Jiàn è una di quelle parole che vanno usate con estrema cautela. In teoria il significato è il contrario di 贵 guì, caro o costoso, e vuol dire quindi “di basso valore”, “economico”.

Nel cinese formale, e forse anche antico, viene utilizzato anche per una forma umile di “mio”, esattamente come 贵 viene usato formalmente per rivolgersi alla controparte in maniera educata nel senso di “tuo”.

Un esempio in questo senso, per capire l’analogia, è la classica domanda insegnata sui libri di cinese:

请问您贵姓?
Qǐng wèn nín guì xìng?
Qual è il Suo cognome?

Quindi la risposta potrebbe essere:

贱姓王
Jiàn xìng Wáng
Il mio cognome è Wang

La verità è che in questo senso non capita mai di sentirlo o leggerlo, mentre per dire “economico” in Cina si usa quasi sempre l’espressione 便宜piányí.

贱 ha quasi sempre un carattere dispregiativo, può essere usato da solo, tipo:

你好贱!Nǐ hǎo jiàn!

Che è resa benissimo dall’espressione inglese “you are so cheap”, mentre in Italiano potrebbe essere tradotta con “essere una persona da poco”.

Oppure formando espressioni più complesse, a partire dall’espressione molto conosciuta: 贱货, che letteralmente sarebbe “merce di poco valore”, ma che in pratica vuol dire “troia” o, se riferito ad un uomo, “bastardo”.

Delle varianti sono quindi:

贱男 Jiàn nán – 贱女 Jiàn nǚ, che hanno lo stesso significato di 贱货. Chiaramente, mentre quest’ultimo non ha una connotazione di genere e può essere usato indistitamente, 贱男 fa solo riferimaento agli uomini e 贱女 alle donne.

手贱 Shǒu jiàn – indica qualcuno che fa cose che non deve fare, creando casini. In alternativa può essere qualcuno che tocca tutto (anche persone) senza il permesso.

嘴贱 Zuǐ jiàn – si riferisce a qualcuno che parla a sproposito, che dice cose che mettono la gente a disagio continuamente.