Si sa, gli insulti sono sessisti, in particolar modo prendono di mira le donne. La donna più importante della famiglia, la mamma, è la prima ad essere insultata, subito dopo vengono le sorelle.
In italiano e in generale in quasi tutte le lingue gli insulti peggiori vengono rivolti alle parenti donne dell’interlocutore: “tua madre”, “tua sorella”, con tutti gli aggettivi che si possano pensare.
C’è da dire che in cinese si prendono di mira i parenti di entrambi i sessi in proporzioni abbastanza equilibrate, però per qualche motivo il papà si salva sempre. Molto meno al sicuro sono gli zii (大爷).
Oggi però parliamo delle sorelle, in particolare le sorelle minori, che spesso e volentieri sostituiscono le madri negli insulti. 你妹, con questi due semplici caratteri, è già un insulto completo. Qualcuno dice qualcosa che non vi piace? “Tua sorella” è una risposta possibile.
A volte si ripete il concetto espresso dall’interlocutore e si fa seguire “tua sorella”, un po’ come in questo scambio:
A: Secondo me dovresti farti crescere i baffi
B: I baffi di tua sorella
Non ha senso? Non deve aver senso, l’importante è insultare. Un esempio in cinese:
A: 你不会就叫别人帮忙
B: 叫你妹
A: Se non ci riesci chiama qualcuno che ti aiuti
B: Chiamo tua sorella
Gli utilizzi sono davvero tanti e si può scatenare la fantasia. Secondo Baike il termine è utilizzato molto online anche perché meno passibile di censura rispetto al più classico “tua madre” (你妈).
Nota finale: perché si prende di mira la sorella minore e non quella maggiore? In realtà è un mistero, come l’utilità di questa nota finale.