda la rivoluzione di un’abitudine importante del modo comune di comportarsi a tavola. Si chiede a tutti i cinesi (di Pechino in questo caso) di abbandonare l’abitudine di prendere il cibo con le bacchette direttamente dal piatto comune che viene servito in centro tavola come in uso da tradizione e di usare un cucchiaio di servizio per servirsi di cibo dal piatto comune al proprio piatto . Si consiglia di fare questo sia a casa che in ristorante ed inoltre in ristorante si consiglia il cambio delle posate di servizio ad ogni piatto di portata.
Tutto ciò perché è stato ufficialmente notato che una grande percentuale di trasmissione del Covid-19 è stata tracciata proprio in questa abitudine del consumo dei pasti.
Forse questo vi parrà strano ma dovete sapere che ad ogni pasto cinese (casalingo o in ristorante) è uso cucinare o ordinare diversi piatti: verdure di vario tipo, piatti di carne o pesce che producono una quantità di varie portate servite contemporaneamente a tavola e a disposizione di tutti commensali che, con le proprie bacchette, prenderanno dal piatto di portata quel che più aggrada. Generalmente viene servito ad ognuno solo la propria ciotola di riso per accompagnare le pietanze. Ne consegue che il consiglio dato ha un senso logico per evitare che ognuno porti alla bocca delle pietanze prese dal piatto di portata e poi ripeschi in quello o in un altro causando perciò la possibilità di contagio di probabile virus tra i commensali immergendo le bacchette nel piatto di portata e poi in bocca.
Pensate a come questa pratica tradizionale e centenaria stravolgerà, e probabilmente modificherà definitivamente, l’abitudine di un pranzo cinese ma diventerà una misura preventiva di salute a tutti gli effetti.
Pensate anche che fino a pochi anni fa anche a Pechino si sputava alla grande per terra ( donne e uomini senza differenza…) e solo grazie ad una massiccia campagna contro questa abitudine si è avuto il risultato di un (quasi) totale abbandono di una pratica che oggi come oggi avrebbe provocato dei grandi problemi aggiuntivi alla trasmissione del virus

Qui, nonostante il calo totale dei casi, la ripresa del lavoro non é ancora avvenuta nel suo pieno, le scuole, palestre, teatri, musei sono ancora chiusi ed i locali pubblici aperti( bar, ristoranti) lavorano ad orari limitati ed insoliti per questa città. Questa sera, ( nel frattempo ho smesso di scrivere e fatto altro e si è fatta sera) , ad esempio, siamo usciti a cena ed il ristorante su cui abbiamo ripiegato perché il primo al quale ci siamo rivolti ci ha informato che la cucina era ormai chiusa (erano le 19) e quest’altro ,vuoto, chiudeva alle 20.
Tutti espongono cartelli per cui è necessario osservare le solite norme igieniche e le norme di distanza tra un commensale e l’altro.

Concludo con un’altra piccola notizia ripresa sempre dal CdS di oggi.
Il medico cinese che ha curato i malati di Wuhan e che ha incontrato i medici del San Matteo di Pavia per dare una mano a definire protocolli necessari già sperimentati in Cina con buoni risultati dice :
“«Nei sette giorni di permanenza in Italia abbiamo constatato che ancora molti, troppi individui circolano per le strade delle vostre città e sui mezzi pubblici.
Sono comportamenti che vanificano di fatto l’unico vero strumento di prevenzione nella lotta alla diffusione del virus soprattutto tra gli individui asintomatici».

Da ultimo Non voglio mancare di ringraziare moltissimo PG per avermi inviato il pdf del Corriere di oggi.
Buonanotte a tutti, vi abbraccio.

Vi abbraccio
Vilma

23 giugno 2020

Rieccomi qui, sempre qui, irrimediabilmente qui.
Mi sono guardata i piedi stamattina ed ho constatato che sto mettendo le radici, mio malgrado.
Infatti ieri, camminando con le mie bellissime e comode (ma non con 37gradi) scarpe da camminata e presa dal caldo ai piedi che non mi faceva respirare, forse ho i polmoni bassi, ho deciso di comprarmi un paio di ciabatte di plastica(!!!perdonatemi) di quelle che qui indossano tutti e con le quali allegramente si esce, si va in giro, possibilmente anche vestiti coi pantaloni del pigiama.
Le mie ciabatte però si distinguono, a differenza dei colori verdini, rosini, grigini di tutti io le ho di un bel colore giallo acceso, ecco.
Per il pigiama da uscita mi sto attrezzando, ma le radici cominciano a spuntare.

Scherzi a parte, a molti di voi ho già annunciato quel che ci sta succedendo col volo del 2 luglio ormai anche questo annullato e impossibilitati, al momento, di riprenotare vista la frase della compagnia che ci ripete:” al momento non prendiamo prenotazioni”.
Quindi siamo qui e cerchiamo di viverla al meglio che si può, radici che spuntano e ciabatte gialle comprese.

Cosa posso dirvi di più che non ho ancora detto a tutti voi?
Forse che questa precarietà mi sta insegnando molto, che inutile prendersela quando si è di fronte ad eventi incontrollabili?
Forse sto imparando che la vita, con le sue svolte improvvise, ci riserva le situazioni che non avremmo mai scelto, per accorgerci che le possiamo affrontare, se non risolvere, e portarle avanti con grande forza, oltre che con grandi sforzi.
Mi sorprendo sempre di avere grandi capacità di ripresa. Accuso le botte delle incertezze, mi fanno barcollare per qualche ora, poi, sempre, sempre, mi dico che, se la situazione è questa, non devo farmi travolgere dalla negatività ma che la reazione di accettazione diventa l’arma vincente su tutto per non essere trascinata in giù psicologicamente, cosa che non mi si addice caratterialmente.
Ed è cosi che si comprano ciabatte di plastica gialla.
加油 dicono qui: “forza!”

Amici, qui la vita non si è fermata, l’ondata della nuova infezione sembra essere stata contenuta, cominciano a diminuire i numeri dei contagiati ed i controlli sono scrupolosi.
Soprattutto ci laviamo sempre bene le mani, portiamo la mascherina e, dal canto mio, non starnuto nel gomito ( mi sono chiesta perché devo buttare germi sul braccio) invece lo faccio nella mano e , se possibile la lavo subito bene, altrimenti mi passo subito il disinfettante che ho sempre a portata di mano.
A me, scusate, sembra più sensato che sputarmi nel gomito….e voi?

Vi abbraccio, sperando di risentirci presto per darvi buone notizie sulla mia Odissea moderna.
Un giorno, forse, riunirò tutti questi messaggi e ne farò un diario stampato e qualcuno mi ha già suggerito il titolo.

Ho letto recentemente questa frase :
“Ogni giorno ci sono 1440minuti (io non ho verificato ma ci credo) e ciò significa che ogni giorno abbiamo 1440 opportunità per un impatto positivo alla vita”

Dico io: non sprechiamole!
E sorridiamo,

27 giugno 2020

Chi l’avrebbe mai creduto che ce l’avrei fatta a sostenere un’assenza da casa per ben 6 mesi.

Un giorno di fine gennaio mi vedo chiudere casa, trascinare con Sandro 2 valigione, una valigetta, zaini in spalla, salutare e partire per l’ Oriente…e, con la partenza, andare incontro a tutto quello che, se me lo avessero detto prima di mettermi in viaggio, avrei detto che non era possibile succedesse.
Sei mesi senza ritornare a casa, ripercorrere i miei passi sui percorsi conosciuti, sei mesi senza incontrare amici e parenti, senza poter svolgere tutte quelle incombenze e attività che, quando sono a casa, sembrano sempre irrinunciabili e non rimandabili, comprese le scadenze di qualsiasi natura, siano personali che burocratiche, da onorare per tempo ed invece eccole qui: trascurate o, quantomeno, lasciate in mani fidate di altri ed alcune bellamente lasciate scadere con il pensiero che ” quando torno ci penserò “.

Niente è impossibile, neppure fare quel che non si farebbe mai né si vorrebbe fare soprattutto per una persona, lo dico senza arroganza, piuttosto precisa e attenta come me.
Si parte con l’idea di stare due mesi alla destinazione conosciuta e si arriva alla soglia del sesto mese sapendo di avere percorso una strada che non si sarebbe mai percorsa vivendo senza particolari problemi una vita da espatriato in una società tanto diversa dalla nostra per mentalità, cultura, cibo e modo di vita, il tutto condito da uno dei periodi piu difficili dal punto di vista sanitario che io abbia mai conosciuto nei miei (tra poco) 65 anni.
Potrei aggiungere che la difficoltà di affrontare il virus (Covid-19, scrivo il nome per ricordarlo secula-seculorum) sarebbe la parte minima vissuta in questi mesi rispetto a tanto altro.

Ci sono molteplici punti di vantaggio quando qualcosa ci fa deviare dalla strada conosciuta.
In prima fila metterei la capacità di adattamento ma, non da meno, metterei a pari merito la pazienza. Scoprire di essere pazienti non è cosa da poco.
Il famoso mantra ripetuto da me e Sandro quotidianamente
“non posso resistere. RESISTERÒ!” Di Samuel Beckett è tutt’altro che solo un modo di dire. Direi anzi che è la vera messa in pratica di una resistenza ai fatti quotidiani che in sei mesi abbiamo affrontato con tanta santa pazienza.

Quindi, a seguire, metterei l’accettazione dei fatti, talvolta non immediata (si può ben comprendere che non ho lo spirito di una santa) ma l’ho sempre fatta mia su molti accadimenti, non da ultimo i continui rinvii dei voli, ed ora anche con le richieste di certificati sanitari per poter volare, accettare là dove non vi è uscita, dove non vale prendersela su fatti che non cambiano , questa è una carta vincente.

Ogni giorno siamo chiamati a scoprire che c’è un gradino da salire, un ostacolo da superare e giorno dopo giorno ritrovarsi allenati mentalmente in modo che il gradino si salga con facilità e l’ostacolo non sia un intralcio alla vita. Tutto cio diventa pian piano un modo di pensare quotidiano.

Avere tempo per pensare è stato uno degli altri (s)vantaggi di questo periodo, non che di solito io non trovi questo tempo ma qui, lontano da tutta la “solita vita” e da “tutte le solite persone”, è stato diverso. Concorderete che avere la mente troppo piena non aiuta, ma trovo sia meglio che avere una testa vuota. La possibilità di rimestare il proprio io non dà sempre risultati positivi ma in molti frangenti ho trovato tante soluzioni per stare bene nonostante miliardi di pensieri controversi attraversassero la mia mente.
In conclusione mi dico che la vita è una esperienza unica, dove avere occhi per vedere, e non solo per guardare, mi rende abile, tra i suoi alti e bassi, di leggere la mia capacità di attraversare le difficoltà e di trovare soluzioni.
Gli imprevisti, come quelli che mi costringono a stare sei mesi a Pechino, li accolgo come un manna per avermi permesso di stare tanto tempo con mio figlio come mai negli ultimi 10 anni e come mai avrei pensato di attuare coscientemente, mettendo sempre davanti il ” non posso perché…” ed i perché si sono dimostrati puri castelli di carta.
Ringrazio questo imprevisto durato tanto tempo per avermi fatto conoscere meglio la gente del posto durante la vita quotidiana e soprattutto conoscere i bambini, la loro grande fantasia, la loro caparbietà, la logicità dei pensieri e la semplicità con cui vedono le cose e con cui difendono se stessi e i loro giochi dagli altri (sani infantili egoismi), ringrazio questo tempo per aver avuto modo di conoscere persone che hanno condiviso ore con noi e con i quali era impossibile scambiarsi più di tre parole per via della lingua, ma sorridere arrivando alla fine ad intenderci benissimo ( eh…quando si vuole, si può!) ed, infine, aver potuto dare un giusto valore (che non é per forza positivo) ai gesti ed alle parole di chi, nascosto dietro a questa cultura e proprio in nome di questa, si sente superiore agli altri.

Ringrazio davvero questo tempo ritrovato, sopra ogni cosa ringrazio la curiosità verso gli altri di cui io e Sandro siamo carichi e che non ci abbandona mai e ci permette di essere aperti al mondo, ai suoi abitanti, agli avvenimenti ed alle distorsioni della quotidianità.
È stato questo il tempo di far intendere a tutti che ce la possiamo fare, noi senza gli altri, gli altri senza di noi.
Certamente tutto questo è possibile portare avanti, seppur con le ovvie difficoltà, con maggior serenità se siamo allenati “dentro”, perché io credo non serva commuoversi per chi, chiuso in casa, sente altri che cantano al balcone o suonano e ballano sui terrazzi durante le quarantene, che son belle cose sicuramente, dopo di che, forse, ci si ricomincia a scannare a vicenda e si riprende in mano la mai così tanto agognata e da molti vituperata “normalità “, senza poi chiedersi un solo istante quanto sia stato positivo per ognuno di noi un periodo così “anormale”.

Vilma

Ricordiamo i link per rimanere aggiornati sulla situazione in Italia e in Cina:

https://www.worldometers.info/coronavirus/ (ENG)

https://news.qq.com/zt2020/page/feiyan.htm#/ (CN)